Castello Normanno
Aci Castello (CT)
via Lungomare Cristoforo Colombo
095 271026

Leopoldo Mazzoleni
dal 30/6/2005 al 24/7/2005

Segnalato da

Pina Consoli



approfondimenti

Leopoldo Mazzoleni



 
calendario eventi  :: 




30/6/2005

Leopoldo Mazzoleni

Castello Normanno, Aci Castello (CT)

Arcipelaghi. Sulle pareti esterne delle mura del castello sono installati grandi volumi planimetrici sovrapposti, schegge di spazio che infrangono l'architettonica monolitica del sito. All'interno l'artista presenta quaranta opere realizzate in carta lavorata a mano, che rimandano a frammenti di sapore archeologico e diverse sculture in resina, ferro e silicone.


comunicato stampa

Arcipelaghi

E’ il Castello Normanno di Acicastello ad ospitare, dall’1 al 24 luglio, la terza tappa di Arcipelaghi, il progetto artistico di Leopoldo Mazzoleni, ideato per mettere in relazione l’arte e la storia.

Dopo Ortigia, a Siracusa, nello storico Palazzo Impellizzeri oggi sede della facoltà di Architettura e spazio ideale per contenere, col suo immenso contenuto di archeologia della memoria, la coerenza del codice scritto dalle opere; la seconda tappa a Giardini Naxos, che con alla base il sito archeologico ed il mare ha potuto sottolineare l’evocazione di una storicità sinergica riscontrabile nel bacino del Mediterraneo; l’ultima tappa è il Castello Normanno di Acicastello, che con il suo impianto architettonico e per la sua strategica posizione difensiva, rappresenta il confine, materico con l’acqua e la pietra, e geografico, culturale, di relazione.

Sulle pareti esterne delle mura del castello vengono installati grandi volumi planimetrici sovrapposti, che entrano ed escono dalla pietra. Sono schegge di spazio che infrangono la monoliticità architettonica del sito, restituendolo all’universo delle differenze, e che si intersecano là dove il confine non divide ma unisce.

All’interno del castello l’artista presenta anche quaranta opere realizzate in carta lavorata a mano, che rimandano a frammenti di sapore archeologico, e diverse sculture in resina, ferro e silicone. Si tratta di opere che sono parti di spazi, pezzi di materia, frammenti di memoria, arcipelaghi di storie; evocazione di un passato che vale nel presente, stratificazioni di superfici che emergono e inglobano; proiezioni di un futuro che annulla la staticità e che la riconosce come elemento indispensabile al continuo divenire.

Anche il colore è oggetto di ricerca: il bianco, il simbolo della memoria, è la luce senza forma; il nero, elemento generatore, è la forma senza luce, è la causa; il rosso, generato dal nero, è l’impulso, il magma, l’apparizione, è il tempo, è la manifestazione, è l’effetto.

Sintesi dei concetti di spazio e di tempo, le installazioni sono la rappresentazione della poetica della vita, perché gli Arcipelaghi sono frammenti di terre, parti di un insieme il cui elemento di identificazione è l’isolamento. Nell’arcipelago non esiste un centro: il Mediterraneo è un arcipelago di culture, la Memoria è un arcipelago di emozioni, lo Spazio è un arcipelago di luoghi dove i Piani sono pentagrammi di ritmi, i Volumi sono segni ed i Segni sono la definizione di volumi.

Una complessa esperienza linguistica su una virtuale archeologia del pensiero che stimola il risveglio ad una coscienza allargata e invita a riagganciare un dialogo col territorio e la sua storia; un dialogo che si è disperso nelle miriadi attività e distrazioni del quotidiano. E l'assedio, che non contempla ipotesi di minacce esterne, esprime l'emergenza che proviene dall’interno, per interrogarsi sul futuro.

L’inaugurazione dell’evento, che è stato curato dall’Associazione Humus, con i patrocini di: Comune di Acicastello, Provincia Regionale di Catania - Assessorato alle Politiche Culturali. Regione Siciliana - Direzione generale della Protezione Civile, Azienda provinciale Turismo di Catania, Asec, e alcuni sponsor privati, è fissata per venerdì 1 luglio alle ore 19.30.
L’esposizione resterà aperta fino al 24 luglio.

Note biografiche dell’artista

Leopoldo Mazzoleni è nato nel 1953 a Catania, dove risiede e lavora.
Nel ’78 è determinante per la sua formazione artistica l’incontro il pittore inglese Martin Bradley; attraverso la frequentazione dello studio isolato nelle campagne toscane di Mercatale in Chianti, apprende anche che la propria crescita artistica è inscindibile dalla crescita umana.
Nello stesso anno presenta la prima personale a Firenze alla galleria “Centroartivisive Perseo”
Nell’81 si laurea in architettura a Palermo discutendo una tesi riguardante il concetto di rimozione della morte nella città contemporanea dal titolo “Architettura della morte v/s morte dell’architettura”.

Dall’82 all’86 collabora ai corsi di Architettura e Progettazione architettonica e di Storia dell’arte presso il Dipartimento di Architettura e Urbanistica dell’Università di Catania.
Dall’84 all’86 è componente del gruppo di ricerca dell’Istituto di Architettura e Progettazione della facoltà di Ingegneria di Catania sul “Giardino Storico” e su “Strumenti di rappresentazione di aree suscettibili al riciclaggio”.

Negli ultimi anni la sua ricerca si è focalizzata sul tema della Memoria, considerata come presenza di una assenza e dei segni e delle tracce che ne danno testimonianza.

Trattano di questo le personali:
L’Assemblea degli assenti - 1995 – Galleria “Piazzasanplacido” - Catania
Mnemosine - 1996 – Associazione culturale La Tasca – Catania
La casa del tempo - 1997 – Arredi Gallina - Acireale

Nel 2000 partecipa a Verona, con una scultura realizzata in travertino, alla mostra “L’uomo e la pietra“ a cura di Giovanna Talocci, nell’ambito della manifestazione Abitare il tempo.

Nel 2001 espone negli spazi dell’ex Falegnameria comunale a Catania una raccolta di sculture oscillanti in materiale ferroso dal titolo Mediazione/Meditazione, dove affronta il tema dell’oscillazione fra il dentro e il fuori, fra il contenitore e il contenuto, fra la memoria e il presente, fra la stasi e il movimento e del profondo bisogno esistenziale di trovare una mediazione fra gli opposti .

Nel 2003 presenta a Catania, nei locali di Altro, La nuova cultura dell’etnico, una raccolta di carte lavorate a mano presso la cartiera di Franco Conti, dal titolo Intime e urbanistiche, a cura di Francesco Gallo.

Mostre collettive:
Dazi per l’arte Ex dogana – Catania
Dazi per l’arte, Ars Nova – Palermo
Scilla per noi, Castello Ruffo - Scilla
2001 Dieis Natalis, Galleria d’arte Calcagno - Catania
Variazioni sul tema, Accademia delle arti Mario Minniti – Siracusa
2002 5^ Biennale d’arte sacra - Siracusa
Galleria Arteincornice - Torino
2005 Percorsi Etici, Le Ciminiere - Catania

Castello Normanno
via Lungomare - Acicastello

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