Opere in vetro. L'artista usa in particolare materiali vitrei americani con risultati eccellenti: strati e combinazioni di colori, materici e trasparenti nel contempo, portano a risultati sorprendenti.
Continua cosi' la tradizione degli artisti del vetro ospiti nello storico
caffe' di Piazza San Marco. Dopo Maria Grazia Rosin, Toots Zinski, Yoichi
Ohira, Richard Marquis, Oskar Kogoj, ecco di nuovo un veneziano come Massimo
Nordio e Roberto Bianchin.
La ricerca di Michele Burato e' seria ed appassionata e si colloca
perfettamente nel progetto-Florian che mira a offrire una vetrina di
qualita' a chi nel panorama artistico del vetro continua a fare
sperimentazione.
Da anni infatti Michele Burato usa in particolare materiali vitrei
americani con risultati eccellenti: strati e combinazioni di colori,
materici e trasparenti nel contempo, portano a risultati sorprendenti. Un
artista del vetro che ama stupire con semplicita', mescolando la tavolozza
del vetro fino a creare un caleidoscopio mutevole nelle forme e nei colori.
Oltre ad una tazzina di vetro extrasize un po¹ dada con la quale Burato
gioca con la tradizione del caffe', la mostra e' arricchita da
un¹installazione creata appositamente per il Florian e posizionata nella
sala orientale, attualmente in restauro. Si tratta di una serie di gong di
vetro allineati sul soffitto che sembrano attendere un vento di garbin per
riprendere a suonare!
La personale di Michele Burato, curata da Stefano Stipitivich, e' corredata
da un catalogo con un testo critico di Rosa Barovier Mentasti.
Opening: 6 aprile 2006 ore 18
Caffe' Florian
Piazza San Marco - Venezia