Galleria Miralli - Portico della Giustizia Sec. XII
Viterbo
via S. Lorenzo, 57
0761 340820
WEB
Doppia personale
dal 17/9/2005 al 19/9/2005
0761 340820

Segnalato da

Galleria Miralli



approfondimenti

Judith Murray
Robert Yasuda



 
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17/9/2005

Doppia personale

Galleria Miralli - Portico della Giustizia Sec. XII, Viterbo

Il lavoro di Judith Murray si riferisce al mondo naturale ma come sensazione, energia e flusso, formalizzati attraverso colore, pennellata, dimensione. Le opere di Robert Yasuda esplorano l'illusione di luce, spazio e trascendenza e sfidano la collocazione e la forma della pittura tradizionale.


comunicato stampa

Judith Murray

Nel saggio "Verso una Suprema Finzione", la critica d'arte Lilly Wei scrive, "Judith Murray ha sviluppato una serie di ossessioni, entusiasmi, e preoccupazioni che alla fine le permettono di creare la sua personale impronta visiva".

La prima esposizione personale di Murray ebbe luogo nel 1976 alla Galleria Betty Parsons di New York. Questa fu la prima di molte mostre personali e collettive in gallerie e musei : la Clocktower di New York, la Biennale del Whitney Museum di New York, il Dallas Museum of Fine Arts, Dallas, la American Academy of Arts and Letters di New York, il Museo P.S.1, di New York e molte altre.

Recentemente nel Maggio 2005 ha ricevuto un "Academy Award" in Arte dalla Accademia Americana per le Arti e le Lettere, nel 2002 ha vinto una borsa di studio dalla Guggenheim Foundation, e un National Endowment for the Arts Fellowship nel 1983. Dal 2002 Murray e` rappresentata in New York dalla Galleria Sundaram Tagore. Per gli ultimi venticinque anni Judith Murray ha praticato unicamente il conosciuto linguaggio della pennellata astratta.

Lilly Wei scrive, " Il suo lavoro si riferisce al mondo naturale ma come sensazione, come energia e flusso, formalizzati attraverso colore, pennellata, dimensione. E` come se essa accendesse il calore, balzasse sul senso di urgenza e dramma," Wei continua, "La superficie e` ovunque, potrebbe rassomigliare a un mosaico tranne che e` piumata, ammorbidita, lo spazio stratificato, schermato, visibile attraverso il guizzo di pennellate soffici che fluttuano attraverso, su e giu` piano, veloce".

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Robert Yasuda

Robert Yasuda nasce in Kauai, Hawaii, e vive e lavora in New York City. Il suo lavoro e` incluso in importanti collezioni quali fra altre quelle del Carnegie Museum of Art, del Brooklyn Museum of Art, e del Wadsworth Athenaeum. A partire dal 1968 Yasuda ha avuto numerose esposizioni personali e collettive in gallerie e spazi pubblici negli Stati Uniti e in Europa. Dal 1992 e` rappresentato a New York dalla Galleria Elizabeth Harris.

Il lavoro recente di Yasuda continua a esplorare l'illusione di luce, spazio, e trascendenza, e a sfidare la collocazione e la forma della pittura tradizionale. Alternando strati di tela tipo velo e colore translucido su pannelli si legno, egli crea dei quadri che hanno una luce interna. Ci sono quadri collocati negli angoli delle stanze e quasi tutti sono irregolarmente configurati nei bordi.

Nel suo saggio su Robert Yasuda il critico Robert Morgan scrive, " I dipinti continuano a esistere nella frattura tra superficie e supporto, fra pittura e installazione e fra colore quasi invisibile e colore che e` ambiguamente visibile. La pittura di Yasuda e` sottilmente intelligente, complessa e richiede tempo per rivelarsi". Morgan continua, "E` quel tipo di esperienza che la buona pittura evoca in noi, che ci porta fuori da noi stessi verso il fenomeno dei nostri sensi, e attraverso i nostri sensi, incominciamo a pensare e da ultimo a sentire qualcosa sul mondo che non sapevamo esistesse".

Galleria Miralli
Palazzo Chigi, S. Lorenzo 57 - Viterbo

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