Eric Andersen
Giuseppe Chiari
Philippe Corner
Al Hansen
Geoffrey Hendricks
Dick Higgins
Joe Jones
Allan Kaprow
Alison Knozlesmm
Jackson Mac Low
George Maciunas
Walter Marchetti
Charlotte Moormann
Nam June Paik
Ay-O
Takako Saito
Caroline Schnenamm
Mieko Chieko Shiomi
Gianni Emilio Simonetti
Ben Vautier
Wolf Vostell
Emmett Williams
Robert Watts
John Cage
Carla Roncato
In mostra opere, manifesti, riviste, libri, cataloghi e altri documenti, uno spaccato sulle realta' degli happening che parte dal 1961, anno in cui sull'invito alle tre conferenze di Geroge Maciunas, Musica Antiqua et Nova, appare per la prima volta il termine Fluxus. Nomi che hanno segnato la storia dell'arte contemporanea: Giuseppe Chiari, Allan Kaprow, Nam June Paik, Ben Vautier, Wolf Vostell...
Le opere, i libri, le riviste e i documenti
Giovedi' 24 novembre inaugura Fluxus e dintorni un percorso nei vortici di una delle correnti artistiche piu' significative della seconda meta' del secolo scorso, ideato da Carla Roncato con il supporto dell'Archivio Caterina Gualco di Genova.
In mostra opere, manifesti, riviste, libri, cataloghi e altri documenti di nomi che hanno segnato la storia dell'arte contemporanea: Eric Andersen, Giuseppe Chiari, Philippe Corner, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Dick Higgins, Joe Jones, Allan Kaprow, Alison Knozlesmm, Jackson Mac Low, George Maciunas, Walter Marchetti, Charlotte Moormann, Nam June Paik, Ay-O, Takako Saito, Caroline Schnenamm, Mieko Chieko Shiomi, Gianni Emilio Simonetti, Ben Vautier, Wolf Vostell, Emmett Williams, Robert Watts.
Si parte dal 1961 anno in cui su l'invito alle tre conferenze di Geroge Maciunas, Musica Antiqua et Nova, appare per la prima volta il termine Fluxus.
Fra i molti documenti esposti, i dollari Fluxus di Bob Watts, i manifesti collettivi Flux Fest Kit, il Flux Fest Sale e la Flux Toilet di George Maciunas, le prime stesure autografe del poema Calling (1965) e i depliant distribuiti durante l'happening Evening of manipulation svoltosi nella Judson Gallery di Allan Kaprow, una serigrafia che riproduce il noto violoncello di Charlotte Moorman della stessa artista, i manifesti ideati da Ben Vautier per i dirompenti Festival Fluxus .
Non poteva mancare l'italiano Giuseppe Chiari, noto ai piu' per Gesti sul piano performance sonora legata al filone di suoi componimenti per corpo umano, e presente in mostra con le prime opere degli anni 60, il volume Musica madre del 1973 e gli spartiti delle sue composizioni.
Per sottolineare il carattere "epidemico" di Fluxus, le molteplici influenze e relazioni con altre correnti artistiche FLUXUS e dintorni offre uno spaccato sulle realta' degli happening e su Gruppo Zaj, il nucleo fondato a Madrid nel 1964 da Juan Hidalgo e Walter Marchetti del quale si evidenzia l'attivita' attraverso le cartoline manifesto dedicate a John Cage e la poesia concreta Song for John Cage.
ufficio stampa: Elena Bari, e-mail: eba@fastwebnet.it
Inaugurazione giovedi' 24 novembre '05 ore 18.30
Derbylius – via Pietro Custodi 16 – Milano
orari: da martedi' a venerdi' dalle 11.00 alle 19.00 orario continuato e su appuntamento