IOminotauro.2006. Una video-installazione, una scultura in resina, una serie di disegni dipinti, a grandezza umana, una performance nella serata inaugurale: e' il percorso che l'artista ha ideato per la sua personale.
IOminotauro.2006
Un video-installazione, una scultura in resina, una serie di disegni
dipinti, a grandezza umana, una performance nella serata inaugurale: e' il
complesso e affascinante percorso che Domenico Borrelli ha ideato per la sua
personale 'IOminotauro.2006' alla galleria Il ritrovo di Rob Shazar.
Punto di partenza nell'opera di Borrelli e' la materia. Una materia da
inseguire e catturare, con istinto e passione nella sua dirompente
molteplicita'. Una materia che diventa scultura attraverso il linguaggio del
corpo, della fisicita', della metamorfosi continua delle forme, attuata con
una pluralita' di mezzi espressivi, non ultimo l'atto performativo, che in
Borrelli assume un ruolo fondamentale, in quanto si incarica di affermare la
priorita' assoluta dell'istinto nel processo creativo.
La volonta' (e la
fatica) di svelare l'identita' del corpo umano, per il tramite dell¹istinto,
porta alla nascita, nell'arte di Borrelli, dell'uomo-bestia. Quelle di
Borrelli sono sculture teriomorfe, combinazioni ed ibridazione di
umano-animale, in cui si manifesta, attraverso successive mutazioni,
l'incontro-scontro tra identita' umana e alterita' animale. Scrive Roberto
Marchesini nel suo Post-human: 'L'appeal animale e' qualcosa di piu' di una
fascinazione operata dall'esterno sull'uomo La nostra vita di uomini e'
circondata da sapienze animali, si sostiene sull'ibridazione con l¹animale,
e' fondata su segni animali'. Persino 'le macchine, che rappresentano oggi la
piu' importante controparte dello sviluppo dell¹uomo, sono state realizzate
su un modello archetipo teriomorfo'.
U SCE'M, l'uomo-bestia di Borrelli, dopo essere stato gallo, toro,
cane assume ora le sembianze del Minotauro, la piu' antica e leggendaria
forma teriomorfa tramandataci dalla tradizione. U SCE'M, con i suoi continui
trapassi dimensionali, e' l¹Artista medesimo che irrompe con piena
consapevolezza e gioiosa irruenza tra le forme dell'arte. Il Minotauro,
figlio della colpa, e' prigioniero in un edificio di pietra (il Labirinto)
che nasconde sia il mistero sia la vergogna, in attesa del giustiziere-Teseo
che riporta alla luce del sole il mistero, redimendo la colpa che causa la
vergogna. Il Minotauro-Borrelli, al contrario, non esce dal labirinto. Non
ci sara' nessun Teseo moderno interessato ad operare, tramite l'uccisione del
Minotauro, quel processo di trasformazione che rivela al mondo il mistero
del labirinto. Questo e' il luogo del non ritorno, la dimensione spaziale in
cui si combatte la solitaria battaglia dell¹artista, tra realta' e finzione,
identita' e alterita', tra bisogno di sentire il mondo e il desiderio di
esprimerlo. Resta un'ultima estrema arma di difesa: l¹ironia scanzonata di
un bel paio di corna pronte ad infilzare chiunque metta piede nel recinto
sacro della creazione.
Ufficio Stampa:
Carmen Vicinanza
tel. e fax 081.19360676
k.vicinanza@tiscali.it
Inaugurazione: sabato 22 aprile 2006 ore 19.00
Galleria Il ritrovo di Rob Shazar
Via Diaz, 26 Sant'Agata de' Goti (BN)
Orario visite: Martedi'/domenica 17-21 a richiesta su appuntamento
Ingresso gratuito