No Code. L'artista, con materiali di risulta e fuori circuito, quali guarnizioni, fascette di cablaggio, scarti di metacrilato o vetroresina, produce oggetti 'primordiali', oggetti che, liberati dal 'fine' divengono 'forma'.
No Code
a cura di Giusy Caroppo
Sono installazioni sospese Code e No-code: positivo e negativo di una cornice
barocca, un codice a barre e la dicitura NO CODE.
L'orpello "barocco" diviene emblema di un'arte fintoapplicata dalla mission sociale.
Si fa "codice" del "senza codice" dell'opera di Cangiani.
Alfio Cangiani nasce scrittore di versi. Ma la sua peculiarità è la trasmigrazione
della forma bidimensionale del foglio nella tridimensionale dell'oggetto ibrido che
diviene "bene durevole" contro l'"usa e getta" quotidiano. Il nostro poeta/designer
destruttura l'oggetto commerciale seriale - siglato da codici a barre dall'aspetto
anonimo - e lo riveste di contenuto estetico, concettuale.
Senza collusioni col fenomeno del "trash", la protesta dolce di Cangiani sfrutta
l'arma leggera del'ironia. E si fa fautore di un riciclaggio a tutti i costi (in
ScART inprogress/Riciclanda, Carcasse, Easy metal) come soluzione minima
all'inquinamento ambientale, ribellione pacifica alla prepotenza del virtuale ed
alle nefaste conseguenze delle mutazioni genetiche prossime venture.
Così, con materiali di risulta e fuori circuito - ovvero non utilizzati dal design
corrente quali guarnizioni, fascette di cablaggio, scarti di metacrilato o
vetroresina - produce oggetti "primordiali", perché costruiti su concetti
estremamente poveri. Oggetti che, liberati dal "fine" divengono "forma" dagli
effetti insoliti e dalla doppia identità , mutevole e anch'essa "senza codice":
funzionanti come Dilambda, versatili come Ghirigoro, Dalìa trìdium e Granà ,
ricercati come Estroverso, utili come DNA. Elementi d'arredo come le poltrone Rex e
Semiramide, la chaise longue Bi-curva ed il divano Bi-tondo. Sono metamorfosi
applicata in Fiat lux o nella famiglia delle sculture luminose Virus. E se siete
gelosi di cotanta industria fai da te, Cangiani ha pensato anche agli scongiuri:
Invidia espone cornetti antimalocchio, in attesa dei "Quaranta": dove il creativo
torna involontariamente poeta.
Giusy Caroppo
Opening: 18 Giugno 2005 dalle ore 19.00
Atelier Peppino Campanella
Via Conversano 7 - Polignano a Mare (Ba)
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