L'esposizione comprende circa 40 di opere su carta, realizzate dall'artista nel decennio 1947-1957. Un periodo di fondamentale importanza per il percorso creativo di Perilli che, dall'adesione al manifesto di Forma 1 insieme ad Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo e Turcato, giunge alla nascita della rivista 'Esperienza Moderna', fondata con Gastone Novelli nel 1957. La mostra e' accompagnata da un volume a cura di Giorgio Chierici, con testi di Nadja Perilli, Angelo Maria Ripellino ed Achille Perilli.
Martedi' 29 novembre alle ore 18,30 alla Fondazione Marconi verra' inaugurata la mostra Achille Perilli. Carte 1946-1957 - Da Forma 1 all'Esperienza Moderna.
La mostra comprende una quarantina di opere su carta, realizzate dall'artista nel decennio 1947-1957. Un periodo di fondamentale importanza per il percorso creativo dell'artista che, dall'adesione al manifesto di Forma 1 insieme ad Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo e Turcato giunge alla nascita della rivista Esperienza Moderna, fondata con Gastone Novelli nel 1957.
Vera protagonista delle creazioni di questo decennio e' la carta, il supporto creativo che Perilli inizia ad amare soprattutto dopo il viaggio a Parigi nel 1947, e che diventa per lui non piu' solo superficie su cui dipingere ma "materia dalla quale far emergere l'immagine: quella che sta nuotando nel piu' profondo inconscio". "Partire dalla carta significa nel mio lavoro ogni volta ripropormi una metodologia creativa imposta dal tipo di materiale che uso; dai lavori di spessore, di robustezza, di assorbimento, di trasparenza, di ruvidezza, di luminosita', di scorrevolezza, di resistenza, di fragilita', di compattezza, di elasticita' " (Achille Perilli)
Le opere realizzate nei primi anni sono infatti tempere, inchiostri o pastelli che, sulla carta, diventano esplosioni-implosioni di segni che si propagano nello spazio, liberando le immagini dell'inconscio. Successivamente, nel 1951 lo slancio creativo del primo periodo di Forma 1 si modifica. Sul cartoncino il pastello disegna linee sempre curve, i colori diventano cupi. La forma viene abbandonata dall'artista e il segno si fa finalmente autonomo, al di fuori di qualsiasi struttura. Nel 1953-54 i suoi disegni acquistano una nuova struttura mentre i colori si fanno piu' luminosi, intensi, spesso dissonanti. E' lo stesso colore che diviene lo scheletro del dipinto, come anche nelle carte create da Perilli nel 1957, quando sul foglio compare una continuita' di forme e di segni che segue solo un ritmo dettato dal colore.
La mostra e' accompagnata dal volume, Achille Perilli/Carte 1946-1957. Da Forma 1 all'Esperienza Moderna, a cura di Giorgio Chierici, con testi di Nadja Perilli, Angelo Maria Ripellino ed Achille Perilli. Edizioni La Scaletta.
Forma 1 e' il manifesto teorico firmato da Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Maugeri, Perilli, Sanfilippo, Turcato, in cui i pittori affermavano che "in arte esiste soltanto la realta' tradizionale e inventiva della forma pura".
Apparso nel 1947 nella rivista omonima, questo movimento artistico si proponeva di portare una nuova arte in opposizione alla scena pittorica dominata dalla Scuola Romana. Forma 1 nacque dagli incontri con esponenti della cultura europea di quegli anni come i futuristi Severini e Prampolini.
Achille Perilli nasce a Roma il 28 gennaio 1927. Dopo aver fondato il "Gruppo Arte Sociale" (Gas), insieme a Dorazio, Guerrini e Vespignani, nel 1947 partecipa alla redazione del manifesto "Forma 1". L'anno seguente collabora con Sottsass jr. all'organizzazione della prima mostra di arte astratta in Italia e partecipa al I Congresso Internazionale di critici d'arte che si tiene a Parigi, presentando insieme a Dorazio una relazione sulla situazione della pittura italiana del a'900. Qui conosce Magnelli, Arp, Pevsner, Picabia. Nel 1950 fonda con Dorazio e Guerrini, la Libreri Galleria Age d'Or, che l'anno seguente, organizza a Roma la prima rassegna completa dell'astrattismo italiano dal titolo "Arte Astratta e concreta in Italia".
Nel 1957 fonda con Gastone Novelli, la rivista "L'esperienza moderna". Negli anni successivi: ha una sala personale alla Biennale di Venezia del 1962; seguono una lunga serie di mostre personali tra cui alcune retrospettive a Praga (1970), a Parigi (1984) e a Roma (1988). Nel 1997 riceve il Premio Presidente della Repubblica, mentre nell'anno seguente propone alle Scuderie del Castello di Praga l'antologica "Forma 1 e i suoi artisti", una mostra che verra' riproposta a Roma nel 2000. Il 2005 si e' aperto una grande retrospettiva "Achille Perilli - l'Espressivita' del segno" organizzata all'Institut Mathildenhihe di Darmstadt.
Ufficio Stampa: Cristina Pariset; Tel 02 481258; cristina.pariset@libero.it
Inaugurazione martedi' 29 novembre 2005, ore 18,30
Fondazione Marconi Arte Moderna e Contemporanea
Via Tadino 15, 20124 - Milano
Orario apertura: da martedi' a sabato, ore 10,30 - 12,30 e 15,30 - 19