'' (...)L'artista esplora altri mondi, spesso invisibili prima che assumano la figura di un volto, la testa di un animale, il corpo di un uomo. Lavorare la pietra e' un’azione 'in togliere' che scava dentro una materia inanimata per cercare un’immagine inizialmente invisibile, che sembra poi prendere spontaneamente vita dal blocco grezzo (...)'' Marinella Paderni.
Carne altrui
Se il destino e' nel nome quello di Michelangelo compie il periplo della divinazione congiungendosi il 10 ottobre 1975 in un messaggio che sarebbe improbabile definire casuale. Compivo allora 21 anni e Laura non ne aveva ancora 18, tutto quello che si poteva trasmettere e sentire era li' sulla punta di matita, ascoltavamo “Islan dei King Krimson e cercavamo tra “L’Assunta del Correggio e Portrait di C.Close i segni di una contemporaneita' mutante. In questa erranza mutante e sapiente si pone il lavoro di Michelangelo cosi' scrive Omar Galliani suo padre.
Michelangelo nasce a Montecchio Emilia il 10 ottobre 1975, inizia ad esporre nel 1996 in manifestazioni come “Arte a Palazzo" nel Museo Oraziano di Licenza con importanti artisti contemporanei, la sua prima personale nel 1997 alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Scandiano. Da allora numerose le partecipazioni ad importanti eventi culturali ed esposizioni personali in Italia e all’estero. Marinella Paderni nel testo in catalogo “Essere e non essere" scrive: Michelangelo Galliani esplora altri mondi, spesso invisibili prima che assumano la figura di un volto, la testa di un animale, il corpo di un uomo. Lavorare la pietra e' un’azione “in togliere" che scava dentro una materia inanimata per cercare un’immagine inizialmente invisibile, che sembra poi prendere spontaneamente vita dal blocco grezzo …scolpisce soprattutto grosse schegge di marmo -gli scarti delle cave- perche' e' interessato all’energia residua che il frammento conserva sul tutto…la materia, per meta' lasciata grezza e per meta' lavorata, simboleggia il fluire del tempo che, come diceva Margherite Yourcenar “e' grande scultore" e plasma l’immagine del mondo … Michelangelo Galliani e' affascinato dall’estraniamento geografico e storico dell’opera di Italo Calvino che trasferisce e concettualizza in questo nuovo lavoro. Le citta' calviniane di Fedora, Diomira, Sofronia lo ispirano nel creare un’installazione di marmi contenuti dentro grandi casse di legno che provengono idealmente dai musei di queste fantastiche “polis". Sulle casse da trasporto campeggiano i timbri della National Gallery of Diomira, del Muse'e des Beaux Art di Sofronia o del Museo Archeologico di Fedora. All’interno, avvolti nella paglia trucciolare, i marmi delle citta' invisibili aleggiano in una dimensione spazio-tempo tra il sogno e la realta'... I suoi marmi racchiudono l’essere e il divenire delle cose, la necessita' e la liberta' incondizionata dell’arte, la transitorieta' del destino umano che l’immagine del passato e la proiezione immaginaria, in un futuro, salvano dall’oblio..
In Galleria il Catalogo a cura di Carola Pandolfo Marchegiani
Gia' inaugurate:
2 aprile 2005 Mirta Carroli “il ferro"
30 aprile 2005 Giovanni Gurioli “la plastica"
12 novembre 2005 Vasco Ascolini “la fotografia"
Inaugurazione: 3 Dicembre ore 18.30
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Via Matteotti 79 - Castel San Pietro Terme
Orari: Feriali: 16 -19 / Festivi: 10 - 12 / 16 - 19; Lunedi' per le scuole su appuntamento: 10 - 12