Viaggio e conversione di Mondrian dall'Olanda a Parigi in bicicletta. L'artista utilizza sequenze di nastri adesivi colorati che avvolgono i supporti creando un effetto optical di gusto geometrico.
Viaggio e conversione di Mondrian dall'Olanda a Parigi in bicicletta
Nato a Salò l'8 ottobre 1959, vive e lavora a Raffa del Garda (BS).
Albano Morandi, si diploma in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.
La scelta di Scenografia, ricorda Morandi, gli ha permesso uno studio più articolato
e più aderente alla sua idea di arte, poiché rappresenta l'elemento che unisce in sé
le arti: musica, pittura, teatro, letteratura. Nel 1981 il grande amore per il
teatro, in particolare per l'opera di Samuel Beckett, lo porta a fondare il "Teatro
dell'Evidenza". L'esperienza teatrale prosegue fino al 1988 con numerose
collaborazioni importati tra le quali vanno ricordate in particolar modo
Incidentalmente tua, performance concerto per immagini ideato e realizzato da
Morandi con la collaborazione del jazzista americano Tristan Honsinger e La piuma e
il pendolo, opera nella quale venivano messi in scena i teatrini di Morandi
accompagnati dalla lettura di brevi commenti poetici di Renata Coltrini, con la
partecipazione del sassofonista Gianluigi Trovesi. Nell'evidenza è rintracciabile e
presente il primo elemento fondamentale e costante in tutto il percorso artistico di
Albano Morandi: la messa in evidenza del reale, delle cose che ci circondano.
L'artista ama ricordare una frase a lui molto cara di un romanzo di Beckett: "Qui
non c'è assolutamente nulla d'insolito per quanto io possa vedere. Eppure ardo dalla
curiosità e dalla meraviglia".
Nel 1984 Morandi inaugura la sua prima mostra
personale al Centro d'arte Santelmo a Salò dal titolo Porta delle stelle. Oltre alla
serie di opere Porta delle stelle nella stessa mostra sono presenti anche le opere
intitolate Cielo estraneo ed entrambi i titoli sono citazioni prese dal film "2001
Odissea nello spazio" di S. Kubrick, Nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale di Roma
e presenta per la prima volta i Formichieri Trampoglieri , serie nella quale
potagonista assoluto diventa questa creatura bianca che l'artista ritrae ora
davanti, ora dall'alto, ora di fianco, sempre su sfondo nero.
Contemporaneamente
tra il 1987 ed l 1988 Albano Morandi inizia a creare i primi oggetti scultorei,
sono oggetti ironici che egli chiama Disegno capitello colonna; si tratta di scatole
di cartone sulle quali appoggiano rotoli di scottex, rivestiti di carta, cementite
e a volte gesso, ricoperti di vinavil e disegnati con grafite o carboncino. Le forme
astratte presenti sulla superficie della scultura non sono create in positivo ma
sono messe in evidenza dal colore che le fa emergere dal fondo in negativo.
Dai
primi anni Novanta appaiono i Kamikaze che possono essere considerati ulteriore
evoluzione dei cieli estranei, dove la forma (in negativo) presente in questi ultimi
cade fuori dallo spazio pittorico. I Kamikaze sono opere più oggettuali in
riferimento ai supporti che l'artista predilige per questi lavori: coperchi di
tavoli, scatole, bancali. Nel 1994 iniziano a prendere vita le prime installazioni
grandi con la serie Se solo potessimo cadere e nel 1996 alla XII Quadriennale di
Roma espone Officium, una imponente installazione a parete formata da una
moltitudine di oggetti pittorici accompagnati da sei sculture disposte in fila su un
basamento.
Iniziano così i Gesti Quotidiani come li chiama l'artista, piccoli
oggetti riciclati: vecchie cornici, lavagnette, quaderni ritrovati, scatole vuote in
legno o in cartone di qualunque forma, supporti che lui stesso costruisce con
materiali sempre rigorosamente recuperati, e che come un collezionista raccoglie,
conserva, e rielabora portandoli a "vita nuova". Morandi si serve di questi oggetti,
svuotati della propria funzione, per mostrarli allo spettatore come forme-sculture,
ricercando spesso il semplice piacere estetico. È la possibilità per chi guarda di
vedere, meravigliandosi, oggetti riconoscibili perché parte del quotidiano di ogni
individuo ma sotto una veste nuova, abilmente ri-creati in composizioni, più o meno
numerose, come opera d'arte.
Di recente Morandi con le opere Camino di Sant'Jago e
La via Lattea (presenti in questa mostra) utilizza sequenze di nastri adesivi
colorati che avvolgono i supporti creando un effetto optical di gusto geometrico
differente rispetto alle opere precedenti. La poliedrica capacità di continuare la
propria ricerca artistica su più fronti ma con coerenza ed armonia è una
caratteristica costante in Morandi. Cambiando i soggetti, gli oggetti, le tecniche
l'artista non perde mai il filo conduttore della sua arte.
Accompagna la mostra il catalogo delle Edizioni Peccolo n.53 con illustrazioni
delle opere in mostra, uno scritto di Francesco Tedeschi e una biografia di Maria
Cristina Maccarinelli.
Inaugurazione: sabato 12 giugno 2005 ore 18,30
Galleria Peccolo
Piazza della Repubblica 12 - Livorno
Orario: tutti i giorni ore: 10-13 / 16-20, festivi e lunedì mattina chiuso