Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali. Oltre 80 reperti tessili dal XI al XVII secolo tra tessuti, tappeti, capi di abbigliamento elibri rari, appartenenti alle principali manifatture presenti in Spagna, Italia, Turchia.
Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali
Il tessuto come dizionario
di rapporti economici, culturali e socilil e' il
titolo della mostra organizzata dalla Fondazione
Museo del Tessuto di Prato, dal 5 maggio fino al
30 settembre.
Oltre 80 reperti tessili dal XIV al XVII secolo
tra tessuti, tappeti, capi di abbigliamento,
libri rari - appartenenti alle principali
manifatture presenti in Spagna, Italia, Turchia -
saranno la testimonianza di quanto i rapporti
commerciali tra le civilta' mediterranee abbiano
determinato la crescita di culture diverse.
L'evento espositivo illustra il modo in cui la
cultura tessile italiana ed europea si e'
sviluppata grazie al continuo dialogare - sia dal
punto di vista tecnico che decorativo - con
culture "altre" che hanno per secoli popolato il
"mare nostrum". La produzione tessile delle aree
del bacino mediterraneo, molto piu' che altre arti
figurative sia "maggiori" che "minori", emerge
quindi come un vero atlante stratificato di
simboli e di segni, spesso originati da aree e da
ambiti cronologici molto distanti, combinati in
infinite varianti continuamente reinterpretate
per esprimere significati sempre diversi. Ogni
motivo decorativo, ogni segno, ogni particolare
tecnico, raccontano nei tessuti e nei tappeti
secoli di stratificazioni, di contatti culturali
e commerciali.
Oltre ad un cospicuo numero di tessuti antichi
appartenenti alle collezioni del Museo del
Tessuto, alcuni dei quali saranno esposti per la
prima volta al pubblico, la mostra vede la
partecipazione di numerose istituzioni museali
italiane ed estere che attraverso i loro prestiti
garantiranno una panoramica ampia produzione
tessile antica nel bacino del mediterraneo. Si e'
quindi creata un'importante rete di
collaborazioni con prestigiosi musei e
istituzioni culturali: il Museo del Bargello, il
Museo Bardini, la Galleria del Costume, il Museo
Stibbert, la Soprintendenza Speciale per il Polo
Museale Fiorentino; la Biblioteca Nazionale
Centrale di Firenze; il Museo Correr Ca' Mocenigo
di Venezia; il Museo Civico di San Gimignano; la
Comunita' Ebraica di Padova; il Comune di Assisi;
Centre de Documentacio' i Museu Te'xtil di Terrassa.
La mostra si articolera' all'interno delle sale
del Museo in tre sezioni distinte.
La prima sezione illustra la nascita e il
complesso delle dinamiche commerciali connesse
all'attivita' tessile serica in Europa. Il
percorso prende quindi avvio dall'esposizione di
tessuti prodotti da manifatture bizantine, prima
grande realta' produttiva in Occidente per poi
seguire l'espansione dell'Islam intorno al bacino
del mediterraneo. I reperti tessili illustrano
quindi il graduale diffondersi delle competenze
tecnico tessili dell'area sottoposta a Bisanzio e
l'inizio di un'attivita' produttiva che
dall'Egitto si sposta a ovest verso il nord
Africa, la penisola iberica e l'Italia con le
manifatture di Palermo, Lucca, Venezia e Firenze,
e a est nel Vicino Oriente.
Questa prima sezione dimostra come l'Occidente
abbia ricevuto un impulso significativo dalla
cultura tessile islamica e come al tempo stesso
la produzione orientale abbia risentito delle
influenze stilistiche provenienti dalle grandi
manifatture europee.
Nella seconda sezione vengono esposti reperti
tessili prodotti dal XIV al XVII secolo
appartenenti alle principali manifatture seriche
presenti nell'area del Mediterraneo: Spagna,
Italia, Turchia.
Iscrizioni, motivi a stella, a rosetta, a rete di
maglie, motivo dei nodi, della melagrana e della
pigna sono il filo conduttore del perorso. Le
verie strutture tecniche, l'impaginazione dei
moduli decorativi, i motivi ornamentali e
simbolici dimostrano il costante e proficuo
contatto culturale tra le diverse aree. Un
"dizionario" di segni affascinanti ma spesso
difficili da interpretare e districare che
costituiscono il patrimonio genetico della nostra
millenaria vocazione tessile.
Particolare attenzione viene inoltre dedicata
agli elementi di contatto e di contaminazione
nell'abbigliamento: scarpe del Cinquecento,
giubbone maschile, abito da bambino di foggia
turca, stampe cinquecentesche tratte dal Cesare
Vecellio, tra i primi libri di storia del
costume, sono alcuni oggetti espoti al pubblico.
La contaminazione di nota inoltre
nell'utilizzazione di tessuti di produzione
islamica per la confezione di paramenti sacri o
di reliquie di culto cristiano.
Nella terza sezione invece, come elemento di
raccordo tra le culture, s'impone il tappeto. I
preziosi esemplari databili tra il Cinquecento e
il Seicento provenieti dal Museo Bardini, dalla
Galleria del Costume di Palazzo Pitti, dai Musei
Civici di San Gimignano, dalla Comunita' Ebraica
di Padova e da altri istituti culturali,
dimostrano come il tappeto possa essere letto
come un vero e proprio "dizionario di simboli".
Grazie alla collaborazione tra Museo del Tessuto
di Prato e l'Istituto Internazionale di Storia
Economica F. Datini, la mostra si inserisce nel
programma del Convegno Internazionale "Relazioni
economiche tra Europa e mondo islamico Secoli
XIII - XVIII", organizzato a maggio dall'Istituto.
L'appuntamento di Prato sara' cosi' un'occasione
per coniugare l'aspetto storico-tessile a quello
storico-economico, attraverso un approccio
interdisciplinare che potra' aprire nuove
prospettive di studio e di comprensione delle
dinamiche culturali e commerciali del
mediterraneo in epoca medioevale e moderna.
Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali
La mostra si inserisce, inoltre, nell'ambito del
progetto Interregg Medocc III B " La Tela di
Aracne" di cui il Museo del Tessuto e' partner,
insieme al capofila Regione Toscana, Settore Pari
Opportunita' e Imprenditoria Femminile. Il
progetto, cominciato nel giugno del 2004,
coinvolge 11 partner dislocati in 6 paesi del
Bacino del Mediterraneo (Italia, Grecia, Spagna,
Francia, Tunisia e Marocco) a forte connotazione
tessile, uniti per sviluppare sinergicamente
creazioni tessili frutto delle diverse culture,
con lo scopo di valorizzare il ruolo delle donne
nella produzione e nell'imprenditoria in questo
settore. Per la sua grande pertinenza con le
finalita' e i contenuti del progetto, la mostra
"Intrecci Mediterranei" sara' inserita nel
programma dell'evento finale de "La Tela di
Aracne", che prevede tre giorni di attivita' di
valorizzazione delle tradizioni tessili nel
bacino del mediterraneo attraverso seminari e
workshop, conferenze ed eventi espositivi ad hoc
inseriti nel percorso della mostra.
Per informazioni:
Museo del Tessuto, Chiara Lastrucci ; c.lastrucci@museodeltessuto.it
Studio Torricelli tel.+39 055 211828 studio.torricelli@flashnet.it
Museo del Tessuto di Prato
via S. Chiara, 24 - Prato
Orario: Tutti i giorni 10-18; 10-14 (sabato); 16-19 (domenica), chiuso martedi'
Ingresso: euro 4