Palazzo Strozzi
Firenze
piazza Strozzi, 1
055 2776461 FAX 055 2646560
WEB
Leon Battista Alberti
dal 10/3/2006 al 22/7/2006
Tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 20; venerdi' dalle ore 9 alle ore 23. Accesso in mostra consentito fino a un'ora prima dell'orario di chiusura
055 2645155
WEB
Segnalato da

Catola & Partners




 
calendario eventi  :: 




10/3/2006

Leon Battista Alberti

Palazzo Strozzi, Firenze

In mostra circa 170 opere dell'Alberti e degli grandi artisti sui quali si e' esercitato l’ascendente delle sue teorie: Donatello, Ghiberti, Beato Angelico, Bernardo Rossellino Andrea del Castagno, lo Scheggia, Filippo Lippi, Filarete, Verrocchio, Botticelli, Fra Carnevale, Andrea Sansovino, Neri di Bicci e tanti altri.


comunicato stampa

L’uomo del Rinascimento

a cura di Cristina Acidini Luchinat

Circa 170 opere, in parte di Leon Battista Alberti, in massima parte dei grandi artisti sui quali si e' esercitato l’ascendente delle sue teorie: Donatello, Ghiberti, Beato Angelico, Bernardo Rossellino Andrea del Castagno, lo Scheggia, Filippo Lippi, Filarete, Verrocchio, Botticelli, Fra Carnevale, Andrea Sansovino, Neri di Bicci e tanti altri.

Questi i contenuti della grande mostra L’uomo del Rinascimento. Leon Battista Alberti e le Arti a Firenze tra Ragione e Bellezza (Firenze, Palazzo Strozzi, 11 Marzo, al 23 Luglio 2006, www.albertiefirenze.it) destinata a celebrare il sesto centenario della nascita del genio fiorentino, uno dei massimi protagonisti della cultura rinascimentale. Alberti (1404 - 1472) fu infatti sommo architetto, letterato prodigioso, teorico dell’arte acutissimo, ma anche urbanista, matematico, pittore, archeologo, fisico, chimico, musicista. Fu, in altri termini, l’uomo che prima di Leonardo incarno' gli ideali universali dell’Umanesimo, pronto ad addentrarsi nei campi piu' diversi, prodotto emblematico di un’ascesa culturale capace di formulare sintesi inedite di razionalita' e bellezza, di dettare le regole di una nuova estetica, di forgiare la sensibilita' di un’epoca.

Curata da Cristina Acidini Luchinat (soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure) e da Gabriele Morolli (ordinario di Storia dell’Architettura presso l’Universita' di Firenze), la mostra e' stata presentata oggi. E’ posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e' progettata e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ed e' realizzata e organizzata da Firenze Mostre. Hanno dato il loro apporto prezioso la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino e le altre Soprintendenze territoriali, l’Opificio delle Pietre Dure, il Comune di Firenze, l’Universita' di Firenze e il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Albertiane. Main sponsor il Gruppo Banca CR Firenze. Il catalogo e' di Mandragora/Maschietto Editore.

L’esposizione presenta in totale 34 dipinti, 22 disegni, 30 sculture o rilievi, 4 elementi architettonici, 11 gessi, 21 manufatti di arti minori (tessuti, modellini, oreficerie, etc.), 6 medaglie, 20 manoscritti di cui alcuni miniati, 5 lettere, 13 volumi a stampa. Tra i pezzi piu' pregiati alcuni straordinari Donatello: la Madonna con Bambino (Piot) eccezionalmente prestata dal Louvre, il Banchetto di Erode dal Muse'e des Beaux Arts di Lille, la Madonna col Bambino e Angeli del Victoria and Albert Museum di Londra. E ancora: la spalliera con la Presa di Troia del Maestro di Apollo e Dafne prestata in via altrettanto eccezionale dalla New York University, la placchetta ritenuta Autoritratto di profilo di Alberti dalla National Gallery di Washington, la Calunnia di Botticelli dagli Uffizi, l’Armadio degli Argenti di Beato Angelico dal Museo di San Marco. Una delle grandi attrazioni e' La citta' ideale dal Museo Nazionale delle Marche con a fianco, esposto per la prima volta, l’eccezionale disegno scoperto sotto la pittura grazie alle indagini diagnostiche commissionate dalla Soprintendenza di Urbino. Riconsiderato oggi, il disegno lascia ipotizzare la mano di Alberti in persona.

Un apporto particolarmente importante e' dato da un gruppo di documenti inediti provenienti dagli archivi della famiglia Alberti, che offrono importanti contributi circa la figura e l’opera di Leon Battista. In proposito, viene esposto per la prima volta un albero genealogico, da poco scoperto, con 141 nomi di antenati, scritto su pergamena da Alberti stesso.

La mostra nasce con criteri di decisa impronta comunicativa ed educativa. E’ un viaggio alla scoperta di una Firenze rinascimentale da rileggere e reinterpretare alla luce delle opere progettate o ispirate da Leo Battista Alberti. Il percorso espositivo e' diviso in sette sezioni: la vita, gli anni fiorentini, la committenza Rucellai, la citta' di Alberti, il trattato di architettura, la citta' ideale, la scienza.

Nel labirintico snodarsi di segni eleganti e di materie preziose, emerge la forza del pensiero albertiano: non necessariamente e non sempre razionale e solare, ma dedito a volte a spunti oscuri e misteriosi, bordeggiando quel confine d’ombra interiore oggi chiamato depressione. Sono toccati i motivi importanti della sua vita: la nascita in esilio a Genova nel 1404, gli studi itineranti, la scelta della carriera ecclesiastica nella segreteria pontificia, nonche' le opere teoriche e i loro riflessi sulle arti. Senza i suoi trattati (Della Pittura - De Pictura, De Statua, De Re Aedificatoria) il corso delle arti del secondo Quattrocento, e dunque del Rinascimento fiorentino e italiano, sarebbe stato diverso.

La mostra si proietta anche all’esterno di Palazzo Strozzi in forma di itinerario albertiano, segnalando le opere progettate da Alberti architetto e i luoghi ove si avverte il suo suggerimento intellettuale. Tra le prime e principali quelle che riflettono la committenza di Giovanni Rucellai, il nobile mercante che gli dette piena fiducia: Palazzo Rucellai, la facciata di Santa Maria Novella, il tempietto del Santo Sepolcro in San Pancrazio. Inoltre, sempre a Firenze, il Coro circolare della SS. Annunziata e, nel contado, la Pieve di San Martino a Gangalandi di cui Alberti era rettore. Tra i secondi la Cappella del Crocifisso in San Miniato, il tempietto della SS. Annunziata, il portico della Cappella dei Pazzi e il chiostro grande nel convento di Santa Croce, l’incrostazione marmorea del tamburo della cupola di Santa Maria del Fiore, il chiostro di San Lorenzo. Un percorso che, passando per Impruneta, Pescia, Piombino e Pienza abbraccia luoghi ed esperienze d’eccellenza della Toscana rinascimentale.

Ufficio stampa:
Catola & Partners, via degli Artisti 15B, 50132 Firenze
Tel. 055.5522867/892
r.catola@flashnet.it

Promozione:
Susanna Holm, Sigma C.S.C.
Tel. 055.2478436, Fax 055.244145
cscsigma@tin.it

Palazzo Strozzi
p.za Strozzi - Firenze

IN ARCHIVIO [111]
Paola Pivi
dal 10/12/2015 al 27/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede