In mostra otto ironiche sculture che dialogano con il passato dei luoghi espositivi con cui interagiscono. L'artista esplora il mondo dell'infanzia e il rapporto tra l’immaginario della fantasia e l’immaginario mediatico.
Chi? Da dove? Dove?
a cura di Massimo Toniutti.
Dal 18 marzo e fino al 21 maggio nell’ambito del progetto Spazio FVG del Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin sara' ospitata nella barchessa della Villa la mostra personale dell’artista udinese Beppino De Cesco.
Beppino De Cesco, che espone dal 1995, esce dallo spazio espositivo classico per confrontarsi con gli ambienti storici della villa. La mostra si sviluppa infatti negli spazi che ospitano le collezioni delle carrozze e delle armi, tra le bacheche che ospitano le esposizioni storiche.
De Cesco presenta otto ironiche sculture che interagiscono con questi luoghi e dialogano con il passato in loro implicito. I lavori, inseriti in inusuali contesti, acquistano forza dalla coesistenza con la storia, dando vita a nuove narrazioni e messaggi.
In particolare l’artista esplora il mondo dell'infanzia e il rapporto tra l’immaginario della fantasia e l’immaginario mediatico. L'uno, piu' sognatore, rappresenta la visione dei bambini, mentre l'altro, piu' crudo e diretto, si scontra con il problema della guerra, con la violenza o con le difficolta' del quotidiano.
Le opere fanno uso dell’elemento ludico e apparentemente innocente per costruire immagini che simboleggiano condizioni e quesiti esistenziali. Il gioco diventa cosi', nella sua instabilita' e contraddizione, metafora della vita e dei suoi meccanismi. Gli elementi interattivi, che spesso caratterizzano i lavori, hanno la funzione di destabilizzare una prima lettura dell’immagine e mettere in luce gli aspetti paradossali del nostro vissuto.
In questo senso, il soggetto dell’opera diviene proprio il paradosso, inteso come inevitabile tensione tra immagine e contenuto.
Beppino De Cesco si confronta anche con la storia dell’arte e con gli artisti, come Duchamp e i Dadaisti, Magritte e Broodthaers, che hanno portato avanti con ironia una ricerca sulla semantica degli oggetti e sul rapporto tra realta' e rappresentazione.
Come tanti atti di una commedia, come tanti teatrini dell’assurdo, le opere di De Cesco sorprendono, intrigano e divertono per poi, inevitabilmente, farci riflettere.
Le musiche della Sala delle Armi sono a cura di Massimo Toniutti.
Ufficio Stampa: Studio Maria Bruna Pustetto - tel.0432.25355/229153
Inaugurazione: Sabato 18 Marzo 2006 alle ore 18
Villa Manin
Piazzale Manin 10 - Codroipo
Orari: martedi' - domenica 10.30-19.30