Scuola Grande di San Giovanni Evangelista
Venezia
Sestiere San Polo, 2454
041 718234 FAX 041 5244022
WEB
Safet Zec
dal 2/9/2005 al 30/9/2005

Segnalato da

Anna Zemella



approfondimenti

Safet Zec



 
calendario eventi  :: 




2/9/2005

Safet Zec

Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, Venezia

Dipinti e disegni


comunicato stampa

Dipinti e disegni

La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia promuove e ospita nei suoi prestigiosi spazi la mostra dell'artista Safet Zec, che sarà inaugurata il prossimo 3 settembre.

Dipinti e disegni sono stati selezionati per testimoniare il lavoro dell'artista di Sarajevo che oggi lavora e vive a Venezia, dopo il suo arrivo in Italia nel 1992.

Il percorso della mostra si sviluppa lungo due periodi distinti dell'esperienza italiana di Zec: - dal 1992 al 1998, quando lavora nello studio di Udine, appena giunto in Italia. Un periodo difficile e tormentato, quello dei quattro anni di guerra in Bosnia (1992-1996), che è caratterizzato dalle "grandi chine" su carta (alberi con grandi chiome, finestre, nature morte), per le quali nel 1994 ha vinto il Gran Prix Alpe Adria per il disegno. Queste opere ed altre dello stesso periodo sono pubblicate nella prima grande monografia del 1998. - dal 1998 ad oggi, quando Zec cambia il luogo di residenza e di lavoro, e da Udine giunge a Venezia. Questo è un periodo di rinascita per l'artista e per il suo Paese, dove soggiorna sempre più spesso e torna ad esporre. Il 2001 è l'anno della grande retrospettiva, prima a Sarajevo, poi a Lille in Francia. Ai temi già consolidati nella sua opera se ne aggiungono di nuovi: le barche veneziane, l'atelier, nuove nature morte.

Tra i più toccanti dell'opera di Zec, sono presenti nella mostra di Venezia i grandi temi della sofferenza umana: gli abbracci, le mani sul volto, i corpi distesi saranno condensati nella grande composizione della 'Pietà', realizzata per questa occasione.

Temi e quantità
Oltre 40 opere tra dipinti e disegni, accompagnate da fogli tratti dai 'carnet' dell'artista, dedicate ai temi della sua ispirazione: Nature morte; Alberi; Facciate, finestre; Barche; Atelier. Pietà.

Formati e tecniche
Il lavoro di Zec inizia sempre con uno schizzo a matita, o con qualche pennellata di acquerello in uno dei suoi 'carnet'; passa poi alle tempere o ai colori ad olio su piccole tele per arrivare al grande formato di 2 metri per 1.5 circa. Una caratteristica del suo modo di affrontare lo spazio pittorico è quella di non iniziare mai con il pennello su una tela bianca; il fondo è prima preparato, incollando pezzi di giornale o carta da pacchi, tutti materiali che sono spesso già usati e sporcati di colore per altre sue attività artistiche come l'incisione.

La mostra nella Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista è la quarta personale di Zec a Venezia. Le tre precedenti mostre sono state realizzate in collaborazione con la Galleria del Leone, ciascuna dedicata ad un ciclo diverso dell'artista: 'Le finestre' nel 1999; 'Venezia' nel 2000, a Ca' del Duca; il 'Tavolo rosso' nel 2002.

