Una mostra di carattere tematico, intorno alla dimensione esistenziale delle figure maschile e femminile, viste in momenti di solitudine, riflessione, abbandono, privilegiando i percorsi cari all’artista di ricerca e riflessione personale.
Silenzi
a cura di Flaminio Gualdoni
Prima personale a Bologna dell’artista Andrea Mariconti, giovane fra i piu' interessanti ed apprezzati del panorama italiano contemporaneo, autore di opere in cui si uniscono silenziosamente soggetti rappresentati e tecnica composita - olio, pigmenti, cenere, carta di riso, frammenti mescolati al colore, nei toni del bianco e grigio. Flaminio Gualdoni definisce quella di Mariconti ‘pittura bituminosa, di qualita' fredda e sapiente, emotivamente sospesa e come straniata’.
Una mostra di carattere tematico, intorno alla dimensione esistenziale delle figure maschile e femminile, viste in momenti di solitudine, riflessione, abbandono, ricordo, privilegiando i percorsi cari all’artista di ricerca e riflessione personale.
Secondo Gualdoni ancora ‘cio' che si coagula nelle visioni di Mariconti e' la frequenza della salvaguardia emotiva, dello stream introverso, come d’ansia cautelata’.‘Sguardo forte e consapevole e centralita' della ragione pittorica del narrare. Questi i pilastri del tempo primo del lavoro di Mariconti’.
I temi al centro della poetica di Mariconti sono temi attuali come i rapporti interpersonali e il dialogo con se' stessi. Il silenzio diviene allora momento scelto per l’introspezione, segnato da ‘interferenze’, segnali di una crescente difficolta' di comunicazione personale, proporzionale alla aggressivita', anche sonora, della comunicazione massificata. Il colore bianco, spesso presente nelle tele, anch’esso soggetto alle ‘interferenze’ dei materiali diversi ad esso mescolati, diviene evocativo della dimensione del silenzio o della rarefazione di un momento, di un gesto, in ideale prosecuzione con il carattere della piu' recente personale dell’artista dal titolo ‘ Silenzio bianco‘. La stessa tela e' segnata da ‘interferenze’nella sua struttura in forma di fratture. e pause di vuoto.
L’esperienza di ricerca vissuta in contatto con un maestro del contemporaneo come Anselm Kiefer suggella certamente, nel lavoro di Mariconti, una particolare lettura delle cose e del tempo. Significative esperienze in campo scenografico e di teatro sociale segnano, insieme a mostre in sedi private e pubbliche, gli anni recenti della sua attivita'.
Catalogo monografico edito per l’occasione con testo introduttivo di Flaminio Gualdoni e una testimonianza di Davide Benati.
Galleria L'Ariete
via Marsili, 7 - Bologna