Le opere di Lucio Pozzi e Albano Morandi rispecchiano un "fare" e un "pensare" l'arte al di la' degli stili precostituiti, infrangendo i generi per spaziare da esperienze figurative a soluzioni astratte, rimanendo coerenti con se stessi, con il proprio modus operandi piu' che con le leggi di mercato.
Ne' astratto ne' figurativo. Opere di Lucio Pozzi e Albano Morandi
a cura di Alberto Zanchetta
Una mostra che nasce da un vincolo di amicizia, dalla stima reciproca e da affinita'
linguistiche. Le opere di Lucio Pozzi e Albano Morandi rispecchiano un "fare" e un
"pensare" l'arte al di la' degli stili precostituiti, infrangendo i generi per
spaziare da esperienze figurative a soluzioni astratte, rimanendo coerenti con se
stessi, con il proprio modus operandi piu' che con le leggi di mercato.
L'esposizione e' stata pensata come momento di dialettica tra le opere dei due
artisti (nonostante il dato anagrafico, Pozzi e Morandi sono accomunati da un
"sentire" l'arte che va oltre la contingenza temporale) e al contempo come
contaminazione.
Nella prima sala una grande tela di Pozzi, in cui figure in bianco e nero creano una
texture che ironizza sull'idea di carta da parati, fara' da sfondo alle opere di
Morandi ivi collocate, oggetti del quotidiano logorati dal tempo e dall'uso che
l'artista trasforma in opere astratto-geometriche perche' <<Strumento della
trasformazione e' il linguaggio stesso dell'arte, strumento alchemico che agisce
plasticamente sulle materie e sulle forme>>. Nella seconda sala il rapporto binario
si inverte; alcuni piccoli acquerelli di Pozzi, la cui trama tende a diventare piu'
rarefatta assumendo la forma di "macchie" per quella capacita' di oscillare <<fra
ossessione e meditazione, ripetizione frenetica e improvvisi cambiamenti>>,
fronteggiano alcune sculture di Morandi, improbabili assemblaggi ricoperti di gesso
e cera che coniugano fiori secchi agli oggetti piu' disparati.
Il dualismo - tra le opere dell'uno e dell'altro - e l'antinomia - all'interno della
ricerca di ciascuno - rivelano un procedere funambolico che rimane in equilibrio
sulle ali della libera invenzione.
Albano Morandi e' nato a Salo' (BS) nel 1958, vive e lavora a Puegnago del Garda. Dopo
la maturita' artistica, frequenta dal 1976 al 1980 l'Accademia di Belle Arti di Roma,
ove consegue il diploma in scenografia. Nel 1981 fonda il Teatro dell'Evidenza con
il quale mette in scena varie opere di contaminazione fra teatro, musica ed arti
visive; tra le numerose collaborazioni vanno segnalate quelle con i jazzisti Tristan
Honsinger e Gianluigi Trovasi, con i compositori Giancarlo Facchinetti e Francesco
Pennisi ed il poeta Attilio Lolini. Dal 1981 espone in mostre personali e collettive
in gallerie e musei (Roma, Milano, Bologna, Parma, L'Aja, Francoforte, Liegi,
Parigi, Mannheim, Trnava, New York, Monaco, Los Angeles, S. Diego, Klatovy). Nel
1986 e nel 1996 e' invitato alla Quadriennale di Roma. Tra i vari scritti dedicati
alla sua opera vanno segnalate la monografia edita da Nuovi Strumenti nel 1992 e
quella edita dalle edizioni Peccolo di Livorno nel 1998.
Lucio Pozzi e' nato a Milano nel 1935, si e' poi trasferito a Roma e dal 1962,
definitivamente, a New York, dove vive e lavora. Dal 1983 e' membro della National
Endowment for the Arts Visuale Artist Fellowship. Pozzi ha iniziato ad esporre in
mostre collettive e personali dal 1961 nei piu' importanti musei e gallerie italiane
ed internazionali. Nel 1977 ha partecipato a Documenta 6 di Kassel e nel 1980 alla
39 Biennale di Venezia nel Padiglione degli Stati Uniti. Le sue opere sono entrate
a far parte delle collezioni dei piu' prestigiosi Musei d'Arte Contemporanea: il
Museum of Modern e il Whitney Museum of American Art di New York; l'Art Museum of
Contemporary Art di Chicago; il N.E.A. Archives, National Museum of American Art of
Washington D.C; il Buenos Aires National Fine Arts Museum (Argentina); l'Art Gallery
of Ontario di Toronto (Canada); l'Australian National Gallery di Canberra
(Australia); il Kunstmuseum di Basel (Svizzera); il Centro per l'Arte Contemporanea
Luigi Pecci di Prato.
Opening: 1 Aprile 2006 h 18.30
Bellofresco smART collection
Calle della Testa 1 - Mestre Venezia
Orario: Dal martedi' al sabato dalle ore 16.00 alle
19.00
Ingresso libero