L'artista presenta un acrilico su tela, di cm. 100 x 100, intitolato “Un’altra dimensione per Tommaso Campanella", imperniato sulla poetica “iperspazialista". A cura di Maurizio Vitiello.
Frammenti Iperspazialisti
a cura di Maurizio Vitiello
L’operatore presenta un acrilico su tela, di cm. 100 x 100, realizzato quest’anno,
intitolato “Un’altra dimensione per Tommaso Campanella", imperniato sulla poetica
“iperspazialista".
Sulla sua pittura si e' espressa anche la giornalista Maresa Galli, direttore della
testata multimediale “Il Brigante", con uno stimolante quotidiano “on line"
[www.ilbrigante.it - www.ilbrigante.com] ed un periodico cartaceo, che
sull’artista ha espresso queste attente considerazioni: "Un ciclo sui Bunker per
Enzo Pagani, per Giordano Bruno, Carlo Rubbia, Isaach Asimov, Stephen Hawking,
Margherita Hack ma anche Licini, Burri, Barisani, Dorazio, Cucchi, Mastroianni,
Vedova, Afro, Man Ray, Calder, Janco: grandi omaggi di un artista che apre porte
che per troppi maestri dell’arte figurativa sono chiuse al resto del mondo, monadi
in un universo di monadi. Bunker per l’antieroe, poesia archetipica dedicata ai
marginali, agli scomodi, a coloro che vivono (per eccentricita' o diversita') fuori
dalla accettazione sociale - forse perche' inconcepibili, irraggiungibili, anni
luce avanti agli altri.
L’artista passa dall’Immanentismo all’Iperspazialismo, trovando una propria
raffinata cifra stilistica - unica e sua.
Leo Strozzieri scrive che nel caso di Le Donne lo spazio, gia' di per se' “orizzonte
culturale ricorrente nella ricerca attuale, e' capace di modificare lo spazio
linguistico e cromatico". E lui dedica, ricorda, colpisce con la sua pittura
colta, mai accademica. Tinte forti, geometrie tagliate con l’accetta, superbe,
colori che accendono la visione per una pittura colta, che reca il suo “marchio".
“Dedico queste dimore dello spirito - spiega l’artista abruzzese - a grandi
persone, come Cecco D’Ascoli, Piero Dorazio, Enzo Pagani, quasi dimenticate. La
storia di Le Donne si incrocia con i destini e le carriere di artisti e
intellettuali contemporanei. “Dedico quattro opere a Piero Dorazio ed altre gliene
dedichero' in futuro: si tratta di un grande intellettuale del quale si parlera'
ancora."
Quando iniziai a dipingere - spiega il maestro - a fine anni ’60, le mie tematiche
riguardavano l’onirico, ero vicino al surreale. Ad Ascoli Piceno, negli anni ’80,
l’incontro con Diego Pierpaoli, Marisa Korzeniecki, Nazzareno Luzi, Augusto
Piccioni: sposano la teoria dell’immanentismo dando vita ad un Manifesto
“Immanentismo - Per uno stile". Risale al ’95 l’approdo al Movimento
Iperspazialista, che nasce tra Venezia, Pescara e Chieti: vi aderiscono i pittori
abruzzesi Giuseppe Masciarelli, Cesare Iezzi, Antonio Paciocco, i veneziani
Tiziana Baracchi, mailartista, Giancarlo Da Lio, critico d’arte. Ora hanno aderito
al movimento Fabrizio Campanella, Monica Pennazzi ……. La poetica afferma la
massima liberta' espressiva del “viaggio dell’immaginazione tra universi stellati".
Nel ’99 nasce un secondo manifesto, che esprime uno sguardo filosofico piu'
cosmico, a caccia di nuovi codici tutti da decrittare. E in seconda battuta
aderiscono al movimento Andrea P. Damiani, Alessandro
Perinelli, Ergilia Di Teodoro “Edit", Re'my Pe'nard: gli artisti firmano il Manifesto
dell’Arte Sacra Iperspazialista redatto a Roma il 9 agosto del 2000, insieme con
oltre duecentocinquanta eminenti personaggi del mondo culturale artistico.
Tante le personali di Le Donne: con ognuna esprime un segno, esplicita la sua
ricerca all’avanguardia, il suo sapere filosofico che spazia in altri mondi, che
approda a domande aperte - finestra non sul mondo, ma sui mondi interrelati.
Il Museo Civico “Basilio Cascella", l’Archivio di Stato di Pescara, il Museo
d’arte moderna Pagani di Castellanza (Varese) ma anche il Muzeo Moderneo Umenia
“Andy Warhola", di Medzilaborce, Slovacchia, la Pinacoteca de Arte Contempora'neo
de Zarzuela del Monte (Segovia), in Spagna, espongono opere dell’artista di
Rivisondoli (L’Aquila). Le sue opere sono esposte in tutta Italia, in diverse
collezioni private e musei europei, in Venezuela.
