Moto perpetuo. Sono esposte circa trenta opere dell'artista coreano sospeso tra segno Pop e pittura colta: olii su tela di grandi dimensioni, lavori su carta, metalli, fino ai noti rilievi in silicone, a cura di Lorand Hegyi e Antonina Zaru.
Martedi' 2 maggio, alle ore 19,00, al Palazzo Crispi di Napoli, Via
Crispi 122, sara' inaugurata la personale dell'artista coreano Hwang
Young-Sung, uno dei protagonisti assoluti delle piu' recenti ricerche visive
in Oriente che, negli ultimi anni, grazie ad un percorso estetico di rara
suggestione ed eleganza, sospeso tra segno Pop e pittura colta, ha raccolto
un'attenzione straordinaria in tutto il mondo, ed in special modo a New
York.
L'esposizione, a cura di Lorand Hegyi ed Antonina Zaru, presenta circa
trenta opere, olii su tela di grosse dimensioni, lavori su carta, metalli,
fino ai famosi rilievi in silicone.
Un estratto dal testo in catalogo
"Che la matrice profonda del lavoro di Hwang Young-Sung risieda nei rapporti
con i grandi maestri coreani e' questione ampiamente discussa, e anche di
recente, da una pletora di eccellenti critici e storici internazionali.
Clive Adams si spinge anche oltre quando ci suggerisce come la composizione
principale dei lavori di Hwang, quel composto pattern di quadrati uno
accanto all'altro in cui e' suddivisa la superficie di ogni sua opera,
potrebbe essere letta anche come una successione policroma di monitor TV,
texture fantasiosa e luminosa, allora, in chiaro rapporto con la ricerca
multimediale di Nam June Paik.
E' pur vero che chi di Hwang conosca l'intero percorso artistico non puo' non
cogliere una quasi assoluta liberta' espressiva (che) resta sempre l'elemento
piu' importante tanto da ricondurci a quella romantica coincidenza tra
espressione artistica ed esistenza dell'Espressionismo astratto tipica di un
Bradley Walker Tomlin. Come nelle superfici di Giuseppe Capogrossi anche il
gesto-segno di Hwang riesce a sublimare l'istanza spaziale e concettuale del
singolo dato per diventare straordinario e fantastico alfabeto, puro
significato e, insieme, potenzialita' infinita e ricchissima di ogni
significato. Perche' ogni segno di Hwang e', alfine, una finestra incantata
sulla significazione. Una finestra aperta sul mondo interiore di ognuno di
noi." (Antonina Zaru)
L'artista
Nato a Kwangju in Corea nel 1941, Hwang Young-Sung insegna, dal 1968 Arte
alla Chosun University di cui e' Professore emerito.
Il suo e' un affascinante percorso artistico che da certe istanze informali
della fine degli anni Sessanta - quando la sua pittura gia' conosceva tutte
le potenzialita' liriche del colore - e' giunto ad un linguaggio piu' asciutto
e simbolico cui non e' scevro piu' di un latente riferimento alla lezione Pop
di Warhol e Johns, soprattutto, ma anche di Haring.
Tra le sue principali esposizioni ricordiamo, nel 1997, quelle all'Henry
Moore Gallery del Royal College of Art di Londra ed al Muse'e de l'Hotel
Dieu, Mantes-la-jolie a Parigi; quella, dell'anno successivo, alla Gallery
Hyundai di Seoul e, tre anni piu' tardi, l'importante doppio evento a
Bruxelles e a Geldrop in Olanda. Nel 2002 e' a New York alla Parsons School
of Design.
Sue opere figurano in prestigiose collezioni private e pubbliche tra le
quali quella del Centre d'Art Presense Van Gogh di Saint-Remy-de-Provance,
quella dell'Assemblea nazionale e del Museo nazionale di arte contemporanea
di Seoul.
Questa, a cura di Lorand Hegyi ed Antonina Zaru, e' la sua prima mostra in Italia.
Promotore: Capricorno Gallery Arte Contemporanea
Durante il vernissage, due eccezionali giovani maestri coreani, vincitori di
numerosi premi internazionali, Caroline Kyungnan Park (pianista) e Lim
Chang-Han (baritono), terranno un concerto di musica classica.
Inaugurazione: 2 Maggio 2006 ore 19,00
Palazzo Crispi, Via Francesco Crispi 122, Napoli
da Lunedi' a Sabato, dalle ore 10,00 alle 19,00. Chiuso la domenica ed i giorni festivi
Ingresso gratuito