Interno osseto. Un’installazione mirata a riprodurre idealmente un interno abitativo locale attraverso la giustapposizione di elementi del quotidiano e atmosfere domestiche messe a fuoco dallo sguardo 'esterno' dell’artista.
Il progetto “Interno osseto", che sara' presentato presso la Galleria L’Union di Roma venerdi' 3 febbraio 2006, nasce da un’esperienza di Maurizio Savini nella capitale osseta Vladikawkaz.
In occasione di una missione umanitaria l’artista ha realizzato alcune opere per un nuovo ospedale sorto nella citta' sconvolta dalla tragedia della scuola n. 1.
Durante il lavoro di esecuzione, Savini ha avuto l’opportunita' di essere a stretto contatto con la popolazione del luogo e soprattutto con i bambini, con i quali ha effettuato un workshop.
Dalla prima esperienza deriva “Interno osseto", un’installazione mirata a riprodurre idealmente un interno abitativo locale attraverso la giustapposizione di elementi del quotidiano e atmosfere domestiche messe a fuoco dallo sguardo “esterno" dell’artista.
Savini e' cosi' riuscito a documentare e interpretare, attraverso la propria cifra stilistica, l’intimita' domestica di una casa tipica della citta' osseta, carpendo gli elementi peculiari e puri di quella cultura popolare che rivive in parte nei dettagli ornamentali (la carta da parati) e in parte nei video girati dall’artista in loco a testimonianza della sua esperienza.
Le grandi tende ricamate, invece, sono il risultato elaborato dal workshop.
I ricami, infatti, derivano dai disegni fatti dai bambini e certificano gli elementi della loro cultura.
Violenza e fantasia si uniscono armoniosamente mappando in un modo singolare la condizione culturale di queste terre.
Il ludico dei materiali e dei segni si fonde con le storie drammatiche, tracce di residui traumatici.
Infine, il tratto distintivo del lavoro di Savini - l’utilizzo della gomma americana rosa - si ritrova nella grande bandiera dell’Unione Sovietica che, nelle mani dell’artista, assume i connotati di un elemento astratto.
L’importanza della mostra si focalizza sulla possibilita' di unire fatti storici con l’arte contemporanea e fare in modo che quest’ultima giochi un ruolo fondamentale nella societa' odierna.
Inaugurazione: 3 febbraio ore 19.00 - 21.00
L'Union
via Reggio Emilia, 32a - Roma