Nato nel 1935, colloca la sua ricerca pittorica nel superamento dello storico dualismo figurazione-astrazione. Nelle sue tele si ritrovano elementi fondamentali della pittura, luce e segno, che insieme costituiscono la sua particolare ricerca espressiva.
Nato nel 1935, colloca la sua ricerca pittorica nel superamento dello storico dualismo figurazione-astrazione. Nelle sue tele si ritrovano elementi fondamentali della pittura, luce e segno, che insieme costituiscono la sua particolare ricerca espressiva. I suoi segni, mai ripetitivi, sono stati definiti "mnemo-frammenti", in quanto tracce di reperti visivi raccolti dalla storia della pittura e sedimentati nella memoria. Per questo motivo si è anche parlato di "memoria collettiva" che, attraverso la sublimazione della pittura, porta innanzi i significati dell'arte.
Dagli esordi figurativi, influenzati dalla pittura della "Scuola romana", Balsamo è giunto, attraverso una scomposizione cubo-futurista dell'immagine e attraverso una forte sperimentazione dei materiali della pittura (negli anni Settanta), alla formulazione del suo stile personale lirico-astratto.
I pittori a cui si sente più legato, sono Segantini e Dorazio, dei quali ammira i diversi ma approfonditi rapporti con la luce e il colore. La raffinata collorazione della tela, che fa del pittore pugliese un insuperabile artigiano, è volta a un'instancabile ricerca di una quasi alchemica trasformazione della materia in luce effusiva. Nei risultati più alti, Giovanni Granzotto - che presenterà la mostra - ha potuto ritrovare echi della maestria di un grande pittore del Quattrocento, come Domenico Veneziano.
Il periodo delle "Sintesi", soprattutto, che il pittore porta avanti dai primi anni Ottanta e che rappresenta il nucleo fondamentale delle opere in mostra, è improntato su una "sostanza luminosa del colore", che tende ad una progressiva "smaterializzazione del segno" (Giovanni Granzotto).
Caratteristica delle opere dell'ultimo periodo, in mostra allo show room di Genova, è la comune nominazione dei quadri: il così ricorrente "Senza titolo" è una scelta dell'artista che, nel suo desiderio di dialogo con l'osservatore, non ne vuole preventivamente limitare la libertà di interpretazione o indirizzarne le sensazioni.
Inaugurazione: Sabato 27 gennaio ore 18.00
Show Room Telemarket, Palazzo Orsini e via Roma 61/R, Genova. Orari: dal martedì al venerdì 10/13 e 15/19,30; sabato 10/19,30; domenica e lunedì chiuso.
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