Photographs. Che si tratti di contesti naturali o urbani, vernacolari o esotici, cio' che piu' interessa il fotografo e' semplicemente vedere come una cosa e' fatta.
Photographs
Uno sguardo trasversale, ironico e poetico insieme, è quello che anima le
immagini in bianco e nero di Philip Perkis. Che si tratti di contesti
naturali o urbani, vernacolari o esotici, ciò che più interessa questo
fotografo americano è  come lui stesso dice  "Semplicemente vedere come
una cosa è fatta: la luce, lo spazio, la relazione visiva tra le distanze,
l'aria, i toni, i ritmi, la trama, i contrasti, la forma del movimento, le
cose in sé non quello che potrebbero significare dopo, non socialmente, non
politicamente, non psicologicamente, non sessualmente. Soltanto vedere.
Questa è la cosa più difficile da fare, ma è tutto ciò che può essere
fotografato. La macchina registra la luce emessa dalla superficie di ciò che
si mette nel suo campo visivo. Punto."
Biografia
Philip Perkis (Boston, Massachussetts 1935)
Fotografo dal 1957, si è occupato anche di giornalismo per il New York
Times, Prime Time e Esquire. Il suo lavoro è apparso in numerose mostre
collettive e private tra cui Klotz-Sirmon, Addison Gallery e il Rose Art
Museum. Le sue fotografie fanno parte di molte collezioni negli Stati Uniti,
tra cui il Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum of Art, e il Boston
Museum of Fine Arts. Il suo libro Warwick Mountain Series (1978) è stato
pubblicato da Nexus Press. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra
cui il Guggenheim Fellowship, il National Endowment for the Arts e due New
York State Council on the Arts. E' professore di belle arti presso il Pratt
Institute e professore di fotografia a Tisch School, New York University.
Libreria AgorÃ
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