7/10/2005
Urbana 2005
Diverse sedi, Biella
Franco Huller espone un wallpaper di scatti fotografici urbani. All'interno della rassegna dedicata alle tematiche della citta' che si trasforma, l'artista presenta un'installazione di fotografie con interventi pittorici sovrapposti.
Franco Hüller espone un wallpaper di scatti fotografici urbani
Sabato 8 ottobre a Biella, all'interno della rassegna dedicata alle tematiche della città che si trasforma, l'artista modenese presenta un'installazione di fotografie con interventi pittorici sovrapposti.
Nel programma di "Urbana" 2005 - la rassegna artistica in programma a Biella dedicata alle tematiche della città che si trasforma - l'artista modenese Franco Hüller presenta, sabato 8 ottobre, un progetto che unisce fotografia a pittura. 256 scatti che immortalano altrettante finestre raccolte in un wallpaper e rielaborate con la sovrapposizione di interventi pittorici.
Hüller ha lavorato al progetto per Urbana con l'intenzione di redigere un commento sulla città , un'indagine oggettiva che diventa personalissima. Città intesa come moltitudine, somma di individualità , vista attraverso un approccio voyeuristico che immagina le finestre come fossero occhi umani che scrutano la strada al di fuori. E le finestre, attraverso il rituale della pittura, prendono vita parlando dell'artista e dell'individualità .
Le fotografie sono state scattate in Istria da Dalibor Talajic. Poi Hüller le ha "truccate", sovrapponendo digitalmente agli scatti la pittura e la fotografia.
"La serie mi permette di creare una molteplicità , mantenendo un insieme di sguardi distaccati, patetici, dissacranti o profondamente testamentari - spiega il pittore modenese -. Come nelle mie pitture, anche qui ho lavorato attraverso l'accumulo. In questo caso l'accumulo del tempo attraverso la somma di finestre, che verranno poi installate su un'unica parete di cinque metri".
FRANCO HÜLLER Nasce a Sassuolo (MO) nel 1975; si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo una serie di esposizioni personali e collettive nel territorio regionale (Torino e Bologna andata e ritorno, L'Apocalisse, Input/Output, per citarne alcune) e a Venezia (L'Angelo e la Pazienza, Sono l'uomo che sputava le stelle), la sua ricerca comincia ad intrecciarsi con una serie di percorsi come l'illustrazione (le riviste Autodafè e Cenere), le arti visive e sceniche e, in particolar modo, il lavoro nei laboratori creativi con disabili mentali.
Immagine: foto di Franco Hüller
Ufficio Stampa:
Charta Bureau
Giambattista Marchetto
Antonio Tosi
press@charta-bureau.com
Presentazione: Sabato 8 ottobre
Biella
Sedi varie
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