Giuliana Cuneaz, I Mangiatori di Patate. Una videoinstallazione accompagnata da una serie di sculture e fotografie. Il titolo evoca il dipinto di Van Gogh in cui e' ritratto un gruppo di contadini colti nel gesto di consumare il pasto serale. Carlo Gloria, Il tempo delle promesse. Figure umane si muovono, interagiscono tra loro, si alterano in vorticose gestualita', rimandando ai processi deformativi applicati ai segni grafici e alle immagini trasmesse da monitor televisivi.
Giuliana Cuneaz, I Mangiatori di Patate.
A cura di Laura Cherubini
"Lo spazio è curvo dappertutto ma ci sono punti in cui è più curvo che altrove: della
specie di sacche o strozzature o nicchie, dove il vuoto s'accartoccia su sé stesso.
E' in queste nicche che, con un lieve tintinnio, ogni duecentocinquanta milioni
d'anni, si forma, come la perla tra le valve dell'ostrica, un lucente atomo
d'idrogeno."
Italo Calvino, La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche
La Gagliardi Art System_gallery presenta I mangiatori di patate di Giuliana Cunéaz,
un progetto espositivo unitario, composto da una videoinstallazione ricca e
articolata, accompagnata da una serie di sculture e fotografie.
Il titolo, I mangiatori di patate, evoca il celebre dipinto di Vincent Van Gogh
risalente al 1885 dove il maestro olandese ritrae un gruppo di contadini a figura
intera inseriti un un ambiente claustrofobico colti nel gesto di consumare il pasto
serale costituito da un unico piatto di patate.
Giuliana Cunéaz stravolge i termini di quell'opera pur mantenendo inalterati i
contenuti e l'indifferenza alienante che caratterizza il contesto del quadro.
Il video si sviluppa proiettando il gesto semplice e primario di personaggi reali
colti nell'atto di mangiare le patate inseriti in un contesto totalmente artificiale
creato con la tecnica del 3D.
Un senso di vertigine e di sradicamento progressivo assale lo spettatore che si
trova di fronte ad un universo non più riconoscibile, totalmente ibridato e non più
classificabile secondo gli schemi tradizionali. La profonda ambiguità è tanto più
percepibile in quanto il video celebra un rito primario legato alla terra con
personaggi eterogenei che appartengono al contesto urbano. Tale rito si svolge
intorno a un tavolo virtuale, inizialmente verde, lo stesso colore che avvolge
l'opera di Van Gogh. Le patate e il tavolo sviluppano un processo di continua
mutazione di forme e di colori assumendo l'aspetto di atomi e particelle tratte dal
mondo della scienza e in particolare della nano-scienza. Questi frutti della terra,
così come le loro metamorfosi virtuali, diventano vere e proprie sculture,
protagoniste di un'installazione dove l'ambiguità delle forme diventa reale.
L'alimento dalle umili origini evoca una natura totalmente distorta. Sono forme dove
le patate possono apparire come elementi velenosi e tossici, mentre in altre
circostanze si presentano come gioielli impreziositi da perle. ''Comunque sia'',
spiega Giuliana Cunéaz, ''sono frutti impazziti, frutti che non conoscono più la
terra e per questo i loro germogli tendono altrove''.
E' disponibile un catalogo bilingue (italiano - inglese) prodotto da Gagliardi Art
System_gallery con testo critico di Laura Cherubini
Giuliana Cunéaz (Aosta, 1959) vive e lavora tra Aosta e Milano.
Mostre personali selezionate: 2003: Terrains Vagues, Play Gallery, Berlino;Turbe
Celesti, B&D Studio, Milano; 2002: In Absentia, Galleria ArteContemporanea, Catania;
2001:Officine Pastello, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea - Università La
Sapienza, Roma; Corpi & Corpi, Zuni Arte Contemporanea in collaborazione con
Osservatorio sulla Fotografia del Comune di Ferrara, Ferrara; Sguardami, Castello
Ursino, Catania; 2000: Il Cervello nella Vasca, B&D Studio, Milano; Officine
Pastello, Torre del Lebbroso, Aosta; 1996: Corpus in Fabula, Théatre des Guetteurs
d'ombre, Clermont-Ferrand; Sub Rosa, Galleria Anonimus, Lubljana.
Mostre collettive selezionate: 2004: Video Dia Loghi, Centre Culturel Français,
Torino;Omaggio a Joseph Beuys, Museo d'Arte Moderna, Ascona; XIV Quadriennale di
Roma Anteprima, Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino, Torino;
Querschnitt Sezione Trasversale, Gas Art Gallery, Torino; 2003: Biostory, Annecy
Cinéma Italien, Bonlieu Scène Nationale, Annecy; Gli Altri, Gas Art Gallery, Torino;
2002: Exit, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Europa Video Art, Chiesa San
Paolo, Modena; Castellò de la Plana, Canem (E); Acc Galerie Weimar, Turingia (D);
Lune Parlanti, Museo d'Arte Contemporanea, Repubblica di San Marino; Medienturm,
Museum of Contemporary Art, Bucarest; 2001: Riflessi della memoria, Complesso
monumentale dell'Annunziata, Tivoli; Trieste Contemporanea - Central European Video
Art Presentation, Trieste;Videotape, L'Arengo del Broletto, Novara; 2000:
Videoformes 2000, Musée des Beaux Arts, Clermont-Ferrand; Trapassatofuturo, Cartiere
Vannucci, Milano; Artiste a confronto, Centro per le Arti Visive Pescheria, Pesaro;
Fotoalchimie, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Détails, La
Giarina, Verona
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Carlo Gloria, Il tempo delle promesse
A cura di Victor De Circasia
Carlo Gloria nasce a Torino nel 1964. Studia grafica a Milano, lavora a Parigi e inizia nel 1996 l'attività espositiva creando un dialogo personale con la natura attraverso installazioni di materiali naturali e tradizionali quali stoffe, foglie, gesso.
