UnimediaModern Contemporary Art
In un set improvvisato nel bagno di casa con una videocamera fissa ed un giradischi fuori inquadratura, l'artista riprende se stesso in primo piano sotto la doccia mentre canta in playback l'aria "Una furtiva lacrima" da "L'elisir d'amore" di Gaetano Donizetti. La mostra e' completata da una piccola quadreria di acquarelli.
Una furtiva lacrima
Sabato 8 aprile Gloria Ragnoli presenta per
UnimediaModern la personale di Andrea Contin dal
titolo Una furtiva lacrima, accompagnata da un
racconto di Tatiana Carelli.
La mostra ruota attorno al video da cui il
titolo, realizzato nel 2003 ma rimasto finora
inedito. In un set improvvisato nel bagno di casa
con una videocamera fissa ed un giradischi fuori
inquadratura, Contin riprende se stesso in primo
piano sotto la doccia mentre canta in playback
l'aria Una furtiva lacrima da L'elisir d'amore di
Gaetano Donizetti. Il movimento delle labbra e'
incerto, il respiro e' affannato. L'acqua scorre
sulle orecchie che non sentono, sul naso che non
respira, sulla bocca che non canta, sugli occhi
che si chiudono nervosamente.
Grazie
all'espediente della doccia, viene messa in scena
meccanicamente una compressione di energie fatta
di lacrime, singhiozzi e mancanza di respiro. Chi
guarda non puo' fare a meno di trasferire su se
stesso quello stato d'animo, provando la stessa
sospensione di respiro che vede di fronte a se'.
Suo malgrado, lo spettatore viene coinvolto in
una immedesimazione che lo porta a sentire sulla
sua stessa gola lo strangolamento dell'acqua.
Come davanti ad uno specchio, il Caos che in quel
momento viene condiviso innesca un percorso
intimo, ormai slegato da quest'opera
apparentemente tragica, in cui la catarsi non e'
esclusa ma solo rimandata.
La mostra e' completata da una piccola quadreria
di acquarelli, dove la pennellata che accenna le
forme del volto riprende il movimento liquido
dell'acqua della doccia che nel video ne confonde
i tratti. E' ancora l'acqua che fissa sulla carta
la stessa apnea dell'anima in cui ognuno, nessuno
escluso, puo' ritrovarsi.
Andrea Contin e' nato a Padova nel 1971.
Artista irriverente, e' autore di video, oggetti,
installazioni e performance la cui intenzione
concettuale viene espressa all'insegna della
sintesi rigorosa e dell'ironia, secondo
meccanismi comunicativi moderni e massmediatici,
che uniscono ai codici verbali quelli estetici e
visivi. Con leggerezza e profondita', non ha paura
di toccare temi e archetipi alla base
dell'esistenza come la morte o la lotta, che sia
rituale o per la sopravvivenza.
La mostra e' accompagnata da un racconto di
Tatiana Carelli e' nata a Milano nel 1970. Oltre
che scrittrice, e' giornalista, si occupa di
sceneggiature e videoclip e durante gli studi ha
lavorato come cubista nelle discoteche. Per Oscar
Mondadori ha pubblicato nel 2004 Discocaine.
Viaggio nella notte di una cubista, un romanzo
che racconta una generazione trasversale fatta di
immagine, senza un passato e senza voglia di
futuro. Uno sguardo dall'alto del cubo sul mondo
luccicante e ingannevole delle discoteche trendy
del Nord Italia della seconda meta' degli anni
Novanta. Un nuovo nichilismo tutto al femminile
reso seducente dal voyeurismo di una prosa lucida
e allucinata.
Inaugurazione sabato 8 aprile 2006, ore 18,30
UnimediaModern Contemporary Art
Palazzo Squarciafico - Piazza Invrea 5 B - 16121 Genova
Orario: 15,30/19,30 - mattina e festivi su appuntamento