Doppia personale. Hamo Cvrk realizza meccanismi visivi che inglobano luce e segno in una logica geometrica, i suoi quadri hanno sul publico esiti cinetici. Mojca Smerdu affronta la materia assumendo i suoi caratteri specifici e creando sculture che sono il risultato di accorpamenti di strati e modulazioni spaziali con un grande piacere tattile.
Doppia personale
A cura di Enzo Santese
''...Due artisti sloveni, il grafico Hamo Cvrk e la scultrice Mojca
Smerdu, armonizzano i propri interventi in una circostanza espositiva che
lascia emergere la dialettica tra il razionale e l'indefinito, il
geometrico e l'"informe", l'attualita' e la memoria.
Hamo Cvrk realizza meccanismi visivi che inglobano ragioni della luce e
del segno dentro una logica geometrica, posta alla base di una tessitura
variabile dello spazio. Il reticolo di superficie e' costruito con metodo
razionale a dividere lo spettro con una serie di risultanze talora vicine
a esiti cinetici. Il movimento suggerito dal quadro e' favorito dalla
posizione dinamica dell'osservatore che, spostandosi lungo una direttrice
qualsiasi sia in orizzontale che in verticale, percepisce l'opera in
maniera non solo diversa ma con l'idea di una mutazione formale in atto,
quasi dietro al quadro ci fosse un punto di luce mobile. L'incrocio di
linee reitera il senso dell'incontro in uno spazio teso in una griglia,
di volta in volta aperta a sollecitazioni che vengono dall'interno. Il
tutto dentro un complesso cromatico, in cui i vari componenti si
interfacciano producendo una vibrazione sottile di profondita'.
Il mondo ispirativo di Mojca Smerdu muove da ben individuati punti di un
orizzonte costruttivo che si fonda sul valore significante della materia.
Il piacere tattile per la terra si evince dalle impronte che la manualita'
imprime alla superficie dei suoi lavori; l'artista conosce a perfezione
la materia, la affronta sollecitandola a formarsi, nel senso che ne
assume i caratteri specifici come elementi peculiari gia' dati per
incamminarsi lungo un percorso compositivo in accorpamenti di volumi e in
modulazioni spaziali. La scultrice da' movimento alla creta, ne converte
la naturale inerzia imprimendovi la perturbante mobilita' della
traslazione. E' in tal modo che vediamo riaffiorare le gamme
dell'incandescenza primigenia, fossilizzate in tonalita' vicine alla loro
composizione minerale, le abilita' cromatiche degli impasti terrestri in
forme che si agglomerano in improbabili bozzoli di ignoti organismi
biologici...''
Enzo Santese
Catalogo in mostra
Inaugurazione sabato 10 dicembre ore 18,30
Galleria D'Arte Nuova Artesegno
Borgo Grazzano 5 - Udine
Orari: dal martedi' al sabato, h 10,00-12,30; h 16,00-19,30