Il lavoro di Judith Murray si riferisce al mondo naturale ma come sensazione, energia e flusso, formalizzati attraverso colore, pennellata, dimensione. Le opere di Robert Yasuda esplorano l'illusione di luce, spazio e trascendenza e sfidano la collocazione e la forma della pittura tradizionale.
Judith Murray
Nel saggio "Verso una Suprema Finzione", la critica d'arte Lilly Wei scrive, "Judith
Murray ha sviluppato una serie di ossessioni, entusiasmi, e preoccupazioni che alla
fine le permettono di creare la sua personale impronta visiva".
La prima esposizione personale di Murray ebbe luogo nel 1976 alla Galleria Betty
Parsons di New York. Questa fu la prima di molte mostre personali e collettive in
gallerie e musei : la Clocktower di New York, la Biennale del Whitney Museum di New
York, il Dallas Museum of Fine Arts, Dallas, la American Academy of Arts and Letters
di New York, il Museo P.S.1, di New York e molte altre.
Recentemente nel Maggio 2005 ha ricevuto un "Academy Award" in Arte dalla Accademia
Americana per le Arti e le Lettere, nel 2002 ha vinto una borsa di studio dalla
Guggenheim Foundation, e un National Endowment for the Arts Fellowship nel 1983.
Dal 2002 Murray e` rappresentata in New York dalla Galleria Sundaram Tagore.
Per gli ultimi venticinque anni Judith Murray ha praticato unicamente il conosciuto
linguaggio della pennellata astratta.
Lilly Wei scrive, " Il suo lavoro si
riferisce al mondo naturale ma come sensazione, come energia e flusso, formalizzati
attraverso colore, pennellata, dimensione. E` come se essa accendesse il calore,
balzasse sul senso di urgenza e dramma," Wei continua, "La superficie e` ovunque,
potrebbe rassomigliare a un mosaico tranne che e` piumata, ammorbidita, lo spazio
stratificato, schermato, visibile attraverso il guizzo di pennellate soffici che
fluttuano attraverso, su e giu` piano, veloce".
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Robert Yasuda
Robert Yasuda nasce in Kauai, Hawaii, e vive e lavora in New York City. Il suo
lavoro e` incluso in importanti collezioni quali fra altre quelle del Carnegie
Museum of Art, del Brooklyn Museum of Art, e del Wadsworth Athenaeum. A partire dal
1968 Yasuda ha avuto numerose esposizioni personali e collettive in gallerie e
spazi pubblici negli Stati Uniti e in Europa. Dal 1992 e` rappresentato a New York
dalla Galleria Elizabeth Harris.
Il lavoro recente di Yasuda continua a esplorare l'illusione di luce, spazio, e
trascendenza, e a sfidare la collocazione e la forma della pittura tradizionale.
Alternando strati di tela tipo velo e colore translucido su pannelli si legno, egli
crea dei quadri che hanno una luce interna. Ci sono quadri collocati negli angoli
delle stanze e quasi tutti sono irregolarmente configurati nei bordi.
Nel suo
saggio su Robert Yasuda il critico Robert Morgan scrive, " I dipinti continuano a
esistere nella frattura tra superficie e supporto, fra pittura e installazione e fra
colore quasi invisibile e colore che e` ambiguamente visibile. La pittura di Yasuda
e` sottilmente intelligente, complessa e richiede tempo per rivelarsi". Morgan
continua, "E` quel tipo di esperienza che la buona pittura evoca in noi, che ci
porta fuori da noi stessi verso il fenomeno dei nostri sensi, e attraverso i nostri
sensi, incominciamo a pensare e da ultimo a sentire qualcosa sul mondo che non
sapevamo esistesse".
Galleria Miralli
Palazzo Chigi, S. Lorenzo 57 - Viterbo