Giambattista Bodoni
Leonardo Farinelli
Giovanni Godi
Francesca Magri
Corrado Mingardi
Caterina Silva
L'esposizione presenta tutte le edizioni napoleoniche realizzate da Bodoni, ovvero 3 diversi tipi di pubblicazioni: quelle dedicate a Napoleone e alla sua famiglia, quelle da lui stampate su commissione di terzi e infine i fogli volanti (celebrativi di vittorie, nozze e nascite) e i bandi governativi o comunali usciti dalla Tipografia Imperiale.
In secondo centenario della visita di Napoleone a Parma
a cura di Leonardo Farinelli, Giovanni Godi, Francesca Magri, Corrado Mingardi e Caterina Silva
Napoleone e Bodoni, ovvero l'Imperatore e il Principe dei tipografi,
entrambi protagonisti della preziosa mostra che la Fondazione Cariparma e
il Museo Bodoniano propongono dal 16 dicembre 2005 al 12 febbraio 2006,
nella sede-museo della Fondazione di Palazzo Bossi Bocchi.
L'occasione e' offerta dal secondo centenario (1805 - 2005) della visita di
Napoleone a Parma.
La mostra, curata da Leonardo Farinelli, Giovanni Godi, Francesca Magri,
Corrado Mingardi e Caterina Silva, piu' che un omaggio all'Imperatore dei
Francesi lo e' nei confronti di Giambattista Bodoni, saluzzese di origine,
romano di formazione, chiamato a Parma nel 1768 da Ferdinando di Borbone e
qui rimasto per 45 anni, sino alla morte.
Bodoni assomma in se svariate competenze e in ognuna eccelle: tipografo,
disegnatore-incisore di caratteri ed editore, capace di trattare in
proprio con sovrani, letterati e collezionisti bibliofili.
Per la sua grande fama, la sua morte venne segnalata alla Citta' dal suono
della campana maggiore del Duomo, annuncio di norma riservato ai nobili.
Bodoni giunge Parma nel 1768, dopo la sua formazione romana presso la
tipografia di Propaganda Fide, dove venivano stampate le edizioni
poliglotte per le missioni, con il compito di istituire e dirigere la
Stamperia del Governo ducale. Accanto ai materiali "di cancelleria", alle
grida, ai proclami ed agli avvisi ufficiali, i torchi ducali cominciano a
produrre opere a stampa che vengono notate e presto contese dai bibliofili
di mezzo modo.
Bodoni collabora con intellettuali e incisori raffinati, in una sua
personale ricerca del bello assoluto.
E' il 1771 quando inizia a creare il suo personale carattere, "Il Bodoni"
appunto, che da allora contraddistinguera' le sue opere a stampa. Non
tralascia comunque l'altra sua grande passione, quella per i caratteri
orientali che gli consentissero di stampare in tutte le lingue del mondo.
Accanto alla Stamperia, Bodoni ha una fonderia di caratteri che vengono
acquistati dalle stamperie di ogni parte d'Europa.
Nel frattempo aveva ottenuto dal Duca aprire, accanto a quella ufficiale,
una propria privata tipografia, da cui uscirono le monumentali edizioni,
destinate ad un pubblico internazionale, dei classici latini greci e
italiani che diffonderanno la sua fama in ogni paese. Arrivarono presto
gli onori, come la nomina a Tipografo di Camera di Carlo III di Spagna e
poi di Carlo IV. Le sue edizioni sono spesso dedicate ai papi e ai sovrani
e la sua tipografia diviene meta di tutti i visitatori del Grand Tour che
passano da Parma.
