Spazio Fisico
Modena
via San Salvatore, 11
059 234673
WEB
Gutai e AU
dal 2/12/2005 al 15/1/2006
Si riceve per appuntamento

Segnalato da

Messori Chiara




 
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2/12/2005

Gutai e AU

Spazio Fisico, Modena

La mostra rende omaggio ad una 'parentela' che esiste tra l’Emilia ed il Giappone. E' dall’amicizia tra l’archivio di Rosanna Chiessi e l’artista giapponese Shozo Shimamoto che scaturisce l’occasione di presentare alcuni giovani artisti giapponesi appartenenti al gruppo AU (Unidetified Art) che operano in continuita' con l’insegnamento del maestro Gutai.


comunicato stampa

Giovani artisti giapponesi

Con questa mostra, “Spazio Fisico" rende omaggio ad una “parentela" che esiste tra l’Emilia ed il Giappone.
Infatti, e' dall’amicizia tra l’archivio di Rosanna Chiessi di Reggio-Emilia e l’artista giapponese Shozo Shimamoto che scaturisce l’occasione di presentare alcuni giovani artisti giapponesi appartenenti al gruppo AU (Unidetified Art) che operano in continuita' con l’insegnamento del maestro Gutai.
Giancarlo Guidotti

Il maestro e i suoi allievi:

GUTAI
Gutai, termine che significa concretezza, parte dalla volonta' di “concretizzare la spiritualita' della materia" e testimonia quanto la poetica degli artisti di questo gruppo fosse profondamente legata alla tradizione culturale e religiosa del Giappone.
E’ dal’incontro fra un gruppo di giovani artisti giapponesi con il piu' anziano pioniere dell’arte astratta giapponese Jiro Yoshihara che nasce, nei primi anni ’50 del Novecento, il movimento Gutai. Esso si pone come una variante significativa dell’informale segnico e gestuale in parallelo con l’action painting americana e diverra', in seguito, il piu' importante precursore dell’happening.

SHOZO SHIMAMOTO
E’ il piu' importante esponente Gutai, di cui e' membro cofondatore; discepolo di Jiro Yoshihara, da questo spinto, alla ricerca del nuovo. La sua attivita' artistica e' prevalentemente rivolta alla ricerca della espressivita' intrinseca della materia colorante "……un colore senza materia non esiste, liberando il colore dal pennello le sostanze coloranti prenderanno vita propria…… "
Da questo principio scaturisce il suo modo di operare mediante lanci di colore su tela o direttamente o con armi da fuoco o da elicottero ecc.
A questa idea di casualita' fa seguito la selezione “al negativo" cioe', riproponendo le sue parole “ delle forme e dei colori peggiori perche' e' da questi che nasce la fusione di nuove forme e colori che daranno vita ad una nuova arte".
Attualmente Shimamoto, professore in due universita' giapponesi, riceve gli artisti interessati al suo giudizio e, contrariamente all’insegnamento respingente di Yoshihara, consiglia ed incoraggia “in positivo" l’allievo verso il nuovo.

GLI ALLIEVI
la mostra riunisce le opere di alcuni degli allievi giapponesi del maestro che si riconoscono nel gruppo denominato AU (unidentified art). Queste opere, fra loro molto diversificate, sono state selezionate da Shimamoto. E’ proprio il fascino carismatico di quest’ultimo l’elemento che fa da collante fra i componenti di AU unificati dalla massima liberta' di espressione e nell’ uso dei materiali.

GLI AUTORI
Ayako Isogai
Presenta una composizione di grande sensibilita' poetica derivante da un uso delicato del colore che diviene , nei 28 quadri che formano l’intera opera, materia vibrante di luce.

Yumi Kojo
E’ presente con un’unica opera su carta costituita da una materia addensata.
Il supporto e il metodo di realizzazione, si accostano all’informale materico volto alla ricostruzione della la natura quasi in senso biologico.

Kawori Watanabe
Nei suoi piccoli quadri continua la tradizione giapponese nell’impaginato e nell’immagine, elevando in senso aulico immagini di quotidianita' domestica.

Koyubi no Yakusoko (Gruppo formato da tre donne: Kozue, Yuri, Bin)
La parola Koyubi e' coniata fondendo le due lettere iniziali di ciascun nome, letteralmente significa: “La promessa del dito mignolo";
Il loro e' un lavoro a tre mani che si collega alla tradizione mitologica e favolistica giapponese, c’e' nella loro opera e nell’immaginario costituito da draghi e agitazione di acque un’impregnazione di femminilita' che si palesa nella scelta di operare mediante oggetti tratti da un loro particolare beauty-case della memoria.

Motoo Nomura
Si lega alla tradizione della antica pittura giapponese e ci propone la rappresentazione di un mondo di animali fantastici che abitano in uno speciale giardino dell’Eden; il suo e' segno volutamente infantile ed usa colori puri e dai toni accesi.

Sumi e Shimamoto
Accompagnano la mostra 2 opere di Shimamoto e del suo compagno di percorso Sumi; esponente emerito del Movimento Gutai, Sumi ha da sempre applicato l’azione spontanea agendo dinamicamente sul colore servendosi di oggetti capaci di tracciare tratti paralleli, estendendo il colore sull’intera superficie in senso centrifugo concretizzando, in tal modo, l’energia dell’azione e della materia colorata.
Chiara Messori

Inaugurazione: sabato 3 dicembre 2005 ore 17,30.

Spazio Fisico
Via S. Salvatore, 11 - Modena

Si riceve per appuntamento.

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