Alfonso Artiaco
Napoli
piazza dei Martiri, 58-I
081 4976072 FAX 081 19360164
WEB
Antinapoli
dal 25/5/2006 al 26/5/2006

Segnalato da

Cherubino Gambardella




 
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25/5/2006

Antinapoli

Alfonso Artiaco, Napoli

La mostra e' l'esito del workshop internazionale promosso dalla Facolta' d'Architettura Luigi Vanvitelli a cura di C. Gambardella, F. Jodice, L. Molinari, V. Trione, F. Ippolito. Una carta rigirata di 180 gradi ha come fuoco prospettico, la piana tra i Camaldoli e i monti Tifatini, tra le cave del Nolano e la Domiziana.


comunicato stampa

Il 26 maggio, alle ore 19.00, si svolgera' a Napoli alla galleria d’arte Alfonso Artiaco l’instant-show Antinapoli, un’occasione per tornare a riflettere su Napoli a partire da una nuova cartografia, per indagare volti e territori ancora poco raccontati e scandagliati di una citta' sfuggente e spesso contraddittoria in un confronto aperto a linguaggi e a modi espressivi diversi.

La mostra espone i risultati del workshop internazionale promosso dalla Facolta' di Architettura “Luigi Vanvitelli" della Seconda Universita' degli Studi di Napoli e curato da Cherubino Gambardella, Francesco Jodice, Luca Molinari e Vincenzo Trione, Fabrizia Ippolito, che si e' svolto dal 18 al 23 marzo 2005 proponendosi come occasione per mettere insieme modi di lavorare sui testi urbani difficilmente usati simultaneamente.
Diversamente dall’arco del Golfo di Napoli che possiede uno statuto iconografico lungo cinque secoli, Antinapoli e' l’inconscia effige capovolta della citta'. E' quella parte del territorio che volta le spalle a Capri e alle isole, invertendo il sud con il nord. Cosi', assume, come fuoco prospettico, la piana compresa tra i Camaldoli e i monti Tifatini, tra le cave del Nolano e la Domiziana. Una carta rigirata di 180 gradi per immaginare una nuova iconografia per la metropoli inconsapevole, apparente “buco nero", scenario di una delle piu' brutali e drammatiche trasformazioni fisiche e simboliche avvenute sul territorio italiano dagli anni Sessanta ad oggi. Tutto questo si solidifica in un arazzo, un’opera collettiva dalla forte carica politica e dalla sostanziale autonomia estetica. Esporla in una galleria d’arte tra le piu' attente al dibattito internazionale vuol dire consegnare questo lavoro ad una finitezza di sola verifica senza pretendere di museificarlo. Per la prima volta l’Universita', il mondo dell’arte contemporanea e le piu' diverse e inconvenzionali traiettorie di sperimentazione stringono un fattuale accordo per una operante revisione dell’immagine di questa citta'.

L’allestimento, di Cherubino Gambardella, espone la sola opera sintetica dell’arazzo e tappezza il pavimento della galleria di gommapiuma generando un insolita estensione conviviale.

Galleria d'arte Alfonso Artiaco
piazza dei Martiri, 58 Napoli

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