Le sue sculture evocano percorsi del vissuto, luoghi d'aria e luce, di terra e fuoco. Protagonista il gres che dialoga con il ferro e gli ossidi in modo ossessivo e con cui l'artista crea le sue sculture in varie dimensioni. Le carte sono ritagliate e sovrapposte, modulate privilegiando la concentrazione intorno a toni cromatici persistenti. In mostra anche 9 grandi libri-oggetto.
A cura di Claudio Cerritelli
Tra le diverse concezioni della scultura che sono emerse nel '900 Carlini e' vicina all’elaborazione dei materiali legati all’esperienza del fare. Le sue sculture evocano percorsi del vissuto, luoghi fatti di aria e di luce, di terra e di fuoco dai quali emergono impronte che continuamente si rigenerano come segni ancora carichi di vita.
Le sue opere sono frutto di infinite esplorazioni della mano che rivela spazi ignoti attraverso i tracciati della pura sensibilita', sollecitando le ombre e le luci della forma.
Protagonista il gres che dialoga con il ferro e gli ossidi in modo ossessivo, con continue variazioni di umori cromatici e spessori plastici. Prendono cosi' corpo opere di piccole dimensioni frutto dello stratificarsi di intense sensazioni e grandi e possenti sculture in ferro in cui sembra di poter abitare, grandi vuoti racchiusi entro pareti curvate attraverso uno slancio che torna su se stesso.
In occasione di questo grande evento una delle sculture sara' posizionata nel cortile di Palazzo Calini ai Fiumi, sede della Facolta' di Giurisprudenza, in via delle Battaglie.
Un altro interesse di Carlini, parallelo alla scultura, e' quello per la carta considerata non come supporto del segno ma materia messa direttamente a disposizione dell’istinto manuale.
Nella serie delle carte prevale la leggerezza bidimensionale delle forme, ritagliate e sovrapposte, modulate secondo istinti compositivi che privilegiano la concentrazione intorno a toni cromatici persistenti: terra bruciata, grigio, ocra, oro.
Nelle diverse anime della carta (industriale, fatta a mano, velina, filtrata da pigmenti vegetali, sabbie, polvere di caffe', ruggine, foglia d’oro, polvere di bronzo...) Carlini cerca valori tattili, cromatici, plastici, in funzione di equilibri espressivi capaci di muovere il piano della composizione con liberta', sulle ali della fantasia.
Le carte saranno presentate sciolte disposte su contenitori di metallo, e inserite in cornici di stili diversi, di profilo lineare e di colore piuttosto scuro, scelte appositamente dall’artista.
In mostra saranno presenti anche 9 grandi libri-oggetto composti da varie carte a formare un insieme di mappe di luoghi concreti e immaginari. Questi libri non sono scritti con un alfabeto verbale ma tattile-visivo, basato sull’identita' di ogni elemento compositivo: ruvido, liscio, duro, morbido, in rilievo, ondulato, macchiato, tagliato, inciso o strappato. Le pagine sono realizzate con procedimenti artigianali e raffinate materie, si tratta di carte raccolte in varie parti del mondo, tracce di viaggi ricomposti in un sistema di sensi di cui i libri sono testimonianza inequivocabile.
Catalogo in galleria, con testo di Claudio Cerritelli
Questa mostra e' realizzata in collaborazione con la Galleria Borgogna di Milano.
Immagine: Opera 6 tecnica mista 60X46
Inaugurazione: 18 febbraio, h. 18,30
Galleria delle Battaglie
via delle Battaglie 69/A - Brescia
Tel. 030 3759033
La galleria e' aperta il lunedi' dalle 16.00 alle 19.30, e dal martedi' al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.