Nel 2000 inizia ad esplorare la figura umana, rappresentandola attraverso le tecnologie digitali. Nasce così il ciclo delle Comparse e la tecnica degli affreschi digitali: la fotografia è stampata a grandezza naturale e la parete è il supporto diretto dell'immagine digitale che appare come un affresco della tradizione antica. I soggetti sono uomini e donne colti in diversi aspetti del quotidiano o in momenti particolari dell'esistenza, sottoposti talora a deformazioni, accelerazioni, alterazioni della figura.
La gamma delle opere eseguite negli ultimi anni comprende pittura, scultura, fotografia, video-arte, installazione e performance di scrittura.
Nella mostra Il tempo delle promesse - locuzione che richiama un brano dell’Ecclesiaste a cui l’artista ha dedicato un ciclo di lavori nel 2004 - Gloria prosegue lo studio sui caratteri umani e sulla struttura grafica del testo. Figure umane tratte dal quotidiano si muovono, interagiscono tra loro, si alterano in vorticose gestualità , rimandando ai processi deformativi applicati ai segni grafici e alle immagini in movimento trasmesse da monitor televisivi.
“C’è un terreno comune su cui crescono le promesse della vita quotidiana. Il titolo della mostra Il tempo delle promesse è un’espressione popolare utilizzato nel nostro universo comunicativo […] Gloria ci invita a partecipare in un tempo di promesse. Le opere non sono testimoni muti, ma pretendono un contatto diretto. […] I suoi messaggi criptici, che alternano dimensione verbale e composizioni visive, esemplificano la mancanza di distinzione fra le affermazioni chiare e quelle lasciate aperte all’interpretazione: le promesse. (Victor De Circasia)
E’ disponibile un catalogo bilingue (italiano - inglese) prodotto da Gagliardi Art System_gallery con testo critico di Victor De Circasia.
Carlo Gloria (1964, Torino) vive e lavora a Torino.
Mostre personali selezionate: 2005: Il tempo delle idee (a cura di G. Curto), Fondazione Enrico Mattei, Torino (video-installazione promossa da Italgas); 2004: Il tempo del respiro, Santo Spirito in Saxia, Roma (video-installazione promossa da Italgas); G30 – S14, Gas Art Gallery, Torino ( video-installazione); Ecclesiaste (a cura di V. De Circasia), Italian Home Project, Torino; 2003: Invito a nozze, NAC, Novara Arte Cultura, Novara; 2002: Dodici milionesimi_Outside (a cura di G. Curto), Palazzo Bricherasio, Torino; Girotondo, Galleria Piercarlo Borgogno, Milano; 1997: Canoni, Amantes, Torino. Mostre collettive selezionate: 2005: In Sede (a cura di F. Poli), Divisione Servizi Culturali, Torino; 2003: Bacardi Breezer, grandi affissioni a Milano, Torino, Napoli, Salerno, Palermo; 2002: Vision of Europe. Photography and sociology (a cura di C. Zanfi), VI Biennale Internazionale di Fotografia, Plovdiv, Bulgaria; 2001: Farsi spazio (a cura di F. Bernardelli), Museo Nazionale del Cinema, Torino; Alta velocità (a cura di A. Pace e G. Curto), San Pietro in Vincoli, Torino; Suite, Galleria Franz Paludetto, Castello di Rivara, Rivara (To); 2000: 18x24, Galleria 41 Arte Contemporanea, Torino; Cyberinterazioni, Palazzo Florio, Udine; Periscopio (a cura di A. Madesani, F. Tedeschi, P. Campiglio), Cascina Grande, Rozzano (Mi); Camere senza tempo (a cura di A. Madesani), Museo Civico, Treviglio (Mi); 1999: S-Culture, Galleria Maze, Torino; 1998: Paraxo '98 (a cura di M. Vescovo), Andora (Sv); Proposte XIII (a cura di G. Curto, D. Curti, V. Coen), Torino; Premio Arte & Design (a cura di G. Curto), Lingotto Fiere, Torino; 1997: Aperto '97, Trevi Flash Art Museum, Trevi (Pg); Boys and Toys, Galleria Massimo Carasi, Mantova.
Inaugurazione: martedì 31 maggio 2005 ore 18.30 - 21.00
Immagine: Giuliana Cuneaz
Gagliardi Art System_gallery
Corso Vittorio Emanuele II, 90 Torino
Ma-Sa: ore 15.00 -20.00