I soggetti prescelti sono frutti, dalle mele cotogne, delle quali si evidenzia la buccia, alle zucche, affascinanti per le loro forme bizzarre che permettono virtuosistici giochi chiaroscurali.
Disiato frutto
Una stanza in penombra, un tavolo di legno scuro, levigato, lucido che crea giochi di luce e riflessi, come uno specchio; non vi sono rumori di fondo, tutto e' immerso in un’atmosfera di quiete. Poi dall’oscurita' “ci si mostrano i gialli dei limoni", posti con cura sul piano di legno, come in posa per un ritratto. Il silenzio si rompe squarciato dalle “loro canzoni"; il giallo intenso, dialogando con il nero di fondo, cattura la nostra attenzione e fa si' che l’occhio indugi sui dettagli: la superficie irregolare della buccia, la foglia, liscia e lucente, ed i suoi riflessi sul piano d’appoggio.
Cosi' Gianluca Corona (Milano, 1969) crea le sue nature morte, con una sapienza derivatagli dallo studio degli antichi, fiamminghi ed olandesi, unita ad una pienezza e sensualita' piu' italiana e mediterranea. Anche le luci morbide e avvolgenti evidenziano i dettagli delle forme, quasi accarezzandone la superficie. I soggetti prescelti, realizzati ad olio, su tela o su tavola, sono essenzialmente frutti, dalle mele cotogne, delle quali si evidenzia la buccia e le presenti irregolarita', alle zucche, affascinanti per le loro forme bizzarre, piene di sporgenze e rientranze che permettono virtuosistici giochi chiaroscurali. Accanto alle nature morte sara' inoltre presentato un ciclo di ritratti realizzati a matita, anch’essi dimostrazione di grande maestria.
Inaugurazione: giovedi' 23 marzo, ore 18
Studio Forni
Via Fatebenefratelli, 13 - Milano
Orari: Tutti i giorni 10-13 e 16-19.30