Museo del Tessuto
Prato
via Puccetti, 3
0574 611503 FAX 0574 444585
WEB
Intrecci Mediterranei
dal 4/5/2006 al 29/9/2006
Tutti i giorni 10-18; 10-14 (sabato); 16-19 (domenica), chiuso martedi'

Segnalato da

Studio Torricelli




 
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4/5/2006

Intrecci Mediterranei

Museo del Tessuto, Prato

Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali. Oltre 80 reperti tessili dal XI al XVII secolo tra tessuti, tappeti, capi di abbigliamento elibri rari, appartenenti alle principali manifatture presenti in Spagna, Italia, Turchia.


comunicato stampa

Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali

Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e socilil e' il titolo della mostra organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato, dal 5 maggio fino al 30 settembre. Oltre 80 reperti tessili dal XIV al XVII secolo tra tessuti, tappeti, capi di abbigliamento, libri rari - appartenenti alle principali manifatture presenti in Spagna, Italia, Turchia - saranno la testimonianza di quanto i rapporti commerciali tra le civilta' mediterranee abbiano determinato la crescita di culture diverse.

L'evento espositivo illustra il modo in cui la cultura tessile italiana ed europea si e' sviluppata grazie al continuo dialogare - sia dal punto di vista tecnico che decorativo - con culture "altre" che hanno per secoli popolato il "mare nostrum". La produzione tessile delle aree del bacino mediterraneo, molto piu' che altre arti figurative sia "maggiori" che "minori", emerge quindi come un vero atlante stratificato di simboli e di segni, spesso originati da aree e da ambiti cronologici molto distanti, combinati in infinite varianti continuamente reinterpretate per esprimere significati sempre diversi. Ogni motivo decorativo, ogni segno, ogni particolare tecnico, raccontano nei tessuti e nei tappeti secoli di stratificazioni, di contatti culturali e commerciali.

Oltre ad un cospicuo numero di tessuti antichi appartenenti alle collezioni del Museo del Tessuto, alcuni dei quali saranno esposti per la prima volta al pubblico, la mostra vede la partecipazione di numerose istituzioni museali italiane ed estere che attraverso i loro prestiti garantiranno una panoramica ampia produzione tessile antica nel bacino del mediterraneo. Si e' quindi creata un'importante rete di collaborazioni con prestigiosi musei e istituzioni culturali: il Museo del Bargello, il Museo Bardini, la Galleria del Costume, il Museo Stibbert, la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino; la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; il Museo Correr Ca' Mocenigo di Venezia; il Museo Civico di San Gimignano; la Comunita' Ebraica di Padova; il Comune di Assisi; Centre de Documentacio' i Museu Te'xtil di Terrassa.

La mostra si articolera' all'interno delle sale del Museo in tre sezioni distinte. La prima sezione illustra la nascita e il complesso delle dinamiche commerciali connesse all'attivita' tessile serica in Europa. Il percorso prende quindi avvio dall'esposizione di tessuti prodotti da manifatture bizantine, prima grande realta' produttiva in Occidente per poi seguire l'espansione dell'Islam intorno al bacino del mediterraneo. I reperti tessili illustrano quindi il graduale diffondersi delle competenze tecnico tessili dell'area sottoposta a Bisanzio e l'inizio di un'attivita' produttiva che dall'Egitto si sposta a ovest verso il nord Africa, la penisola iberica e l'Italia con le manifatture di Palermo, Lucca, Venezia e Firenze, e a est nel Vicino Oriente.

Questa prima sezione dimostra come l'Occidente abbia ricevuto un impulso significativo dalla cultura tessile islamica e come al tempo stesso la produzione orientale abbia risentito delle influenze stilistiche provenienti dalle grandi manifatture europee. Nella seconda sezione vengono esposti reperti tessili prodotti dal XIV al XVII secolo appartenenti alle principali manifatture seriche presenti nell'area del Mediterraneo: Spagna, Italia, Turchia.

Iscrizioni, motivi a stella, a rosetta, a rete di maglie, motivo dei nodi, della melagrana e della pigna sono il filo conduttore del perorso. Le verie strutture tecniche, l'impaginazione dei moduli decorativi, i motivi ornamentali e simbolici dimostrano il costante e proficuo contatto culturale tra le diverse aree. Un "dizionario" di segni affascinanti ma spesso difficili da interpretare e districare che costituiscono il patrimonio genetico della nostra millenaria vocazione tessile.

Particolare attenzione viene inoltre dedicata agli elementi di contatto e di contaminazione nell'abbigliamento: scarpe del Cinquecento, giubbone maschile, abito da bambino di foggia turca, stampe cinquecentesche tratte dal Cesare Vecellio, tra i primi libri di storia del costume, sono alcuni oggetti espoti al pubblico. La contaminazione di nota inoltre nell'utilizzazione di tessuti di produzione islamica per la confezione di paramenti sacri o di reliquie di culto cristiano.

Nella terza sezione invece, come elemento di raccordo tra le culture, s'impone il tappeto. I preziosi esemplari databili tra il Cinquecento e il Seicento provenieti dal Museo Bardini, dalla Galleria del Costume di Palazzo Pitti, dai Musei Civici di San Gimignano, dalla Comunita' Ebraica di Padova e da altri istituti culturali, dimostrano come il tappeto possa essere letto come un vero e proprio "dizionario di simboli". Grazie alla collaborazione tra Museo del Tessuto di Prato e l'Istituto Internazionale di Storia Economica F. Datini, la mostra si inserisce nel programma del Convegno Internazionale "Relazioni economiche tra Europa e mondo islamico Secoli XIII - XVIII", organizzato a maggio dall'Istituto. L'appuntamento di Prato sara' cosi' un'occasione per coniugare l'aspetto storico-tessile a quello storico-economico, attraverso un approccio interdisciplinare che potra' aprire nuove prospettive di studio e di comprensione delle dinamiche culturali e commerciali del mediterraneo in epoca medioevale e moderna.

Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali

La mostra si inserisce, inoltre, nell'ambito del progetto Interregg Medocc III B " La Tela di Aracne" di cui il Museo del Tessuto e' partner, insieme al capofila Regione Toscana, Settore Pari Opportunita' e Imprenditoria Femminile. Il progetto, cominciato nel giugno del 2004, coinvolge 11 partner dislocati in 6 paesi del Bacino del Mediterraneo (Italia, Grecia, Spagna, Francia, Tunisia e Marocco) a forte connotazione tessile, uniti per sviluppare sinergicamente creazioni tessili frutto delle diverse culture, con lo scopo di valorizzare il ruolo delle donne nella produzione e nell'imprenditoria in questo settore. Per la sua grande pertinenza con le finalita' e i contenuti del progetto, la mostra "Intrecci Mediterranei" sara' inserita nel programma dell'evento finale de "La Tela di Aracne", che prevede tre giorni di attivita' di valorizzazione delle tradizioni tessili nel bacino del mediterraneo attraverso seminari e workshop, conferenze ed eventi espositivi ad hoc inseriti nel percorso della mostra.

Per informazioni:
Museo del Tessuto, Chiara Lastrucci ; c.lastrucci@museodeltessuto.it
Studio Torricelli tel.+39 055 211828 studio.torricelli@flashnet.it

Museo del Tessuto di Prato
via S. Chiara, 24 - Prato
Orario: Tutti i giorni 10-18; 10-14 (sabato); 16-19 (domenica), chiuso martedi'
Ingresso: euro 4

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