Nel 2000 partecipa con il Movimento alla mostra d’arte contemporanea “Brain
Storming" - Combattimento per la prima immagine", a Bergamo, presso lo Studio 2B -
Boggi Arte, a cura di Lorenzo Boggi. Infaticabile, un vulcano di idee, Le Donne
fonda, l’anno seguente, il foglio notiziario “L’Oracolo", con redazione a
Montesilvano (Pescara). Giornalista, un altro aspetto creativo e acuto dell’uomo
che pungola critici e politici con spirito battagliero, fiero polemista, memore
della satira storica, dei libelli infuocati che hanno caratterizzato il
giornalismo di denunzia, la voce “contro" in ogni epoca. Qualunque individuo
avesse rappresentato come suo motivo ricorrente un bunker avrebbe creato chiusura,
confini, spazi angusti. Ma se il ritorno al mito della caverna - proiezione di
ombre, ma anche grembo e nascita archetipica dell’uomo nuovo - e' oscuro rifugio,
per l’artista assume la speranza, evangelica, di approdo alla luce. Perche' la vita
e' fatta di strappi, cadute e aperture insperate
- sfida etica mastodontica, ma non impossibile per chi, nelle linee perfettamente
simmetriche, racchiude la magia che rimanda ad altro dai se'. L’uomo della platonica
caverna lascia il segno graffito, incisione; Ettore Le Donne, con il suo rigore
strutturale, al contrario, libera il segno da vincoli a caccia di un nuovo
umanesimo."
Certamente il lavoro di Ettore Le Donne, impegnato operatore del “Movimento
Iperspazialista", ha interessato molti critici, ma ci sembra particolarmente
importante il passo del critico abruzzese Leo Strozzieri sull’artista, tra
l’altro, nel catalogo “Iperspazialismo e sue radici storiche", che fece da corredo
alla mostra “Movimento Iperspazialista e sue radici storiche" realizzata a Popoli,
in provincia di Pescara, alla Sala Comunale “Corradino D’Ascanio" (inventore, per
chi non lo sapesse ancora, dell’elicottero e della vespa): “Doverosamente
l’analisi inizia dall’opera di Ettore Le Donne che del Movimento e' stato sempre
l’animatore instancabile e l’ambasciatore piu' autorevole delle idee
iperspazialiste attraverso l’originale periodico “L’Oracolo" che puntualmente fa
recapitare ad illustri personaggi del mondo della cultura, imitando in questo la
prassi mailartistica delle “mostre a domicilio" di Guglielmo Achille Cavellini
(GAC), che nomino' un proprio ambasciatore nella persona
di Fausto Paci, con il quale Le Donne ha stretto rapporti di profonda amicizia.
Dopo aver affrontato per anni il tema del “Bunker" con una serie di stupende opere
a suo tempo esposte in una memorabile mostra presso l’Archivio di Stato di Pescara
(Bunker come rifugio, della scienza e dell’arte), l’artista abruzzese in questi
ultimi tempi ha posto il suo interesse sul concetto di “frammento", attore nello
spazio, pronto ad assaporare anche l’abisso insondabile, ma sempre capace di recare
in se' il sigillo della totalita' della quale fa parte integrante. L’iperspazio
sussiste e si rafforza proprio in virtu' del naufragio cosmico del frammento che
sovente perde l’impianto visivo abitudinario (in sintesi: quadrato, rettangolo,
triangolo), suggestionato com’e' da simpatie sghembe che equivalgono ad instabilita',
equilibrio precario, concreta mutilazione ed ardite prospettive. E’ l’aspirazione
alla totalita' che rende ottimistica la visualita' poetica di questo autore da cui
ben si differenzia Antonio Paciocco, in pratica ideologo del Movimento."
In conclusione, possiamo ben dire che Ettore Le Donne merita una maggiore
attenzione da parte della critica che conta e che i suoi lavori misuratissimi e
serrati sostanziano detonazioni linguistiche e conservano memorie che devono
restare inalienabili del patrimonio umano. Maurizio Vitiello
Inaugurazione: Sabato 17 dicembre 2005, alle ore 17
Interventi, alle ore 18.30, di Umberto Celentano, Bruno Discepolo, Antonino
Scialdone coordinati da Maurizio Vitiello.
Museo Mineralogico Campano - Fondazione Discepolo
Via San Ciro, 2 - Vico Equense - Napoli
Orario: Martedi'-Sabato h. 9.30-13 e 16.30-19, Domenica h. 9.30-13. Lunedi' chiuso