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Camposampiero (PD)
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Paolo Lovato
dal 9/12/2000 al 7/1/2001
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Paolo Lovato



 
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9/12/2000

Paolo Lovato

Villa Querini, Camposampiero (PD)

Questa mostra di Paolo Lovato, veneto di livello nazionale, vuol essere illustrativa sulle possibilità artistiche del colore, condotte ad esiti artistici di buon profilo e sulla capacità della pittura veneta di esportare la propria immagine nel campo dell'arte secondo una tradizione che non conosce pause già a partire dal Medioevo.


comunicato stampa

Diecianni - Opere 1990/2000.

Questa mostra di Paolo Lovato, veneto di livello nazionale, vuol essere illustrativa sulle possibilità artistiche del colore, condotte ad esiti artistici di buon profilo e sulla capacità della pittura veneta di esportare la propria immagine nel campo dell'arte secondo una tradizione che non conosce pause già a partire dal Medioevo.

Paolo Lovato, infatti, nato a Isola Vicentina nel 1934, inizia ad affermare la sua personalità artistica, già durante i corsi estivi di pittura seguiti a Salisburgo dal 1969 al 1980 e tenuti da maestri di fama internazionale. Nel 1969 ottiene la borsa di studio con Emilio Vedova; nel 1971 vince l'Ehren Preis e il titolo di maestro con Guillaume Corneille; nel 1972 nuovamente l'Ehren Preis con il pittore Heinz Trökes e, inoltre, in quello stesso anno, la galleria dell'Accademia salisburghese gli acquista un'opera. Nelle successive estati del 1973,1974, 1975 si trova ancora a lavorare a alla Sommer Akademie con il maestro De Luigi e nel 1976 con il maestro jugoslavo Ciuha.

A partire dal 1969, inoltre, Lovato si fa notare in collettive e personali da critici come Gino Barioli, Gerarardo Cossio, Neri Pozza, Salvatore Maugeri che lo vedono esporre, anche nei successivi anni Settanta, alle gallerie "Il salotto" di Vicenza, "Il Sigillo" di Padova, "La Radice" di Belluno, "Venezuela" di Padova, la "Square Gallery" di Milano, "L'incontro" di Vicenza, ambiente che, oltre ad essere destinato alle esposizioni, costituisce anche momento e luogo di ricerca negli anni Settanta per un vitalissimo gruppo artisti e nel quale Lovato si riconosce.

Ed è proprio nell'ambito delle attività de "L'Incontro" che il pittore partecipa ad alcune collettive: alla Kunstler Haus di Salisburgo, all'inizio del 1978, cui fa seguito, alla fine dello stesso anno, quella al Kunstverein di Erlangen, presso Norimberga. A queste seguono altre due mostre all'Accademia dei Concordi di Rovigo e a Palazzo Bonaguro di Bassano, che si svolgono tra il 1979 e il 1980.

Le critiche lusinghiere ed gli articoli su di lui giungono dal mondo della stampa e da artisti, colleghi e maestri, di Salisburgo e non. Anche il filosofo Giuseppe Faggin, che Lovato frequenta fin dalla giovinezza ricevendone sostegno ed incoraggiamento, ha per lui parole di elogio e di stima, nel presentare l'edizione del 1980 della mostra "Pittori isolani" in Villa Cerchiari a Isola Vicentina (VI), patria comune ad entrambi.
Negli anni successivi il programma espositivo di Lovato si riduce considerevolmente ubbidendo alla necessità del pittore di rielaborare, con totale disimpegno da altre attività, percorsi e modelli, alternando, piuttosto, all'attività artistica a quella di insegnante nelle scuole libere di arti visive in Veneto.

Il suo rapporto con il pubblico riprende nel 1994, al "Centro Culturale Beltrame" di Cittadella , con la mostra "In Praesentia" e ancora, nel novembre del 1997, con un'importante esposizione a Castelfranco Veneto in occasione della quale Lovato dona diverse sue opere alla fondazione "Città della Speranza" e, infine, con le due antologiche al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, nel 1997 e 1999.

Inaugurazione - sabato 10 dicembre, ore 17,30

Orario - dal martedi' alla domenica - dalle 10.00 alle 12 e dalle 16 alle 20 o su appuntamento

Villa Querini - Camposampiero (Padova)

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