Zigzagando - Antilogica. Attraverso la selezione di una ventina di opere, e' proposto un percorso del lavoro dell’artista a partire dagli anni '60 fino alle opere piu' recenti. '' (...) Le figure sono tratte dalla 'realta' dell'immagine' e cioe' dalla pubblicita', dal cinema, eccetera. Oggetti-quadro che colpirono anche per la loro originalita' (...)'' Andrea Tugnoli.
Zigzagando - Antilogica
Sabato 3 Dicembre alle ore 18.00 inaugura alla galleria de’Foscherari una mostra personale di Cesare Tacchi dal titolo “Zigzagando".
Attraverso una selezione di una ventina di opere, verra' proposto un percorso del lavoro dell’artista a partire dagli anni sessanta fino alle opere piu' recenti.
Estratto dal catalogo, disponibile in galleria:
Negli anni Sessanta a Roma la voglia di fare nell'arte era tangibile. Si percepiva un'aria di grandi cambiamenti, di una nuova vitalita' fino ad allora sconosciuta. Molti erano coloro che si sentivano protagonisti di un evento che di li' a poco sarebbe accaduto. Un rinnovato movimento dell'arte nelle sue varie e originali espressioni.
In quel preciso momento storico un gruppo di giovani artisti, animati da forti motivazioni, dalle loro idee e dalia voglia di salire alla ribalta, si presentava nel '59 alla galleria "Appia Antica".
Si trattava di Schifano, Mambor, Tacchi. Tutti erano partecipi dello stesso fervore che animava Emilio Villa, direttore della galleria, poeta e critico d'arte fuori dalle righe e dagli schemi. Profeta ed animatore di una rivista che si chiamava appunto "Appia Antica", Villa sostenne quel gruppo di giovani promettenti ed apri' anche ai milanesi Manzoni, Bonalumi e Castellani, intuendone le potenzialita'.
E' da quel luogo che parti' il fenomeno della "Scuola di Piazza del Popolo". E' da quel contesto, da quel clima, da quelle idee, da quella volonta' di affermazione che si sviluppo' quel movimento che ebbe tra i suoi meriti di essere aperto al confronto con le generazioni precedenti, e alle diverse identita' culturali.
Parlare ora di quei fatti accaduti a Roma non e' casuale, perche' e' qui a Bologna che uno degli interpreti di quel movimento ritorna oggi ad esporre alla galleria De' Foscherari (dopo la mostra del 1967 "Otto pittori romani"). Cesare Tacchi, a partire dal 1964 realizzo' i rilievi, le tappezzerie, che oggi possiamo ammirare in una nuova versione. Sono "repliche" con alcune varianti, le stesse immagini che maggiormente incisero nell'immaginario collettivo. Si tratta di lavori che utilizzano la tecnica del tappezziere, un modo artigianale per dare all'oggetto, all'immagine, un bassorilievo come per imitare la realta', nel tentativo di uscire dal piano bidimensionale. Le figure sono tratte appunto dalla "realta' dell'immagine" e cioe' dalla pubblicita', dal cinema, eccetera. Oggetti-quadro che colpirono anche per la loro originalita'.
Le tappezzerie di oggi, le "repliche", sembrano composizioni tratte da un racconto della memoria, in cui l'arte degli anni '60 e' rivisitata e metabolizzata, per assumere nuovi connotati estremamente incisivi, per nulla banali e quindi originali, riproposti qui alla galleria De' Foscherari. Nella mostra, assieme alle nuove tappezzerie sono esposte alcune opere piu' recenti, come per proporre una piccola antologica, che l'artista spiega con una sua limpida intervista, raccolta e curata da Rossana Palma.
Andrea Tugnoli
Inaugurazione: 3 Dicembre ore 18.00
Galleria De' Foscherari
Via Castiglione 2/b - Bologna
Orari: Lun -Sab. 10.00-12.30 /16.00 -19.30