Galleria Marabini
Bologna
vicolo della Neve, 5
051 6447482 FAX 051 6440029
WEB
Daniele Cudini
dal 21/10/2005 al 30/11/2005
051 6447482
WEB
Segnalato da

Carlotta Guerra



approfondimenti

Daniele Cudini



 
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21/10/2005

Daniele Cudini

Galleria Marabini, Bologna

Galapagos. Per l’artista e' un 'laboratorio di immagini' quello che appare in questa mostra di figure, parole e segni che si ambientano in alcune tele di grande formato, un'installazione di circa sessanta opere su carta in cui forti cromatismi si alternano ad incisivi bianchi e neri e tre libri d'artista.


comunicato stampa

Galapagos

Sabato 22 Ottobre la Galleria Marabini è lieta di presentare per la prima volta una mostra di lavori su carta e su tela di Daniele Cudini.

La pittura di Daniele Cudini è diventata in questi ultimi anni irridente ed irriverente, presa totalmente dal gusto di svelare il senso interno delle immagini, le contraddizioni, le ambiguità dei soggetti che esse rappresentano. Per l’artista è un “laboratorio di immagini” quello che appare ai nostri occhi in questa mostra di figure, parole e segni che si ambientano in alcune tele di grande formato, un’installazione di circa sessanta opere su carta in cui forti cromatismi si alternano ad incisivi bianchi e neri e tre fantastici libri d’artista.

Prediligere, ad esempio, icone ben note a tutti, scelte dalla storia meno recente e, con attenzione imparziale, da un passato più vicino e culturalmente vivo per noi, e presente, è stato così una sorta di pretesto per accentuare la presa espressionistica che era evidentemente diventata urgente per lui sviluppare, dopo il periodo in cui animali e persone si ritrovavano in uno spazio ampio, ma più vuoto, e in cui il segno ostentava la propria essenzialità.

Negli olii degli ultimi anni c’è, innanzi tutto, il grottesco che si snoda in assoluta libertà da vincoli tematici. Un papa, per esempio, e un cantante, Elvis Presley, sedicesimo e ventesimo secolo, la storia che si legge nei libri e l’effimero che si consuma sugli schermi e sui palcoscenici, l’immortalità magari un po’ sospetta, dunque, e lo scorrimento impietoso delle mode.

Immortalare con ironia restando al di fuori del dramma con un pennello preciso e imparziale che, a storia già compiuta, si libera dalle inibizioni del cronista. E’ questa la maturità di Cudini.
Affascinanti, coinvolgenti, pieni di idee, i suoi “libri”: campionari di carte da parati sulle quali l’artista interviene in caleidoscopici giochi di colori e soggetti, favole antiche e moderne, scenari da incubo, simboli religiosi, riferimenti al fumetto con un Wally (uno strano pupazzo) che appare con inquietante frequenza, un ritratto dell’artista Thomas Ruff….

Cudini è un osservatore attento. I tratti somatici sui quali si sofferma sono indicazioni, piste ancor più interessanti quando il soggetto è anonimo e diventa quasi “carattere”, analizzato con la lente dello psicologo che si fa narratore e che gioca con freschezza tra immagini e parole. L’alterazione dei tratti diviene davvero drammatica quando l’indagine insiste sulla patologia e la deformazione, che in qualche caso si limita ad essere sarcastica, e che diventa espressionisticamente tragica tra i guizzi del colore bianco che scivola sui rossi e sui neri.
Vittoria Coen

Nato a Fermo, Daniele Cudini ha partecipato a mostre personali presso importanti musei pubblici in Italia quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1991). I suoi ultimi progetti risalgano al 1999 con “Portraits” presso The Visual Arts Area, Cross out Project a Berlino ed al 2002 con “Interiors” curato da Umberto Eco presso l’Istituto di Scienze Umanistiche dell’Università di Bologna. Daniele Cudini vive e lavora a Fermo (Ascoli Piceno).

Galleria Marabini
vicolo della Neve 5 - Bologna
Orario: dal Martedi al Sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19,30.

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