Le opere in rassegna attraversano, nei dittici e nei tagli orizzontali, i percorsi astratti dell’autore, capace d’integrare pittura, incisione ed applicazioni polimateriche in una ricerca che sfugge ogni stretta definizione di genere.
Mostra personale
Allumini, chiodi, legno, pigmenti e resine, sono i principali ingredienti della pittura di Andrea Carini, che espone in una mostra personale presso la galleria Il Sole Arte Contemporanea.
Le opere in rassegna attraversano, nei dittici e nei tagli orizzontali, i percorsi astratti dell’autore, capace d’integrare pittura, incisione ed applicazioni polimateriche in una ricerca che sfugge ogni stretta definizione di genere. Concentrate sul rapporto fra segno e spazio, materia e luce, misura e rappresentazione, le sperimentazioni su alluminio di Andrea Carini costituiscono una voce originale nel panorama contemporaneo della pittura aniconica.
Scrive Manuela Annibali nel testo che apre il catalogo: “Ogni opera di Carini pulsa di energia vitale, sostenuta da scintille luminose che l’attraversano, che non vanno pensate come luci ferme e statiche, fissita' della pura durata, ma piuttosto come bagliori, lampi da cui la luce scaturisce in un continuum, inesauribile evento fenomenico, che tutto in se' lascia essere perche' tutto in se' fa apparire."
(…) “Nella ricerca composta di una bellezza assoluta, la pittura di Andrea Carini si distribuisce come una mappa ordinata e misurata di tracce, segmenti, diagonali, in cui ogni segno e' contingente in se stesso, in rapporto agli altri elementi, alla luce e allo spettatore.
L’astrattismo delle sue opere utilizza il linguaggio del segno e del colore, traduce in linguaggio rigorosamente mentale il fenomeno fisico, la sua entita', anche quando si tratta di una tattile decorazione bizantineggiante che simula un firmamento infinito."
(…) “Resta comunque evidente nell’operare dell’artista che e' impossibile annullare l’emotivita' dell’astrattismo identificando in modo assoluto e concreto campo visivo e quadro, cioe' spazio dell’immagine e piano bidimensionale dell’opera. Perche' lo spazio e' viva misura temporale, e' memoria che la realta' rappresenta in un gioco di sovrapposizioni e trasparenze, che si configura non come fisica presenza ma come battito del tempo."
Catalogo: 48 pagine a colori con testo di Manuela Annibali
Inaugurazione: sabato 04 febbraio 2006 alle ore 18
Il Sole Arte Contemporanea
v. Nomentana 169 - Roma
Orario: Dal martedi' al venerdi' h. 15.30-19.30, sabato h. 11-13 e 17-19