Una tela raffigurante "La cavalcata dei Vizi", ispirata da un affresco quattrocentesco, e' stata realizzata nello spirito del re-impressionismo puro da Giovanni Carlo Rocca.
Una grande tela raffigurante La cavalcata dei Vizi, ispirata da un
affresco quattrocentesco restaurato dall'artista-restauratore Giovanni
Carlo Rocca.
Il dipinto misura 20 metri per 2,10 ed e' realizzato nello spirito del
re-impressionismo puro che caratterizza ormai tutte le opere
dell'artista.
Il visitatore puo' vederne l'esecuzione e l'evoluzione semplicemente
visitando la mostra.
L opera sara' ultimata entro il 26 di marzo, data di chiusura della
mostra,
per poi essere esposta nella citta' di Cirie' ed in altre citta' italiane.
L'evento sara' inserito nella settimana della Cultura, promossa dal
Ministero ai Beni e alle Attivita' Culturali
La vocazione itinerante del reimpressionismo puro di Giovanni Carlo Rocca
A monte, sta il viaggio "verticale", quello profondo del ricercatore
che esplora a ritroso la dimensione diacronica della memoria
storico-artistica.
E' il viaggio nel tempo, proprio del restauratore. Egli indaga l'arte
del passato; ne trae insegnamento, arricchimento teorico-tecnico ed
emozionale.
Comunicando con il passato, egli ne apprende i modelli culturali, i
valori
nodali, le istanze espressive, i codici divulgativi.
Egli vive con fervore la scoperta che riscatta le opere d'arte da
secolare
occultamento, rivelandole alla memoria collettiva.
Le intense esperienze del viaggio nel tempo, sedimentate nella
coscienza dell'esploratore, fermentano in quella dell'artista e
spingono ad un altro
viaggio.
E' il viaggio "orizzontale", nello spazio. Per comunicare la scoperta.
La scoperta e' un codice espressivo naturalmente permeato di rinvii
all'arte del passato, che ne moltiplicano il potere evocativo ed
avvincente.
La scoperta e' la necessita' di situazioni di autentico coinvolgimento
dello
spazio artistico verso lo spettatore, contro la deriva virtuale e
anauratica dell'epoca contemporanea.
Rivive in Rocca l'aspirazione degli antichi affreschisti.
Essi raccontavano per immagini la visione del mondo dei propri
committenti
con grandiose composizioni forti e dai colori vivi, creando spazi di
speciale rapimento del pubblico.
Oggi Rocca non ha committenti ma solo pubblico e racconta il mondo
contemporaneo.
Non ha architetture da affrescare. Ha grandi tele affrancate dal
telaio,come immensi nastri flessibili che non cercano pareti, ma creano
spazialita' architettoniche; possono essere appese, impostate
liberamente sul piano, piegate. Possono essere curvate a chiudere un
recinto: luogo privilegiato della percezione artistica, scenografia
sperimentata da pochi
spettatori alla volta e nel giusto contesto di luce, a ricreare quella
fascinazione propria delle architetture dipinte del passato.
Se l'oggetto di divulgazione e' l'esperienza dell'opera, non basta il
viaggio mediatico, attraverso la rete virtuale.
Occorre il viaggio concreto attraverso la cartografia reale dei luoghi
di esposizione; come per una rappresentazione teatrale, un circo, un
concerto. (Camilla Torre)
Inaugurazione: Sabato 1 Aprile 2006 ore 17
La grande opera verra' esposta presso la Nuova sede della Bibblioteca Civica 'Emanuele D'Oria'
in via A. d'Oria 14/9 a Cirie' (TO)
Orari: tutti i giorni 10-19
ingresso gratuito