Attraverso la fotografia e il video Paola di Bello rende 'visibili' i fenomeni marginali della quotidianità , centrali nel paesaggio urbano contemporaneo. Per uno studio delle realtà urbane, dense e ad altissima definizione.
Acheropita deriva dal greco e significa 'fatto non da mano' (umana);
Per noi, è il nome di una città ideale, invisibile, relazionale e atopica;
costruita da persone disseminate nel territorio, che viaggiano, che si
ospitano e che entrano in contatto tra loro;
Una città fatta di frammenti di altre città , non necessariamente collegate
da strade, ma piuttosto da percorsi, come quelli incerti e casuali della
ricerca, della curiosità e del fare.
Una città senza luogo, ideale proprio perché per ogni persona, ogni città lo
è per qualche ragione; così Acheropita può essere qualunque città : come una
città collage, composta da frammenti di tante città e da persone che nel
viaggio e nell'ospitalià abitano un ideale urbano, relazionale e atopico.
Si tratta di un progetto che mette a disposizione degli spazi per realizzare
e pubblicare incontri sotto forma di workshop, o in forma di presentazioni e
discussioni pubbliche; per coinvolgere artisti in parte residenti e in parte
invitati ed ospitati da questi che vivono nelle città dove è Acheropita. Per
fare in modo che ogni artista possa 'abitare' e lavorare in ogni città .
Acheropita città ideale, nasce a Venezia, dove artisti di passaggio possono
abitare la città per brevi periodi ospitati da altri artisti, e dove viene
data loro la possibilità di presentare alla città la loro ricerca.
Paola Di Bello è nata a Napoli nel 1961. Vive e lavora a Milano.
Principali mostre personali:
1999 Concrete Island, Galleria Luciano Inga-Pin, Milano
1997 Video-Stadio, Galleria Care of, Cusano Milanino (Mi)
1995 Mi manifesto, a cura di Marco Biraghi, Galerie Kinter, Stuttgart
1992 Il circolo virtuoso, Viafarini, Milano