Diverse sedi
Ferrara

Dario Berveglieri
dal 18/11/2005 al 24/12/2005
0532 418306 FAX 0532 418308
WEB
Segnalato da

Leonardo Punginelli



approfondimenti

Dario Berveglieri



 
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18/11/2005

Dario Berveglieri

Diverse sedi, Ferrara

L'esposizione si divide in 4 sezioni: Reportages, con fotografie dall'Algeria, da Berlino, dalla Somalia e dalla Bosnia; Ritratti, di personalita' dell'arte e della cultura; Alberi; Bambini nel mondo, con scatti dedicati ai piccoli. In mostra anche un video con una selezione dei lavori pubblicitari dell'artista.


comunicato stampa

Percorsi di fotografia 1986 - 2003

Sabato 19 Novembre alle ore 17.00 sarà inaugurata a Ferrara, nei tre spazi della Porta degli Angeli (Rampari di Belfiore 1), Casa dell’Ariosto (Via L. Ariosto 67), e Zuni Arte Contemporanea (Via Ragno 15), la mostra fotografica Dario Berveglieri. Percorsi di fotografia 1986 - 2003.
L’idea di una mostra ampia, importante dedicata a Dario Berveglieri, si sviluppò immediatamente dopo la sua morte, avvenuta nel febbraio 2004, e si è oggi concretizzata grazie all’impegno congiunto dell’Associazione Culturale Dario Berveglieri, costituitasi allo scopo, fra l’altro, di conservare e valorizzare l’opera del fotografo scomparso, e degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ferrara e della Regione Emilia-Romagna.

Dal progetto iniziale di una retrospettiva, che avrebbe dovuto comprendere e declinare tutte le tematiche proprie dell’arte fotografica di Berveglieri, si è pervenuti alla scelta attuale, che documenta, in quattro sezioni, lo stile di Dario, il modo rigoroso in cui riesce a coniugare etica e professionalità, sia nella scelta dei soggetti e dei servizi, sia nella loro realizzazione, creando immagini squisite dal punto di vista formale ma dotate di una forza tale che consente loro di penetrare sempre in profondità e di cogliere il reale nell’istante in cui mostra il suo lato più vero. Così, questa mostra si configura come un primo appuntamento e lascia spazio a future opportunità di vedere ulteriori “percorsi di fotografia” di Dario Berveglieri.
Sono così nate le sezioni della mostra: Reportages, con fotografie dall’Algeria, da Berlino, dalla Somalia e dalla Bosnia; Ritratti, di personalità dell’arte e della cultura; Alberi, con immagini tratte dal volume edito nel 1996 su alberi importanti del territorio ferrarese; Bambini nel mondo, con scatti dedicati esclusivamente ai piccoli. È stato, inoltre, realizzato un video che contiene una selezione dei suoi lavori pubblicitari e multimediali ed altre immagini a lui relative.

La frammentazione di tale suddivisione è soltanto apparente. Questa mostra sembra tante mostre, ma in realtà è una sola e l’impressione che ne ricava l’osservatore è di un’unica emozione, sottesa fra scenari differenti.

Vi è una sezione specificamente dedicata ai ritratti, ma la centralità dell’uomo, dell’incontro dell’obiettivo con un volto, uno sguardo ed un agire umano, è presente in ognuna delle immagini scelte. Perfino nelle fotografie della sezione Alberi ciò che emerge è il contatto, la relazione fra l’elemento naturale e l’umano, in una sorta di prendersi cura e gratitudine reciproci. E in questi incontri la fotografia di Dario Berveglieri riesce a fare affiorare il sorriso, od una pacata dignità e fierezza, anche in chi sta vivendo situazioni di estrema difficoltà. Era la sua maniera di porsi, cordiale e discreta, il suo calarsi completamente nelle situazioni che affrontava, frutto della sua vasta cultura e intelligenza vivacissima, ma soprattutto delle capacità empatiche che gli erano proprie. Per parafrasare la celeberrima affermazione di Capa sulla bontà delle fotografie in base alla vicinanza del fotografo al suo soggetto, la vicinanza emozionale di Dario Berveglieri ai suoi soggetti è sempre palpabile e viene trasmessa potentemente anche a chi osserva i suoi lavori, senza mai venire meno ad una sobria eleganza e compostezza di segno, aliena a gridi e sbavature, tanto che, per commentare le immagini che il fotografo ci offre, viene quasi da riferirsi ai valori intesi nella loro accezione classica, ad un bello che veicola, senza forzature predeterminate, un forte contenuto etico.