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BIOGRAFIA

Zec è nato in Bosnia nel 1943, ultimo di otto figli di un calzolaio che, durante la seconda guerra mondiale, si trasferisce a Sarajevo. Lo straordinario talento di Zec si manifesta sin dall'infanzia e quando giunge all'Accademia di Belgrado, è considerato quasi un prodigio; tuttavia in quegli anni, Zec si sente isolato nel proprio percorso artistico, tanto da arrivare a distruggere quasi tutti i suoi primi lavori. A Belgrado incontra la moglie artista Ivana ed è in quel periodo che restaura una vecchia casa nel quartiere ottomano dell'antica città di Pocitelj, vicino a Mostar, luogo amato da molti artisti, dove organizza nel 1983 una scuola di grafica. Nel 1987, mantiene la casa e il lavoro a Pocitelj e torna a vivere a Sarajevo; è già allora un pittore affermato non solo nel suo Paese ma anche a livello internazionale, dove viene invitato ad esporre dall'America al Giappone. Con lo scoppio della guerra, il mondo in cui Zec è cresciuto, di armoniosa convivenza tra persone di diverse culture e religioni, è sconvolto. Pocitelj viene distrutta con tutte le sue opere di incisione, e poi morte e distruzione a Sarajevo lo costringono a fuggire con la famiglia. Nel 1992 è a Udine e qui ritorna a lavorare grazie all'aiuto generoso dello stampatore Corrado Albicocco, per poi giungere a Venezia nel 1998. Dalla fine del conflitto Zec ha ripreso un'assidua frequentazione con la sua terra. Nel cuore di Sarajevo il suo studio è stato riaperto ed è ora un centro di iniziative culturali, oltre che sede espositiva delle opere del maestro; nel dicembre 2004 ha ospitato la centesima mostra dell'artista, inaugurata alla presenza del Ministro della Cultura. Sempre nel 2004, in occasione dell'apertura del nuovo ponte di Mostar, è stato presentato un libro di incisioni curato dalla Scuola di Urbino su lastre di Zec. In futuro, la sua casa-studio di Pocitelj, ora restaurato dall'UNESCO, ospiterà una scuola di grafica collegata alla Scuola di Urbino. Zec ha avuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale: Martine Aubry, dopo aver visto le sue opere a Venezia, lo ha invitato a Lille per una mostra antologica presso il Palais des Beaux-Arts, nel 2001; un autoritratto di Zec è stato esposto tra quello di Picasso e di Duchamp alla mostra Moi, realizzata lo scorso anno dal Museé du Luxemburg di Parigi; Jorge Semprun sta lavorando a un saggio sul suo lavoro.

MOSTRE PERSONALI

2005
Pordenone, Galleria Sagittaria, «Il segno e il silenzio»

2004
Sarajevo, Studio-collezione Zec, «Grazie Van Rijn»
Brcko, Galleria d'atre contemporanea
Mostar, Galleria Domicil
Mostar, Centro culturale
Urbino, Casa Raffaello
Fiume, Museo della Città
Udine, Stamperia d'arte Albicocco, «Grazie Van Rijn»
Parigi, Galleria Jean-Jacques Dutko
Parigi, Sale Miró, UNESCO

2003
Metz, Maison de la culture et des loisirs de Metz
Sarajevo, Studio-collezione Zec, apertura al publico
Sarajevo, Bosnjacki Institut, Fondazione Adil Zulfikarpasic,
«Opere 2001-2003»
Parigi, Galleria Michèle Broutta, «Red table rouge»
Sarajevo, Foyer del Teatro nazionale, «Fortezza»

2002
Venezia, Galleria del Leone, «Red table rouge»
Parigi, Galleria Le Lys, «Grazie Van Rijn»
Tuzla, Galleria internazionale del ritratto, «Le mani sul volto»

2001
Sarajevo, Collegium Artisticum, «Opere 1958-2001»
Feurs, Museo d'Assier
Lille, chiesa Sainte Marie-Madeleine, «Pitture, disegni, incisioni»
Rosazzo, Abbazia di Rosazzo, «Con-divisioni»
Abeville, Museo d'Abeville

2000
Parigi, Galleria De l'Europe
Venezia, Ca' del Duca
Parigi, Galleria Michèle Broutta
New York, Mark Murray Fine Paintings, «Venezia»

