Giardini d'Oriente. Il punto di partenza dell'opera dell'artista e' la capillare osservazione del reale, lo strumento utilizzato e' una pittura piatta e il metodo segue le vie di una trasformazione surreale delle cose.
Giardini d'Oriente
a cura di Carmen Lorenzetti
Continua il "Viaggio all'interno della rappresentazione" 10 mostre a
cura di Carmen Lorenzetti, che, al suo ottavo appuntamento, ospita
l'artista palermitano Salvo Palazzolo.
Ha fatto mostre di scultura (installazioni) e pittura dal 1988 a
Palermo, Roma, Catanzaro, Trapani, Bari, Trento, Agrigento.
Il correlativo oggettivo della poetica di Salvo sta sul crinale tra due
mondi, che si rispecchiano indefinitamente. Si tratta di un luogo
contiguo, dove il dentro e il fuori si trasformano l’uno nell’altro,
semplicemente spostando leggermente il punto di vista. Oggi non e' molto
facile farlo nonostante tutto e una leggera variazione di forme, che
gioca ironicamente con il pieno ed il vuoto, con i luoghi comuni
dell’esotismo e con il quotidiano invece, che ne travalica in modo
personale la generalizzazione, e' utile. Il punto d’appoggio e'
l’esperienza e la capillare osservazione del reale, lo strumento e'
variabile, in questo caso si tratta di pittura piatta, ma preziosa,
priva di fronzoli e arzigogoli e il metodo segue le vie lievi di una
trasformazione surreale delle cose in una ovidiana metamorfosi continua
delle configurazioni formali. Lo sguardo smaliziato e un po’ sornione
dell’artista trasfigura tutto e lo riveste delle leggi, oggi
dimenticate o alterate o banalizzate del desiderio, recuperandone
soprattutto il lato ludico, scanzonato, libero.
Inaugurazione: mercoledi' 22 febbraio, ore 19.00
Zanarini (primo piano)
Piazza Galvani, 1 - Bologna
Apertura: 8 a.m - 10.00 p.m.