Con l'arrivo dei francesi nel 1796-97 e l'annessione del Ducato nel 1804
direttamente alla Francia, a Bodoni non mancarono prestigiose protezioni e
commissioni da parte della nuova aristocrazia napoleonica. Furono
l'occasione per intraprendere pubblicazioni di grande impegno tipografico
come l'Inno a Cerere di Omero con dedica a Francesco Melzi d'Eril (1805)
vicepresidente della Repubblica Italiana; Il Bardo della Selva Nera del
Monti dedicato a Napoleone (1806) e, nello stesso anno, la Descrizione del
Foro Bonaparte progettato da Antolini. L'Oratio Dominica dedicata al
vicere' Eugenio Beauharnais, presenta il Padre Nostro in 155 lingue
esibendo i caratteri di ogni lingua del mondo; suo capolavoro assoluto e'
l'Iliade greca (1808) in tre volumi amplissimi con dedica a Napoleone,
monumento tipografico inarrivabile. Per la nascita del Re di Roma, Bodoni
stampo' il Cimelio tipografico pittorico offerto agli Augustissimi Genitori
in cui i 40 Scherzi poetici di Giovanni Gherardo de Rossi sono stampati in
quaranta differenti caratteri entro uguale spazio, vero tour de force
tipografico. A questi insuperati monumenti tipografici si aggiunsero le
ultime fatiche, i classici francesi per l'istruzione del figlio del re di
Napoli Gioacchino Murat (Fe'nelon nel 1812, Racine nel 1813, e La Fontaine
e Boileau portati a termine dalla vedova nel 1814) e il Manuale
Tipografico che e' il campionario completo di tutti i suoi caratteri.
Poter contare su Bodoni era, diremmo oggi, uno status symbol. Per
assicurarsi i suoi servigi, nel 1793 Carlo IV gli offre una pensione annua
di seimila reali. Nel 1803 l'Anzianato di Parma gli conferisce la
cittadinanza onoraria e viene coniata una medaglia in suo onore. Nel 1806
si aggiudica la medaglia d'oro del primo premio all'Esposizione di Parigi,
dove aveva inviato quattordici sue edizioni. Nel 1807 viene esentato dal
pagamento delle imposte come "sommo artista". Nel 1808 riceve una pensione
vitalizia da Murat e nel 1810 un'altra da Napoleone "in considerazione dei
progressi che egli ha fatto fare all'arte tipografica". Nel 1812 viene
decorato con l'ordine Imperiale della Re'union.
A distanza di due secoli, Bodoni continua a restare un mito inarrivabile.
Le sue edizioni sono rare e quando ne compare una sul mercato antiquario
internazionale, viene contesa dai collezionisti a cifre molto alte.
Parma ne raccoglie un migliaio, alcune uniche e rarissime in seta o
pergamena, nel Museo dedicato al Tipografo. Oltre alle celebri edizioni,
il Museo Bodoniano custodisce 12 mila lettere ovvero quasi l'intera
corrispondenza tra il Tipografo e i suoi committenti ed estimatori,
migliaia di punzoni matrici oltre a molti attrezzi della sua stamperia.
Da questa immensa "miniera" escono molti dei pezzi scelti per la mostra di
Palazzo Bossi Bocchi, integrati da prestiti di altri musei e istituzioni
(Museo Glauco Lombardi, Galleria Nazionale, Archivio Comunale e Archivio
di Stato di Parma) e di importanti collezionisti privati.
L'esposizione presenta tutte le edizioni napoleoniche realizzate dal
Bodoni, ovvero tre diversi tipi di pubblicazioni: quelle dedicate a
Napoleone ed alla sua famiglia da Bodoni stesso, quelle ugualmente
dedicate ma da lui stampate su commissione di terzi ed infine i fogli
volanti (celebrativi di vittorie, nozze e nascite) e i bandi governativi o
comunali usciti dalla Tipografia Imperiale.
La preziosa produzione bodoniana viene presentata entro una ricca cornice
iconografica costituita da ritratti scultorei, dipinti ed incisi
raffiguranti, oltre il Tipografo e l'Imperatore, membri della famiglia
Bonaparte e rappresentanti del governo francese.
Mostra promossa dalla Fondazione Cariparma e dal Museo Bodoniano nel secondo centenario della visita di Napoleone a Parma.
Catalogo edito dalla Fondazione Cariparma
Inaugurazione e Vernice per la Stampa: giovedi' 15 dicembre ore 18.30
Palazzo Bossi Bocchi
Strada al Ponte Caprazzucca 4 - Parma
Orario Tutti i giorni 10-17.30. Lunedi' chiuso
Ingresso gratuito