Movimento extremo. Video, sculture, foto e stampe
Sabato 26 novembre, dalle ore 18.00 si inaugurera' presso Rebecca Container Gallery
(Piazza Grillo Cattaneo 2R - Genova) la mostra personale dell'artista polacca Monika
Grycko che presentera' in galleria video, sculture, foto e stampe di frames da video.
Catalogo con testi di Fabrizio Boggiano e Roberta Gucci Cantarini disponibile in
galleria. Sara' presente l'artista.
dal testo di Roberta Gucci Cantarini:
La doppia esposizione personale di Monika Grycko ''Movimento Extremo'' - presentata
presso Rebecca Container Gallery [Genova] e presso il Circolo degli Artisti [Faenza]
- rispecchia perfettamente il modus operandi dell'artista, la cui ricerca si esprime
essenzialmente attraverso scultura, video e fotografie.
Contorsioni, movenze inaspettate, allungamenti, fratture: i movimenti extremi di
Monika Grycko sono punti di non ritorno, passaggi obbligati e a senso unico, da uno
stato d'essere ad uno completamente diverso. E' questo che ci viene suggerito da
Movimento Extremo VII: nella sala di Rebecca Container Gallery la scultura in lucida
ceramica di una donna in posizione palesemente impossibile per il corpo umano giace
a terra. Le sculture di Monika Grycko, oscillando ambiguamente tra inquieta tensione
gotica e appariscenza pop, indagano la natura dell'uomo, la sua capacita' di
adattamento alle condizioni di vita avverse che egli stesso crea. A volte veniamo
obbligati a compiere atti che mutano radicalmente la nostra vita, che comportano uno
sforzo tale da rimanerne inevitabilmente segnati.
Questi cambiamenti, che sono volti in genere alla ''sopravvivenza'' all'interno
della nostra societa', sono di fatto dolorosi da compiersi, come doloroso e' anche
essere consapevoli della loro necessita'. Adeguarsi alla realta' e alle sue finzioni
in alcuni casi puo' comportare conseguenze enormi sul nostro pensiero, sulla
condotta, ma anche sulla percezione di se' e sulla scala di valori con la quale
consideriamo il mondo. La difficolta' di queste trasformazioni deriva dalla volonta'
di riuscire in qualche modo a portare con se' qualcosa dello stadio iniziale, non
tradendo completamente la propria origine. Doloroso e' dunque non solo il movimento
in se', ma anche lo stato di quiete in cui ci si trova immediatamente dopo.
L'equilibrio e' difficile anche nello stadio successivo il mutamento. ''Piu' aumenta
il pericolo, piu' invisibile questo deve rimanere. Un movimento estremo consiste
anche nella sua appariscente bellezza, nella sua leggerezza'', afferma l'artista
stessa. Il segreto della perfezione di un movimento extremo sta dunque nella
trasparenza e nella correttezza sia dell'esecuzione sia dell'esecutore. (.) In
questo modo l'opera di Monika Grycko si rivela non solo come una denuncia
dell'amoralita' della nostra societa' e della nostra storia. Il suo lavoro si profila
anche come un vero e proprio studio sulla struttura ontologica dell'uomo, sulle sue
insite stratificazioni e contraddizioni perverse. Di piu': la ricerca dell'artista
diventa, di fatto, non solo un'indagine ma soprattutto una presa di posizione forte
riguardo la natura umana.
Rebecca Container Gallery
piazza Grillo-Cattaneo Genova
dal giovedi' al sabato dalle 16 alle 19 o su appuntamento