7/6/2005
Isola della poesia
Isola di San Secondo, Venezia
Una spettacolare installazione luminosa di Marco Nereo Rotelli, a cura di Achille Bonito Oliva. Sull'isola saranno collocate dodici opere a prismi ottici su struttura auto-portante, su cui saranno dipinti e proiettati alcuni versi, sul tema dell'esilio, di poeti di fama internazionale.
In occasione della 51. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, la Fondazione Marenostrum Onlus e gli Incontri Internazionali d’Arte presentano una spettacolare installazione luminosa di Marco Nereo Rotelli dal titolo Isola della poesia, curata da Achille Bonito Oliva e realizzata sull’isola di San Secondo.
L’isola di San Secondo, situata lungo il canale navigabile che collega San Giuliano a Venezia, ad est del Ponte della Libertà , è la prima isola visibile per chi si reca verso la città . Fortemente simbolica per storia e posizione, l’isola, che è disabitata e in stato di abbandono, assume nel contesto di questa installazione un valore etico ed estetico. Essa diventa faro di un messaggio in difesa dell’identità di ogni isola del mondo, metafora di ogni essere umano. L’isola è pensata come opera: l’idea stessa della poesia diventa dunque un luogo reale su cui riflettere, sullo stato di abbandono, sull’identità di ciò che è separato, sull’indicibile.
Marco Nereo Rotelli (Venezia, 1955) prosegue con quest’opera una ricerca sulla luce e sul valore della parola poetica che lo ha visto protagonista di installazioni ambientali di grande impatto visivo.
Sull’isola di San Secondo saranno collocate dodici opere a prismi ottici su struttura auto-portante, su cui saranno dipinti e proiettati alcuni versi, sul tema dell’esilio, di poeti di fama internazionale.
Un’opera sulla poesia universale costruita con le parole di Andrea Zanzotto, Fawzi Al Delmi (Iraq), Yves Bonnefoy (Francia), Edoardo Sanguineti, Tadeusz Rozewicz (Polonia), Ana Blandiana (Romania), Adonis (Siria), Kikuo Takano (Giappone), Xi Chuan (Cina), Anatolij Naiman (Russia), Nasos Vaghenas (Grecia), Roly Opalka (Nigeria), Carlos Nejar (Brasile), Jack Hirschman (USA), Sarà una poesia diffusa: un incrocio di “versi†dall’Africa all’Asia, dall’Europa all’America. Una dimensione della parola capace di creare un reticolo comunicativo in favore e in difesa dell’identità .
L’intera isola sarà illuminata con proiettori “Luce Puraâ€, in grado di rendere un effetto totalmente azzurro. L’illuminazione sarà temporizzata e, durante tutta la notte, la luce varierà di colore creando un effetto fluttuante.
L’installazione propone un’isola come opera, un’isola come un sogno, un’isola di luce in difesa della vita. Durante il vernissage sono previsti significativi eventi.
Con l’intervento di Fernanda Pivano
Contributo artistico: Silvia Camporesi , Luciano Massari
Coordinamento progetto: Giovanna Zabotti,
Assistenti: Enrico Rotelli, Art Project, Mara Granzotto
Isola di San Severo
Venezia