La Fenice Gallery
Venezia
Corte del Tagiapiera, San Marco 1948
041 5232333
WEB
Antonio De Santis
dal 15/7/2005 al 20/8/2005
041 5232333
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Terza Pagina News




 
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15/7/2005

Antonio De Santis

La Fenice Gallery, Venezia

La pittura. La mostra ripercorre il lungo percorso di sperimentazione dell'artista, che e' ritornato ad un segno pittorico leggibile superando sia il figurativo che l'astrazione.


comunicato stampa

La pittura

A cura di Mimma Massone

Questa mostra veneziana di Antonio De Santis (Venezia 1950, vive e lavora a Bergamo) si presenta come occasione particolare, in quanto è la prima volta che l’artista, presente in esposizioni in tutta Europa, viene proposto in mostra nella propria città natale. La rassegna si compone di opere scelte dalla curatrice dell’evento, Mimma Massone, per gli armoniosi spazi situati accanto al prestigioso Teatro La Fenice e vuol respirare l’aria della 51° Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea.

Una preziosa raccolta di venti opere ad olio su tela dell’ultimo periodo dove la “nuova figurazione” emerge come un racconto; i dipinti proposti evidenziano quale sia l’alto livello espressivo raggiunto da De Santis in tutta la propria unità esplicativa. L’evento dal titolo “La pittura” rivela in modo preciso l’evoluzione di questo artista che attraverso un lungo percorso di sperimentazione pittorica è ritornato ad un segno pittorico leggibile superando sia il figurativo che l’astrazione. Il colore e la sintesi figurativa diventano nella pittura di Antonio De Santis estremi fondamentali. I colori utilizzati nella loro purezza donano all’espressività una forza di intensità emotiva particolarmente forte, mentre il racconto acquista nella sintesi della forma una dimensione nuova. Fedele al Manifesto del Realismo/Astratto firmato nel l980, l’artista costruisce le proprie opere attraverso un susseguirsi di piani autonomi che nel loro insieme conferiscono al quadro un ordine di antica memoria.

De Santis si distingue fra i più interessanti pittori italiani della sua generazione per la straordinaria qualità pittorica e per l’ampiezza della sua produzione, accentrata - dopo un lungo periodo di ricerca - nell’affermazione della pittura più autentica, confermandosi abile e fantasioso narratore alla ricerca di un delicato equilibrio tra tensione spirituale e simbolismo ricco di memorie e personali ricordi che da origine ad una pittura colta.
Emerge nella sua pittura il distacco dalle correnti più innovative attualmente in voga, legate all’effimero ed all’apparenza, a favore di una pittura dal taglio decisamente narrativo e storico, in cui spiccano scenari immaginosi e di forte coinvolgimento sentimentale, con esperienza di chiara ascendenza simbolista, mentre si fa strada la ricerca sul colore e sulla luce. Una pittura tutta personale ed inedita che ha attraversato quarant’anni della vita culturale e artistica italiana, tracciando un segno duraturo e profondo.

Ma ciò che lo distingue e che ne ha determinato, in certi casi, l’incomprensione fra i volgarizzatori dell’arte contemporanea disimpegnata e decorativa, è il fortissimo richiamo morale alla pittura e quella che può essere considerata strenua resistenza individuale all’appiattimento e alla volgarizzazione dei valori culturali. A dispetto di ciò tutto il lavoro di De Santis è sempre stato amato dai poeti, dagli scrittori e dai critici di maggior finezza e intelligenza (basti pensare a Testori e ad Alberico Sala), che ne hanno sottolineato l’originalità e ricchezza espressiva.

In contemporanea l’opera di De Santis è in mostra alla Galerie zum Elephanten a Zurzach (Svizzera) ed all’Auditorium di S.Lino a cura del Comune di Lurano (Bergamo).

La Fenice Gallery
San Marco 1947 - Venezia

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