1999
Gorizia, Centro culturale Lojze Bratuz
Bihac, Galleria della Città
Sarajevo, Holliday Inn Congress Hall
Parigi, Galleria Le Lys
Budapest, City Gallery
Venezia, Galleria Del Leone, «Le Finestre»
Parigi, Galleria-ristorante Mezzo

1998
Zagabria, Centro culturale della Bosnia Erzegovina
Dubrovnik, Galleria Marin Drzic
Mostar, Centro culturale
Lubiana, Galleria Vila Tivoli
Lubiana, Galleria Cankarjev Dom

1997
Parigi, Galleria Le Lys
Sarajevo, Collegium Artisticum, «L'artista, la lastra, il racconto»

1996
Belluno, Galleria A. Boito
Comiso, Galleria Degli Archi
Milano, Biblioteca Trivulziana, Castello Sforzesco
Pesaro, Galleria La Pergola
Udine, Stamperia d'arte Albicocco, «Il tavolo rosso»

1995
Chamalières, Galleria d'arte contemporanea
Gradisca d'Isonzo, Galleria d'arte contemporanea «L. Spazzapan», «L'artista, la lastra, il racconto»

1994
Conegliano, Palazzo Sarcinelli, «Opere 1960-1994»

1993
Udine, Galleria Colussa

1992
Mostar, Galleria Domicil

1991
Dubrovnik, Galleria Sebastijan

1990
Sarajevo, Galleria Dom Pisaca
Francoforte, Galleria Hans Hoeppner

1989
Belgrado, Galleria Arheo
Mostar, Galleria Domicil
Subotica, City Gallery

1988
Skopje, Galleria d'arte
Dubrovnik, Galleria Studio 57
New York, Yugoslav Press and Cultural Center

1987
Amburgo, Galleria Hans Hoeppner
Trebinje, Centro culturale

1986
Novi Pazar, Galleria Sopocanska vidjenja
Zagabria, Galleria Josip Rajcic
Lubiana, Galleria Ars

1985
Spalato, Galleria Alfa
Koprivnica, Galleria Podravka
Mostar, Università di Mostar
Stolac, Museo Branko Sotra
Mladenovac, Centro culturale
Belgrado, Galleria del Centro culturale

1984
Sarajevo, Galleria della grafica
Novi Sad, Piccolo salone figurativo
Istra (Pazino, Parenzo, Pola, Rovigno)
Sarajevo, Galleria d'arte della Bosnia-Erzegovina
Barcelona, Toledo, Escorial, Gallerie Caja postal
Visoko, Atelier figurativo
Zenica, Museo della Città
Banja Luka, Centro culturale
Belgrado, Galleria Del Teatro

1983
Belgrado, Galleria AZ

1981
Cambridge, MA., Galleria BAKK

1980
Monaco di Baviera, Galleria Hans Hoeppner
New York, Customhouse, Museum Area World Trade Center

1979
Amburgo, Galleria Hans Hoeppner

1978
Cacak, Galleria Nadezda Petrovic
Priboj, Galleria del Centro culturale
Nova Varos, Centro culturale
Zagabria, Galleria Dom J.N.A.

1977
Belgrado, Galleria del Centro culturale

1975
Lubiana, Mala galerija
Sorrento, Chiostro di San Francesco

1974
Novi Sad, Galleria Radivoj Cirpanov
Dubrovnik, Galleria Sebastijan

1973
Rabat (Marocco), Ministero della cultura, con Ivanka Lekaj
Belgrado, Galleria del Centro culturale

1972
Sarajevo, Padiglione artistico
Belgrado, Collettivo della grafica

1970
Djakovo, Salone figurativo August Cesarec

Inaugurazione. 3 settembre, ore 11.30

UFFICIO STAMPA
Anna Zemella
Venezia
tel 041 5208493
azeme@libero.it

Scuola San Giovanni Evangelista
San Polo 2454, 30125 Venezia
Apertura al pubblico
dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30
tutti i giorni tranne il lunedì

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