Sole Nero. In mostra una serie di scatti realizzati sulla spiaggia palermitana di Mondello, in cui sono soprattutto la luce accecante del meriggio, e i suoi riverberi sull’acqua del mare, a scandire i tempi e i modi della fotografia. A cura di Davide Lacagnina.
Sole Nero
A cura di Davide Lacagnina
Sole Nero dell’artista Sandro Scalia, e' il secondo appuntamento di un ciclo di dieci mostre presso lo spazio romano davar. L’associazione materia grigia. consorzio umano dipendente ha affidato la curatela dell’esposizione allo storico dell’arte Davide Lacagnina. Segue un estratto dal testo critico.
Sandro Scalia - Sole Nero
E' uno sguardo affaticato dal sole, quello che si posa sui Bagnanti di Sandro Scalia: una serie di scatti realizzati sulla spiaggia palermitana di Mondello, in cui sono soprattutto la luce accecante del meriggio, e i suoi riverberi sull’acqua del mare, a scandire i tempi e i modi della fotografia. Sono immagini di corpi nudi che sbiadiscono nel colore-non colore di un dormiveglia paralizzante. Sono pezzi di vita fermati alla deriva di un bagnasciuga senza risacca, sospeso e innaturale ultimo approdo per un’umanita' inconsapevole. Derelitti dell’abbronzatura forzata, piegati di spalle contro l’orizzonte infinito del Mediterraneo, gli uomini al sole di Scalia trasudano in superficie un senso generale di immanenza, di appartenenza viva e pulsante a questo mondo, e tuttavia appaiono prossimi ad un’inevitabile disfatta, impietriti nello spazio asettico della consumazione di un rito di massa.
Sandro Scalia - nota biografica
Nasce a Ragusa nel 1959. Si diploma in Fotografia all’Umanitaria di Milano e quindi in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 1980, durante il servizio di leva, realizza Naja, il suo primo progetto fotografico. Nel 1984 si trasferisce a Milano e dal 1988 inizia a collaborare a quotidiani, riviste e case editrici, fra cui la Repubblica, Il Corriere della Sera, L’Europeo, Domus, Abitare, Electa, FMR. Nel 1990 ritorna a Palermo e dal 1994 collabora stabilmente con la Fondazione Orestiadi di Gibellina. Nel 1995 viene premiato per il suo lavoro L’occhio insolente nei Rencontres Internationales de la Photographie di Arles; sempre nel 1995 intraprende collaborazioni con Ando', Ovadia, Kiarostami, Maccarinelli e Kusturica.
Nel 1996 e' finalista a Firenze al Premio Fondazione Marangoni, e' vincitore a Modena Fotografia del premio Portfolio, e cura a Palermo la mostra Ispirandosi all’Orto. Fotografie dal 1870 al 1996. Nel 1999 pubblica Tratti, una ricerca sui volti dei protagonisti della rinascita culturale palermitana degli anni ’90. Nel 1999 documenta per il comune di Torino l’evento Luci d’artista. A Palermo, nel 2000, collabora alle istallazioni di Buren allo Spasimo e di Boltanski a Palazzo Branciforti. Nel luglio 2001 cura una mostra di giovani fotografi palermitani alla Kreis-Galerie del Germanischen Nationalmuseum di Norimberga, e a settembre espone a New York alla mostra Focus on Italy. Attualmente vive e lavora a Palermo.
Progetto davar
A cura di: Giacomo Properzi
Direzione artistica: Raffaele Bedarida
Segreteria organizzativa: Francesca Campli
Inaugurazione: giovedi' 27 aprile, ore 18.30
Davar
via dei Fienaroli, 30, Trastevere - Roma
Orario: tutti i giorni 16-20
Biglietti: ingresso libero