L'esposizione "Visages de'robe's" (Visi trasfigurati), si articola intorno ad alcune serie che illustrano uno dei temi prediletti dell'artista: il viso umano e il suo potenziale espressivo. Alla fine degli anni '60, praticamente tutte le notti, all'ora della chiusura, Rainer si reca alla stazione di Vienna dove esegue dei ritratti fotografici del suo viso deformato, espressione delle emozioni facciali. Nel suo atelier, egli poi ritocca le foto con l'inchiostro e una matita grassa per accentuarne la mimica.