Il nucleo della mostra e' un’installazione. Appese nello spazio sono collocate maschere di varia grandezza create da Marina Buning. Su queste sono proiettate due sequenze di immagini e suoni realizzate da Maria Korporal: l’una costituita da un video, l’altra da diapositive.
Marina Buning e Maria Korporal - dove il video e la scultura s’incontrano
Due artiste provenienti dal Nord Europa: dalla Germania Marina Buning, dall’Olanda Maria Korporal. Tutte e due, pero', vivono e lavorano in Italia ormai da molti anni.
I loro linguaggi artistici sono assai diversi. Le sculture e le installazioni della Buning si caratterizzano per l’uso dei materiali piu' disparati: dal marmo alla cartapesta, dalla peluche alla rete di nylon. Molte delle sue opere hanno un aspetto neodada/pop non privo di ironia, mentre altri lavori evocano un’atmosfera piu' cupa e misteriosa. Le opere multimediali della Korporal, che si dedica principalmente alle tecniche d’avanguardia, quali il video e l’arte digitale, si collocano invece su tutt’altro versante. Oltre alla ricerca figurativa, nel suo lavoro e' di fondamentale importanza la ricerca tematica. L’aspetto peculiare della sua arte e' rappresentato dall’accostamento/contrapposizione fra temi letterari classici ed elementi della cultura di massa.
Le artiste si sono incontrate in diverse occasioni, durante le quali e' nata l’idea di collaborare a un progetto. Tutte e due nutrivano il desiderio di ampliare le proprie possibilita' e di creare una grande installazione nella quale le forme materiche fossero rese vive da proiezioni e suoni.
Il primo risultato e' visibile nella storica librogalleria “Al Ferro di Cavallo" di Roma, dove le artiste espongono alcune loro opere. Il nucleo della mostra e' l’installazione Interface, che occupa un’intera stanza della galleria. Appese nello spazio, vediamo molte maschere di varia grandezza create da Marina Buning. Su queste maschere sono proiettate, contemporaneamente, due sequenze di immagini e suoni realizzate da Maria Korporal: l’una costituita da un video, l’altra da diapositive.
Le immagini sono fotografie di reti - elaborate mediante tecniche di computer animation - che, muovendosi in continuazione, giocano con le forme organiche delle maschere. Il tutto e' accompagnato da una suggestiva colonna sonora. I volti assumono cosi' espressioni sempre diverse e allo spettatore verra' probabilmente da chiedersi: chi sta guardando chi?
Inaugurazione: Giovedi' 6 aprile 2006 alle ore 18:00
Al ferro di cavallo
via di Ripetta 67 - Roma
Orario: da lunedi' a sabato 9:00-19:30, domenica chiuso.