Dario Berveglieri nasce come fotografo professionista nel 1985, dopo aver compiuto studi scientifici ed essersi diplomato Tecnico della Comunicazione Audiovisiva all’IFOA di Reggio Emilia. Nel 1989 fonda, con Luca Gavagna, lo Studio Fotografico B&G, concentrando la propria attività nella realizzazione di still-life e fotografia commerciale. Fortemente radicato nella propria città, Ferrara, lavora per il Comune e la Provincia di Ferrara, l’Università degli Studi, la Biblioteca Ariostea e «Il Resto del Carlino». Contemporaneamente collabora con le agenzie giornalistiche Sintesi, Granata Press, BlowUp, realizzando reportage per testate quali «Panorama», «Epoca» ed «Europeo». Dalla seconda metà degli anni ’90 si interessa alla realizzazione e alla gestione delle immagini digitali. Dal 1987 al 1992 realizza i principali servizi fotografici per il mensile «Luci della Città», edito dalla Cooperativa Charlie Chaplin di Ferrara. Collabora successivamente a varie iniziative dello scrittore Stefano Tassinari, fra le quali la partecipazione all’incontro dedicato ad Assia Djebar, all’interno della rassegna “La parola immaginata” organizzata all’ITC di San Lazzaro di Savena (BO) ed il reperimento delle immagini utilizzate dagli Yo Yo Mundi nella realizzazione dello spettacolo 54, tratto dall’omonimo romanzo di Wu Ming.

Fra le sue mostre collettive e personali, vanno ricordate: Multietnica. Gli immigrati extracomunitari, Ferrara, 1990; Ferrara contro la guerra. Immagini del Movimento Pacifista, Ferrara, 1991; Berlino in Europa, Ferrara, 1991; Il Ciclospettacolo dalla tradizione al Bicifest, in collaborazione con Luca Gavagna, Ferrara, 1993; La buona sanità. Viaggio-documento in alcuni servizi sanitari ferraresi, in collaborazione con Luca Gavagna, Ferrara, 1994; Giovani Fotografi Ferraresi, Ferrara, 1994; Vecchi amici. Grandi Alberi a Ferrara, in collaborazione con Michele Ungaro e a cura di Marco Lorenzetti, Ferrara, 1996. Inoltre, sono da ricordare i servizi fotografici realizzati in Algeria nel 1986, in Somalia nel 1993 e in Bosnia nel 1996, ai quali sono state dedicate mostre specifiche. Dal 1998 organizza e dirige lo studio fotografico dell’Agenzia Dinamica Media di Ferrara.

Dario Berveglieri muore nel 2004, all’età di 42 anni.

La mostra fotografica Dario Berveglieri. Percorsi di fotografia 1986 – 2003 è organizzata dall’Associazione Culturale Dario Berveglieri, dal Comune di Ferrara, Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali e Assessorato alle Politiche per i Giovani, dalla Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Cultura, Sport e Giovani, e dalla Circoscrizione Giardino Arianuova Doro. L’esposizione, ad ingresso gratuito, è corredata da un catalogo con testi di Stefano Tassinari e Wu Ming e rimarrà aperta fino al 24 Dicembre con i seguenti orari: Porta degli Angeli, dal martedì alla domenica ore 10.00/13.00 e 15.00/18.00 (lunedì chiuso); Casa dell’Ariosto, dal martedì al sabato ore 10.00/13.00 e 15.00/18.00, domenica ore 10.00/13.00 (lunedì chiuso); Zuni Arte Contemporanea, dal venerdì al mercoledì ore 18.00/02.00 (giovedì chiuso, ingresso riservato ai soli soci ARCI).

Il giorno dell’inaugurazione della mostra si terrà alla Sala Estense di Ferrara, in Piazzetta Municipale, un incontro, nel corso del quale si parlerà della partecipazione di Dario Berveglieri alla creazione dello spettacolo 54 degli Yo Yo Mundi, tratto dall’omonimo romanzo di Wu Ming. Saranno presenti Stefano Tassinari, ideatore del progetto, Wu Ming e gli Yo Yo Mundi, che proporranno alcuni dei brani dello spettacolo, mentre verranno proiettate le immagini che Dario Berveglieri scelse a commento dei testi.

Inaugurazione: Sabato 19 Novembre alle ore 17.00

Sedi:

Porta degli Angeli
Rampari di Belfiore 1 - Ferrara

Casa dell’Ariosto
Via L. Ariosto 67 - Ferrara

Zuni Arte Contemporanea
Via Ragno 15 - Ferrara

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