Con voci e senza. L'artista presenta i suoi lavori in forma di installazioni sonore, oppure su cd e in performances che si svolgono come concerti nell’oscurita'. Questa mostra si sviluppa attraverso 6 altoparlanti, voci, musiche, silenzi. Le parole sono in francese, sottotitolate in italiano.
Con voci e senza
Questo artista francese e' autore, a partire dal 1992, di un lavoro fra i piu' originali nell’ambito della ricerca internazionale che mette in relazione lo spazio con l’elemento suono. Dominique Petitgand realizza opere in cui, attraverso il montaggio di voci, silenzio, rumori e musiche, prende forma una serie di micro-universi che stanno sospesi tra il principio di realta' (registrazioni di persone che parlano della propria vita) e la proiezione in finzioni oniriche, decontestualizzate e atemporali.
Uno spazio mentale in cui la ripetizione e l’instabilita' dell’io, dei luoghi e delle strutture temporali, evocano il movimento stesso con il quale si costruisce la memoria
L’uso del suono colloca l’opera di Petitgand in un territorio particolare, affatto mobile.
Egli presenta infatti i suoi lavori in forma di installazioni sonore, nonche' su cd e in performances che sono piuttosto concerti nell’oscurita'.
La mostra per e/static (secondo la descrizione che ne da' l’artista stesso) “articola varie forme di apparizione legate alla parola, al testo, al suono, all’ascolto e alla lettura (nonche' i loro molteplici echi): voci, sottotitoli, commenti, musiche. E’ composta da un’installazione sonora, bi-lingue (vari racconti parlati e musicati, francese/italiano) e da una serie di testi (“Le pieces manquantes / I pezzi mancanti", su sette fogli affissi al muro). I pezzi sonori in mostra attiveranno una relazione specifica con lo spazio della galleria, creando differenti livelli di ascolto e di lettura, un approccio sensibile e poetico alle storie e un approccio progressivo, con diversi passi, diverse direzioni."
Il mio progetto per e/static
L'installazione sonora :
Su un dispositivo di 6 altoparlanti, voci, musiche, silenzi.
Le parole sono in francese, sottotitolate in italiano (piccoli schermi a lato, che si possono leggere o ignorare). La lettura delle parole tradotte, avvenendo su un altro piano rispetto alle voci, non confonde cio' che si lega oralmente e lascia il suono disteso. L’attenzione verso la musicalita' e quella tesa ad afferrare il senso delle parole si snodano in un approccio progressivo e plurale.
I brani sul muro:
"Les pie'ces manquantes", versioni in italiano.
I brani dove parlo dei pezzi sonori che non ho potuto o voluto fare. Registrazioni intralciate, montaggi impossibili, prima considerati fattibili poi abbandonati.
Per ogni registrazione, qualche cosa che s’inceppa (inattitudine o convinzione)." (Dominique Petitgand)
Inaugurazione: Martedi' 23 maggio, ore 18.30
E/Static
via Parma, 31- Torino
Orari: durante gli eventi, mer-sab 16.30-19.30 oppure su appuntamento.