Archivi della Memoria. A partire da un primo vintage print del 1973 dalla serie Diaframma 11 e da alcuni lavori degli anni Ottanta nel ciclo "Paesaggio Italiano", in cui fondamentale e' la figura ripresa di schiena nell'atto del guardare l'autore utilizza la figura umana come tramite di un fenomeno percettivo.
Archivi della Memoria
Venerdi' 7 aprile alle ore 19.00, presso lo Studio Trisorio di Roma in
Piazza del Fico, sara' inaugurata una mostra di fotografie di Luigi
Ghirri intitolata Archivi della Memoria.
I musei, luoghi che custodiscono e rivelano la memoria, sono sempre
stati per Luigi Ghirri un ambito di grande suggestione oltre che un
campo di sperimentazione privilegiato. Attraverso la fotografia -
intesa come processo di attivazione della memoria - Ghirri ricercava in
questi spazi silenziosi l’essenza del concetto stesso di memoria.
Traducendo la situazione osservata in immagine, la volonta' era infatti
quella di “fissare" l’azione propria del guardare, intesa come
possibilita' di vedere all’interno degli oggetti e della loro storia per
restituirli cosi' trasfigurati alla nostra memoria piu' profonda.
A partire da un primo vintage print del 1973 dalla serie Diaframma 11,
1/125, luce naturale e da alcuni lavori degli anni Ottanta appartenenti
alla serie Paesaggio Italiano, in cui fondamentale e' la figura ripresa
di schiena nell’atto del guardare, un insieme di opere, che rappresenta
un pubblico in movimento, sottolinea l’attenzione non tanto per gli
individui all’interno dello spazio quanto piuttosto per il loro essere
tramite di un fenomeno percettivo.
A completare il discorso, opere fotografiche in totale assenza di
persone, dove predominante e' la staticita' - come la Psiche del Museo
Archeologico di Napoli - e in cui la fotografia coincide con la memoria
stessa dell’oggetto fotografato, in un processo di totale astrazione
che ha ben chiara la lezione del surrealismo.
Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia, 1943 - Roncocesi, Reggio
Emilia, 1992)
Autore fra i piu' importanti e influenti nello scenario della fotografia
contemporanea, inizia il suo lavoro nell’ambito dell’arte concettuale.
Nel 1975 e' tra le “Discoveries" del Photography Year di “Time-Life" e
partecipa alla mostra Photography as Art di Kassel. Nel 1982 e'
segnalato alla Photokina di Colonia come uno dei venti artisti piu'
significativi della storia della fotografia del XX secolo. Le sue opere
sono conservate presso vari musei nel mondo, tra cui: Stedelijk Museum
(Amsterdam), Muse'e-Chateau (Annecy), Muse'e de la Photographie Re'attu
(Arles), Muse'e Nice'phore Nie'pce (Chalon-sur-Saone), Museum of Fine Arts
(Houston), Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo,
Milano), Archivio dello Spazio - Amministrazione Provinciale (Milano),
Galleria Civica (Modena), Canadian Centre for Architecture (Montreal),
Museum of Modern Art (New York), Cabinets des estampes - Bibliote'que
Nationale (Paris), Fond National d’Art Contemporain (Paris), Collezione
Fnac (Paris), Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Parma),
Biblioteca Panizzi - Fototeca (Reggio Emilia), Palazzo Braschi -
Archivio Fotografico Comunale (Roma).
La mostra e' curata dal Fondo Eredi Luigi Ghirri ed e' inserita nel
programma di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma.
Immagine: Luigi Ghirri, Napoli, 1980 fotografia
Inaugurazione: Venerdi' 7 aprile alle ore 19.
Studio Trisorio
Vicolo delle Vacche, 12 (Piazza del Fico) 00186 Roma
martedi'/sabato ore 16.00-20.00