In mostra opere di due artisti torinesi. La scultrice Olga Maggiora, con opere in lamiera di alluminio e rete metallica, sculture in cartoncino e disegni a inchiostro. Il pittore Beppe Ronco, con le sue pitture di ‘avanguardia’.
Olga Maggiora e Beppe Ronco
L’esposizione ‘Duplice Evento’ si inaugura a Chieri il 24 marzo 2006 alle 18 presso la Galleria Civica ‘Palazzo Opesso’
Presenta le opere di due artisti torinesi. La scultrice Olga Maggiora, con opere in lamiera di alluminio e rete metallica, sculture in cartoncino e disegni a inchiostro. Il pittore Beppe Ronco, con le sue pitture di ‘avanguardia’
Olga Maggiora vive e lavora a Torino, Accademica dell’Albertina di Torino , scuola di scultura
Lavora da anni al ‘Libro d’artista’ e al ‘Libro/oggetto’. Partecipa da molti anni a esposizioni in gallerie italiane e estere, principalmente in Germania con contatti costanti.
Le sue opere, installazioni, sono intitolate ‘CONVERGENZE ARMONICHE’ l’artista con queste installazioni, coinvolge lo spazio fisico come parte integrante del lavoro, le forme interagiscono con l’ambiente creando un rapporto dinamico tra esterno e interno.
Beppe Ronco nasce a Torino nel 1941, frequenta il liceo artistico e consegue la laurea in Architettura. Si dedica all’insegnamento e all’attivita' che piu' profondamente lo coinvolge: la pittura.
Dagli anni ’70 l’impegno pittorico diventa costante e quotidiano come anche la sua presenza espositiva nel panorama artistico piemontese.
La pittura di Beppe Ronco si radica profondamente nelle avanguardie storiche del Novecento, fa tesoro della lezione che viene dai grandi maestri dei secoli scorsi ed e' molto attenta alle tendenze contemporanee che via via si presentano nel panorama dell’arte nazionale ed internazionale. Attraverso l’opera di filtro di tutte queste esperienze e mettendo in gioco la propria soggettivita' c’e' lo sforzo continuo di costruire un linguaggio autonomo non condizionato dalle mode culturali e dalle leggi di mercato.
Il contesto di fondo in cui vive la pittura di Beppe Ronco e' quello di un mondo instabile in cui si muovono corpi soggetti a continue mutazioni. Dall’uso permanente della metafora visiva scaturisce il linguaggio che da' forma a questi elementi in cui si va dall’idea all’immagine e dall’immagine all’idea senza soluzione di continuita'.
Galleria Civica Palazzo Opesso
via San Giorgio, 3 - Chieri (TO)