Due universi visionari a confronto, tra mitologie del presente e inquietudini esistenziali, nella mostra che riunira' una trentina di opere di due tra i piu' originali artisti del panorama bergamasco.
Due universi visionari a confronto, tra mitologie del presente e inquietudini
esistenziali, nella mostra che dal 30 marzo al 30 aprile riunira' alla Galleria
Pettinato Arte Contemporanea di Roma una trentina di opere di due tra i piu'
apprezzati e originali artisti del panorama creativo bergamasco: lo scultore Carlo
Previtali e la pittrice Patrizia Masserini.
Lo scultore Carlo Previtali e' un raffinato evocatore di mondi incantati e notturni
dove convivono il sogno, la fiaba, reminiscenze classiche e memorie mitologiche,
riferimenti all’ellenismo e al grottesco, classicismo e naturalismo di matrice
impressionista.
Straordinario conoscitore dei segreti della ceramica raku, nata in Giappone per
produrre le stoviglie per le cerimonie del te', Carlo Previtali manipola il fuoco e
l’ossigeno, sali metallici e ossidi, per evocare dalla materia vibrante e quasi
liquida del raku, apparizioni di Ninfe addormentate e figure bifronti, Meduse
decollate e il ghigno dei Satiri, Bacchi melanconici coronati di pampini e Maschere
grifagne del teatro greco e di quello giapponese del No.
Una raffinatezza plastica e cromatica, quella di Previtali, che non e' mai fine a se
stessa ma che e' al servizio di una narrazione colta, capace di ammaliare lo
spettatore esprimendo con linguaggio contemporaneo inquietudini e aneliti che
abitano l’immaginario collettivo dalla notte dei tempi.
Patrizia Masserini, dopo le mostre alla galleria Art Choices di Hoofddorp
(Amsterdam), alla Galleria Della Pina Arte Contemporanea di Pietresanta e alla
Libreria Bocca di Milano, presenta a Roma una selezione della sua recente
produzione. La Masserini per molti anni ha prodotto una pittura fondata su uno
straordinaria perizia disegnativa e cromatica che privilegia la figura femminile
interpretata in immagini tormentate, che si stagliano in cromie “ostili" e
spesso allucinate - il rosso-giallo, il nero, il viola, il verde vescica - in
atmosfere all’insegna di eros e thanatos. Negli ultimi anni la sua pittura si e'
sviluppata anche sul tema dei paesaggi metropolitani: scorci potenti, all’insegna
della solitudine e del disagio, e rotti da fasci notturni di luce, luci che si
spengono, attese silenziose. Il taglio e' quello cinematografico che fa venire alla
mente il lavoro di Hopper.
Nei dipinti della Masserini la figura umana, disciolta e ferita, diventa emblema di
esistenze inquiete e tormentate, catturate nel buio da affascinanti movimenti della
luce, mentre nelle opere dedicate al paesaggio la pittrice abbandona la visione
fissa per ricreare sulla tela il movimento rapido e accelerato di una sequenza
cinematografica. Ogni “scena" tuttavia e' mostrata in soggettiva, ovvero come se
lo spettatore fosse uno dei personaggi della sequenza e l’occhio della telecamera
coincidesse col suo.
Inaugurazione: giovedi' 30 marzo 2006 dalle ore 18
Pettinato Arte Contemporanea
Via della Lungaretta - Roma
Orari: tutti i giorni 10-12 e 16-19.30 Ingresso libero