Nella mostra, curata da Mario Savini, si sviluppera' un percorso tra installazioni e foto rielaborate al computer. La ricerca di Afeltra si basa su uno studio che non tralascia la storia e riprende il passato come fonte indispensabile per un "colloquio" tra corrispondenze di futura meditazione.
Il giovane artista
invitato, di origini napoletane, studia presso l'Accademia di Belle Arti di
Urbino ed allarga i suoi interessi anche alla filosofia. Nella mostra, curata da
Mario Savini, si svilupperà un percorso tra installazioni e foto rielaborate al
computer.
La ricerca di Afeltra si basa su uno studio che non tralascia la
storia e riprende il passato come fonte indispensabile per un "colloquio" tra
corrispondenze di futura meditazione. Attraverso l'archeologia, poi, si
impegnano le fonti più spettacolari dell'Io, quelle che evidenziano le origini
di ognuno di noi e trasportano a giudizio finale la resistenza dell'arte. A
questa nobile impaginazione si accosta il linguaggio capiente e silenzioso
dell'ironia.
Per l'occasione verrà presentato un prezioso catalogo con testo critico del
curatore: "Le opere di Afeltra sembrano scaturire da un convincimento spaziale
che si origina dal furto, l'influenza esterna che anticipa metaforicamente la
sottrazione e converge ogni leggendaria sorpresa nella dimensione più ampia del
silenzio.
Qualsiasi costruzione, infatti, è il portante di una vera estraneitÃ
che trasferisce l'accessorio "sovversivo" dal linguaggio comune ad una
esplorazione concretamente epifanica. È in atto una sorta di trasmutazione, un
corso che si espande in un'ordinata ambivalenza di forme e che contempla
(attraverso influenze storiche) soluzioni temporanee e di inaspettato
passaggio".
Inaugurazione sabato 3 marzo dalle ore 18.00
Orario: feriale dalle 17 alle 20 - festivo dalle 10.30 alle 12.30
L'Idioma, via delle Torri 21, Ascoli Piceno, tel. 0736 25.47.40