Retrospettiva. In mostra circa 50 opere tra oli, acquarelli e opere grafiche. Temi ricorrenti delle opere dell'artista sono il mito, la trasfigurazione, il sogno, il viaggio; leit motiv di ogni sua rappresentazione e' l’architettura che fa da sfondo alle sue visioni ora oniriche, ora utopiche.
Mostra retrospettiva
Sabato 14 gennaio p.v. alle 17.30 presso la Galleria Faleria di Roma verra' inaugurata la mostra dell’artista contemporaneo Fabrizio Clerici (1913-1993). Sara' un’ulteriore occasione - dopo le importanti retrospettive del 1990 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, del 1994 all’Accademia Nazionale di S. Luca e di un anno fa al Vittoriano, per rimanere al solo ambito italiano - per apprezzare la creativita' poliedrica di questo autore che con la sua variegata opera ha dato un significativo contributo al panorama italiano artistico dell’ultimo dopoguerra.
Difficile definire Clerici: architetto, pittore, scultore, incisore, scenografo, sono solo alcune delle accezioni che gli appartengono. La sua poetica affonda le radici nel surrealismo e nella ricerca metafisica, tanto da essere considerato all’unanimita' come uno dei maggiori esponenti italiani di queste correnti. Temi ricorrenti delle sue opere sono il mito, la trasfigurazione, il sogno, il viaggio, il magico e leit motiv di ogni sua rappresentazione e' l’architettura - suo ambito ‘naturale’ visto che Clerici ‘nasce’ prima di tutto come architetto - che fa da sfondo alle sue visioni ora oniriche, ora utopiche.
Nato nel 1913 a Milano, Clerici ha compiuto i suoi studi a Roma dove si e' laureato presso la Scuola Superiore di Architettura (1937). Il suo interesse pero' subisce quasi subito una virata decisiva verso la pittura. E' a Roma che conosce e diventa amico di Alberto Savinio, mentre piu' tardi conoscera' a Milano il fratello De Chirico e il dadaista Tristan Tzara. Leonor Fini fa parte della sua intima cerchia di amicizie cosi' come tanti professionisti del teatro e del cinema di quegli anni - Cinquanta e seguenti - con i quali ha spesso occasione di collaborare in veste di scenografo, e' il caso di Giorgio Strehler, Federico Fellini, Luchino Visconti o Luigi Squarzina, solo per citarne alcuni.
La serie di mostre in Italia e all’estero dedicate a questo autore e' ormai lunghissima come lunga e' la lista di critici illustri che hanno recensito la sua opera: da Federico Zeri a Giulio Carlo Argan, da Carmine Siniscalco a Claudio Strinati, a Maria Teresa Benedetti, Vincenzo Consolo, per rimanere nel panorama italiano.
La mostra in oggetto presentera' circa cinquanta opere tra oli, acquarelli e opere grafiche e sara' accompagnata dalla pubblicazione di una sintetica brochure disponibile presso la galleria.
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Inaugurazione: sabato 14 Gennaio, ore 17.30
Galleria Faleria
via Faleria 49 - Roma