Accademia Nazionale di San Luca
Roma
piazza Accademia San Luca, 77
06 6798850 FAX 06 6790324
WEB
Renato Bruscaglia
dal 11/3/2001 al 14/4/2001

Segnalato da

Francesca Neerman




 
calendario eventi  :: 




11/3/2001

Renato Bruscaglia

Accademia Nazionale di San Luca, Roma

Mercoledi' 7 marzo, nelle sale espositive dell'Accademia Nazionale di San Luca e' stata inaugurata la mostra di incisioni di Renato Bruscaglia. Curata da Andrea Emiliani, con gli auspici della Calcografia Nazionale, Istituto Nazionale per la Grafica, la mostra propone una ampia rassegna delle acqueforti dell'artista con l'esposizione di circa un centinaio di opere e comprende un'antologia particolarmente significativa della sua intera attivita'.


comunicato stampa

Mercoledì 7 marzo 2001, alle ore 18,00, nelle sale espositive dell'Accademia Nazionale di San Luca è stata inaugurata la mostra di incisioni di Renato Bruscaglia (Urbino 1921 - Bologna 1999). Curata da Andrea Emiliani, con gli auspici della Calcografia Nazionale, Istituto Nazionale per la Grafica, la mostra propone una ampia rassegna delle acqueforti dell'artista con l'esposizione di circa un centinaio di opere e comprende un'antologia particolarmente significativa della sua intera attività.

La selezione, predisposta dallo stesso autore prima della sua morte improvvisa nel 1999, per documentare i momenti più importanti della sua opera, evidenzia alcuni passaggi problematici, come ad esempio la variazione improvvisa intervenuta in senso espressivo agli inizi degli anni '60 in coincidenza con i momenti più accesi di un certo Informale, senza abbandonare la figuratività riconoscibile del paesaggio.

Bruscaglia si avvicinò molto giovane all'esperienza dell'acquaforte e, frequentando la grande Scuola dell'Arte di Urbino sotto la guida del faentino Leonardo Castellani, trovò la mediazione tra l'incisione tradizionale di paesaggio o di natura morta e la poetica dell'oggetto iscritta da Giorgio Morandi in una nuova disciplina plastica e volumetrica dell'acquaforte novecentesca .

La sua vita artistica ebbe inizio, non appena terminata la guerra, come acquafortista di raffinata elaborazione di tematiche paesaggistiche e, dopo gli anni '50, aderì a coinvolgimenti naturalistici mutuati prima al lavoro di Corrente, poi del paesaggio padano e specialmente di Ennio Morlotti.
In questi anni giovanili Bruscaglia partecipò a tutte le prove più tipiche del lavoro calcografico: dal 1955 al 1965 a tutte le selezioni del Bevilacqua La Masa di Venezia; nel 1956 e nel 1962 alle due Biennali veneziane più impegnative del dopoguerra; numerose furono le sue personali a Firenze, Bologna e Milano. Insieme agli amici Pietro Sanchini, xilografo, e Carlo Ceci incisore e litografo, nel 1966 diede vita ai Corsi Internazionali di Tecniche dell'incisione di Urbino.

Negli anni '60 l lavoro di Bruscaglia, pur rigorosamente contenuto in un'acquaforte di tradizione, è investito in modo marcato dall'improvvisa crisi del modello paesaggistico così a lungo elaborato e raggiunto. Quasi dominato da una crisi esistenziale personale, Bruscaglia vela il proscenio dell'amato paesaggio urbinate di un affanno che coinvolge la bellezza e il suo teatro ideale. La modulazione del dramma assume tonalità e passioni diverse, dall'esasperata frattura del rapporto naturalistico secolare tra uomo e natura, fino alla più individuale e raffinata malinconia delle ultime acqueforti.

Docente presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, Bruscaglia assunse la direzione dell'Accademia di Urbino negli anni della contestazione giovanile ed impegnò una parte considerevole del suo insegnamento alla salvaguardia della difficile tradizione dell'acquaforte come tecnica e come disciplina. Nel 1988 dedicò ai giovani e ai numerosi allievi un manuale dal titolo Incisione Calcografica e Stampa d'Arte. Materiali, procedimenti, segni grafici (Urbino, Quattro Venti).

L'opera grafica di Bruscaglia è inscritta entro caratteri espressivi di esemplare semplicità e di tradizione storica. Si compone di circa cinquecento prove calcografiche, scelte da un corpus di almeno 800 lastre. Non risulta che l'acquaforte fosse preceduta da analisi grafiche particolari e tanto meno da studi accurati: il segno del bulino era protagonista pressoché esclusivo della sua volontà operativa, rarefatta in molte occasioni l'opera della copertura a cera e della morsura. La sua opera, insieme a quella di pochi altri, deve collocarsi nell'arco di quella specie di tramonto e di abbandono che indubbiamente la calcografia artistica ha dovuto subire progressivamente nel corso del XX secolo: proprio la resistenza di questi pochi acquafortisti e incisori sembra oggi aver ricondotto la disciplina ad una più larga, ritrovata fortuna.

La mostra è stata organizzata nella sua prima edizione, nel febbraio 2000, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dall'Accademia Raffaello di Urbino. A maggio è stata esposta all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ed infine, nel novembre 2000, nel grande ambiente dei Forni nella Piazza Comunale di Macerata, con l'organizzazione della Pinacoteca Civica e dell'Accademia di Belle Arti. Le diverse edizioni sono state presentate da Giorgio Cerboni Baiardi, da Vittorio Marescalchi, da Paola Ballesi e da Guido Strazza.

Il catalogo che accompagna l'edizione romana della mostra, oltre che di uno scritto di Renzo Vespignani, si avvale di un testo di Andrea Emiliani, di Luigi Ficacci e di Michela Scolaro; nonché, in antologia, di un'interpretazione di Italo Mancini (1988). Il catalogo è illustrato da più di venti riproduzioni di opere esposte ed accompagna la monografia, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dall'Accademia Raffaello di Urbino, a cura di Andrea Emiliani, edita anch'essa da Minerva Edizioni
Catalogo e monografia saranno in vendita in mostra.

La Banca delle Marche ha appoggiato l'iniziativa con generosa partecipazione.

Orari: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00; domenica giorno di chiusura
Ingresso libero

Accademia Nazionale di San Luca, piazza dell'Accademia di San Luca 77, Roma, tel.06.6790324 fax.06.6789243

Ufficio stampa: Daniela Ruzzenenti tel.06.6877603 fax.06.6874386
e-mail danielaruzze@tiscalinet.it
Francesca Neerman tel.06.6877603 cell.0329.6892424
e-mail f.neerman@tiscalinet.it

IN ARCHIVIO [141]
Giuseppe Miano
dal 29/11/2015 al 29/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede